Epidemiologia&Prevenzione

E&P — Post dei blog

Autonomia in sanità: cooperativa sì, differenziata no!

Sono convinto che negli Stati moderni di oggi, così complessi e omni-invasivi, non può reggere un rigido centralismo ma è indispensabile che ci siano delle forme adeguate di autonomie nelle articolazioni locali dello Stato. Ma quali forme di autonomia? Autonomie collaborative che rafforzino l’unità del paese o autonomie disgreganti che invece portano alla devoluzione? La legge ormai ahimè vigente sull'Autonomia differenziata sta innescando molto dibattito...

La salute ha solo rilevanza individuale o anche collettiva?

Alla base di tutte le scelte di politica sanitaria c’è la rilevanza che si ritiene si debba assegnare alla salute, cioè se riguarda solo il singolo individuo o la collettività intera. Negli ultimi due secoli si è passati da un approccio liberista a un approccio collettivista, poi a un approccio solidarista. In un tempo passato, quando le possibilità di cure erano scarse, e le poche cure disponibili non erano così costose come oggi, era normale rite...

Se aveste quattro miliardi da dare alla sanità, come li spendereste?

È difficile pensare di poter avere quattro miliardi da dare alla sanità, ma se foste ai vertici dello Stato potrebbe magari capitarvi; e allora, dopo essere riusciti ad averne la disponibilità, dovreste decidere come impiegarli. E quindi voi pensate che li spendereste… ... per assumere più operatori?In effetti c’è una scarsità di personale, medici e infermieri, e molti stanno lasciando il SSN. ... per aumentare gli stipendi?Gli stipendi dei ...

Ciò che non è vietato è sempre cosa giusta?

La lunga stagione del Covid, in cui la prevenzione dai contagi ha richiesto di controllare i comportamenti, imponendo obblighi e divieti, può aver consolidato l’opinione che tutto ciò che non è vietato sia giusto. Attualmente sono state abrogate tutte le disposizioni e i controlli relative ai soggetti positivi, per cui sempre più si ritiene che anche un contagiato possa far normale vita sociale o addirittura vincere i 100 metri all'Olimpiade!È vero che l&...

Con l'evoluzione demografica in corso, il SSN potrà restare così?

Carlo Zocchetti
Non vi è dubbio che il servizio sanitario di oggi è un servizio “sanitario”, dove cioè le risorse, le strutture, i servizi, le prestazioni, le attività, etc., tutto è prevalentemente orientato ad affrontare questioni sanitarie. Sarà così anche il servizio sanitario di domani? Tra 10, 20, 30 anni il SSN (o come si chiamerà) avrà ancora la caratterizzazione fortemente sanitaria che ha oggi? La domanda (e nel seguito non si ...

Cosa ha combinato il virus nelle regioni italiane?

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
Ci sono epidemie, come negli anni è stato per il colera o per l'Aids, che hanno una maggior presenza in alcune parti del territorio, ed altre, come in parte la periodica Influenza, che si presentano invece presso che omogeneamente in tutte le Regioni. Le stesse diversità tra territori riguardano talvolta anche le modalità diagnostiche (più o meno tamponi), o assistenziali (più o meno ricoveri). La pandemia da Sars-Cov-2 ha avuto inizialmente una distribuzione, ...

Coerenze e incoerenze nei trend degli indicatori Covid

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
I principali dati disponibili per valutare la circolazione del virus Sars-Cov.2 e gli effetti da lui prodotti sono quelli pubblicati nel dashboard del Ministero della Salute e che riguardano le notifiche delle nuove diagnosi di contagio, dell'occupazione di posti letto ospedalieri da parte di positivi al virus e dei decessi attribuiti al Covid.  I trend di questi tre indicatori hanno una componente di ciclicità settimanale oltre ad una componente di variabilità casuale, e quin...

Dopo Covid: più disuguaglianze nei decessi?

Carlo Zocchetti
Il principe Antonio de Curtis, meglio noto come Totò, nella sua più famosa poesia (“A livella”) ci ha lanciato il messaggio che di fronte alla morte siamo tutti uguali, ricchi (come il Marchese di Rovigo e di Belluno) e poveri (il netturbino Don Gennaro). Quando Totò (siamo nel 1953) scrisse la celebre poesia, però, ancora non erano note molte delle analisi che sono state successivamente pubblicate sul tema delle disuguaglianze di mortalità, e se og...

Covid: oggi più ricoverati di prima?

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
Dall'inizio della pandemia da Covid sono stati notificati 26,8 milioni di nuovi contagi e 13,5 milioni di giornate di ricovero di malati positivi al virus, cioè ogni giorno, mediamente, ad ogni 100 nuovi contagi sono corrisposte 50,3 giornate di ricovero. Negli ultimi tre mesi, invece, cioè dal 1° maggio al 31 luglio del 2024, i nuovi casi registrati sono stati 60.273 e 78.749 le giornate di ricovero, cioè 130,7 giornate ogni 100 contagi, quindi una ospedalizzazione 2,6 ...

I ricoveri e la pandemia: cosa è successo?

Carlo Zocchetti
È da poco disponibile il rapporto del Ministero della Salute sui ricoveri effettuati nel 2022: è una bella opportunità, mettendolo insieme a quelli pubblicati negli anni precedenti (e disponibili sempre nelle pagine web del Ministero), per fare qualche ragionamento su cosa è successo in tema di dimissioni ospedaliere a seguito della pandemia da SARS-CoV-2. In questo contributo, prendendo i dati tal quali dalle tavole (tutti gli anni uguali) dei rapporti SDO, vengono e...

