SSN: La rana è bollita? Attenzione al p-value, incertezza, partecipazione
Riassunto
Non so, lettore, come trascorri queste settimane di nuova guerra in Europa. A me capita più e più volte al giorno di scorrere le notizie cercando segni di una svolta positiva o, drammaticamente incupendomi, soffrire per ogni richiamo di aggravamento delle ostilità o per l’invio di nuove armi oppure per il rientro della guerra atomica nel campo del possibile. Le sconvolgenti immagini del conflitto che i media propongono accompagnano e forzano la continua ricerca di notizie.
Non so, lettore, come trascorri queste settimane di nuova guerra in Europa. A me capita più e più volte al giorno di scorrere le notizie cercando segni di una svolta positiva o, drammaticamente incupendomi, soffrire per ogni richiamo di aggravamento delle ostilità o per l’invio di nuove armi oppure per il rientro della guerra atomica nel campo del possibile. Le sconvolgenti immagini del conflitto che i media propongono accompagnano e forzano la continua ricerca di notizie. Ma come ci dice Sandro Colombo con il suo contributo, altre e sconvolgenti immagini ci mancano, relative ad altri terribili teatri di guerra come Yemen, Afganistan o Etiopia, crisi ora dimenticate, dove gli aiuti internazionali sono in riduzione perché richiamati dalla guerra a noi, per immagini, così vicina. L’invasione russa dell’Ucraina e il rilancio della spesa per armamenti, seguendo e accompagnando l’evento pandemico di COVID19, sconvolgono le aspettative economiche del mondo e, nello specifico del nostro Paese, riducendo lo spazio per il sostegno a politiche di welfare: la spesa sanitaria pubblica è attesa per il 2025 al 6,2% del PIL, un valore “addirittura inferiore a quello pre-pandemia”, ci dice il severo, ma bel editoriale di Nerina Dirindin, lasciando forse al lettore l’amaro in bocca di un futuro ancora difficile. È in frangenti come questi che dovremmo ricordare che l’Italia ha superato momenti anche più drammatici nel corso della storia. Da parte nostra, alle difficoltà rispondiamo con l’impegno a fornire apporti costruttivi nel campo della sanità pubblica, per rendere i servizi più accessibili ed efficaci anche negli anni a venire: è quanto suggerisce l’editoriale di Claudio Maria Maffei sul riordino dell’assistenza ospedaliera in Italia al tempo del PNRR che – a partire dalla rivalutazione del Decreto ministeriale (DM) 70 del 2015 – descrive e critica il nuovo decreto.
Annibale Biggeri et al. tornano sull’uso del p-value, altri autori indagano su amianto, o su casi di inquinamento ambientale e partecipazione, o ancora intorno a COVID-19: Manuela Tamburro et al. sui fattori prognostici negativi in Italia; nelle Rubriche, Giulia Solazzo et al. spiegano che non tutti i virus vengono per nuocere, Enzo Ferrara, intervistando Andrea Cittaglia, propone interessanti riflessioni sulle RSA e sulle drammatiche esperienze negli anni della pandemia, Lucia Miligi e Carolina Mensi puntano il dito sul “bias di genere” negli studi sui tumori professionali.
L’impegno della rivista, specialmente in questo periodo, è di prestare attenzione al mondo che ci circonda, di riflettere criticamente sugli strumenti e i metodi che caratterizzano la nostra disciplina e di stigmatizzare le politiche di guerra che fanno male alla salute. A questo proposito, E&P invita lettori e lettrici a firmare la lettera aperta dell’Associazione italiana di epidemiologia al Governo italiano sull’urgenza di proteggere l’Italia e il mondo dalla minaccia nucleare e aderendo al Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPNW).
Andrea Micheli
Per firmare la lettera aperta:
https://www.epidemiologia.it/limpegno-di-aie-contro-la-guerra/
Indice
Editoriali
Attualità
Articoli scientifici
Interventi
Strumenti e metodi
Rubriche
I tumori professionali delle donne: qualche riflessione
Non tutti i virus vengono per nuocere
RSA: spunti per la gestione nell’era post-COVID
Real-world evidence e farmacovigilanza: workshop della Associazione italiana di epidemiologia e della Società italiana di farmacologia
Nascere in Italia durante la pandemia di COVID-19
Treni d’amianto: per non dimenticare
Da qui all’Eternit: persone e amori mangiati dall’amianto
Documenti scaricabili
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Intero volume ep2022_46-3_full.pdf | 6 ㎆ | 76 |
Intero volume – File divisi interovolume-filedivisi.zip | 7 ㎆ | 44 |
Invito alla lettura 119_invitoallalettura.pdf | 71 ㎅ | 7 |
Indice 120_indice.pdf | 64 ㎅ | 19 |