Dalla parte dei bambini
A cura di Franca Rusconi
Questa rubrica ha l’obiettivo di aprire uno spazio nuovo per EP, ossia, come dice il titolo, mettersi “dalla parte dei bambini”. I bambini non sono piccoli adulti e questa osservazione – che era innovativa quando io ho iniziato a occuparmi di pediatria – è ora un dato acquisito. Ma proprio per questo è importante che la ricerca e ciò che ne deriva, fino alla sanità pubblica, si rivolgano anche ai bambini e, come sappiamo da Barker, ai bambini quando ancora sono in utero, dunque anche alla salute delle mamme. Ci sono diversi studi di coorte, alcuni anche in Italia, che seguono i bambini dal concepimento fino quasi all’adolescenza: tratteremo anche questo argomento. Ci sono poi i flussi correnti in cui la parte infantile è sempre stata negletta: ci danno o ci potrebbero dare informazioni in più rispetto agli studi di coorte e agli altri studi ad hoc? Tanti temi che verranno affrontati: chiederemo a esperti di fare il punto con un'attenzione ai dati italiani su alcuni temi ripresi anche sulla grande stampa o sulla stampa specialistica. Infine, “dalla parte dei bambini” vuol dire anche stare proprio dalla loro parte, vedere i dati con una ottica di chi, adulto in una nazione che di bambini parla tanto ma non così tanto li considera, dai dati vorrebbe trarre spunti per migliorare la condizione e non solo la salute dei bambini italiani.
Franca Rusconi
Ho lavorato per molti anni nell’Unità di epidemiologia dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, con una collaborazione stabile da anni con l’Agenzia regionale di sanità della Regione Toscana per l’elaborazione di dati utili all'organizzazione delle cure in Regione. Dal 2021, lavoro al Dipartimento materno-infantile dell'AUSL Toscana Ovest. Sono di formazione pediatrica, ma le mie frequentazioni epidemiologiche mi hanno portata ormai da diversi anni – da quando mi sono trasferita in Toscana da Milano – ad abbandonare la clinica e a occuparmi di epidemiologia, sempre con un focus sui bambini. I miei precipui campi di interesse sono: la salute respiratoria (durante la mia vita milanese ero pneumologa pediatra e sono parte attiva dell’Epidemiology Group della European Respiratory Society), la salute del bambino a partire dalla gravidanza (partecipo da anni a studi di coorte di nati: studio ACTION sulle nascite pretermine; studio NINFEA-Nascita e infanzia gli effetti dell’ambiente; studio Piccolipiù), la salute del neonato. Curo per la regione Toscana un registro area-based dei neonati gravi nati pretermine (che fa parte del Network internazionale iNeo) e uno sui trasporti neonatali.