Crescita Covid tra varianti e imprudenze

Cesare Cislaghi
Dopo settimane di disattenzioni, adesso 12 luglio 2024, tutti i media si sono accorti che i contagi da virus SARS-CoV-2 stanno aumentando, ma molti parlano ancora solo di una crescita «lieve», e anche il monitoraggio del Ministero definisce lieve l'aumento delle notifiche di contagi della settimana da 3.855 a 5.503!  Ma se voi a fine aprile aveste investito centomila euro in borsa e a fine luglio ve ne trovaste cinquecento mila, direste di aver avuto un “lieve” aum...

Libertà da Covid non è libertà di contagiare!

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
Ormai di Covid sembra non se ne voglia più sentir parlare e soprattutto non si vuole che ci vengano «tolte delle libertà». Ma in Italia, come negli USA, Il virus sta rialzando la testa (The Covid summer wave is here) anche se l'Oms, nel report del 17 maggio, ritiene che l'incidenza nel mondo sembrerebbe in flessione, ma i dati si riferiscono solo al 40% dei paesi (COVID-19 Epidemiological Update PDF), e tra l'altro ormai la qualità delle statistiche relative al C...

La Politica e la Ricerca: l'indipendenza delle Agenzie Sanitarie

Nel 2000 ho chiesto l’aspettativa da professore universitario per dare "sul campo" il mio contributo alla sanità, prima all’Agenzia Sanitaria Toscana e poi in Agenas. Ritenevo, e ritengo, che, nel governo della sanità, le decisioni spettino alla politica ma anche che, perché le decisioni siano appropriate, la politica abbia bisogno di informazioni basate su analisi e ricerche approfondite. Per disporre di un quadro aggiornato e articolato della realtà i go...

SSN: xe pèso el tacòn del buso

Il detto veneto "Xe pèso el tacòn del buso" che "tradotto" significa che è peggio la toppa del buco, viene usato per criticare tutte le situazioni in cui non si vuole risolvere realmente un problema ma ci si limita a metterci sopra una pezza che poi è risulta peggio che aver lasciato tutto come prima. Mi chiedo se non sia questa la situazione attuale della crisi del Servizio Sanitario Nazionale nei confronti del quale sembra che, spinti dall'atmosfera perennemente ele...

COVID: Non è che magari ci risiamo?

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
Non c'è alcun allarmismo, ma è giusto però che si sappia che i dati ufficiali indicano che da metà aprile 2024 la circolazione del virus Sars-2-Cov sta aumentando. La buona notizia è che sembrano non aumentare invece i ricoveri e i decessi dei contagiati. Però chi, per età o per salute, ha delle fragilità a un possibile contagio è bene che parli con il suo medico di fiducia e che gli chieda se non sia il caso di effettuare un rich...

Covid: casi, ricoveri, decessi; trend divergenti, perché?

Cesare Cislaghi, Maria Teresa Giraudo, Manuele Falcone
Le informazioni su cui per lo più si sono basate le analisi degli andamenti della pandemia da Covid sono state le frequenze dei casi diagnosticati, dei casi ricoverati e dei decessi. Le variazioni degli andamenti dei dati pubblicati, però, non sempre riproducono esattamente l'evoluzione della circolazione del virus ma dipendono anche da altri fattori.  Presenti, ma meno determinanti, sono le variazioni della popolazione esposta al virus. Il totale degli abitanti e la struttura...

L'intramoenia? Ma che cos'è?

Carlo Zocchetti
Data l’età capita con una certa frequenza di parlare con amici e conoscenti della prenotazione di prestazioni ambulatoriali, e considerato l’argomento si finisce sempre a lamentarsi dei lunghi tempi di attesa per ricevere le prestazioni. Quando la discussione arriva a questo punto c’è sempre almeno uno che la sa lunga e che ti dice: “ma perché non vai in intramoenia? Lì te la fanno subito o quasi subito, e puoi anche scegliere il medico”....

Crisi SSN: bastano più risorse?

Dopo anni di quasi silenzio di fronte alla decadenza del Servizio Sanitario Nazionale, da qualche mese, e ancor di più da qualche settimana, le voci di denuncia del suo pessimo stato di salute si fanno fortunatamente sempre più frequenti ed insistenti (vedi la nota di G.Rodiquez). Non si può non riconoscere che molte delle critiche forse sono spesso alimentate da intenzioni elettorali di critica all'attuale Governo, ma è pur vero che anche da voci vicine alla maggiora...

Medici e infermieri in pensione: dove sono i ricambi?

Carlo Zocchetti
Molti dicono che nel servizio sanitario del nostro paese (SSN) mancano medici e infermieri. In termini generali e teorici l’affermazione è assai discutibile per un motivo molto semplice: non sapendo quanto personale servirebbe nel SSN risulta piuttosto difficile dire se medici ed infermieri crescono o mancano. Una strada che può essere seguita per fare qualche ragionamento è quella dei confronti internazionali, anche se il problema principale di questo approccio &egrav...

Perché aumenta il privato in sanità?

Negli anni '50 del secolo scorso quasi tutti gli ospedali erano pubblici, facevano eccezione solo alcuni ospedali gestiti da ordini religiosi, e solo alcune cliniche potevano chiamarsi effettivamente private. Le Facoltà universitarie di Medicina e Chirurgia erano tutte solo statali e contenevano tutta la ricerca medica e l'eccellenza clinica e chirurgica. L'attività privata era per lo più solo la seconda attività di chi lavorava negli ospedali pubblici. Ora la realt&a...