I dati che il Ministero della Salute pubblica relativi ai nuovi contagi con il virus Sars-2-Cov negli ultimi mesi sembrano decisamente sottostimati. Il motivo sicuramente di questa sottostima è la mancata registrazione delle autodiagnosi che i contagiati fanno mediante tampone antigenico senza in alcun modo segnalarlo all'autorità sanitaria. I dati della prevalenza di ricoverati positivi al virus, invece, è credibilmente più vicina alla realtà grazie alla maggior completezza delle notifiche da parte delle direzioni ospedaliere.

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Se confrontiamo gli andamenti dell'incidenza vediamo come la prevalenza ospedaliera fosse a metà novembre 2025 il 60% dell'incidenza mentre a fine marzo è diventata del 200%. Questa crescita non sembra possa esser dovuta né ad un maggior ricovero dei contagiati né ad una maggior durata dei ricoveri, e quindi non dovrebbe esser causata se non da una progressiva mancanza di completezza delle notifiche dei nuovi contagi.

Si è cercato allora di vedere la possibilità di stimare l'incidenza con i dati del programma RespVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità che attraverso dei medici cd sentinella stima l'incidenza delle sindromi parainfluenzali pubblicate nel suo report epidemiologico settimanale.

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Queste le incidenze registrate dai medici sentinella presso le loro clientele e questo è l'andamento delle stime di casi di sindromi para influenzali su tutta la popolazione italiana.

Oltre al rapporto epidemiologico viene pubblicato da RespVirNet anche un rapporto virologico in cui sono riportati i dati delle analisi di alcuni laboratori, per lo più di ambiti universitari, che esaminano dei campioni di materiale ricavato da pazienti con sindromi para influenzali.

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In tabella sono riportate le frequenze di campioni analizzati, il numero di campioni positivi al virus Sars-2-Cov e la percentuale sul totale dei campioni riportata anche nel grafico.

Utilizzando queste percentuali sul totale delle sindromi influenzali nella popolazione italiana si può ottenere una stima della frequenza di contagi sintomatici per Covid qui riprodotti in tabella e in un grafico con l'ordinata in scala logariotmica per poter confrontare i dati con quelli segnalati nel dashboard del Ministero. La stima dei nuovi contagi settimanali la si ricava dunque da una stima della percentuale di positivi al Sars-Cov-2 sul totale di un campione di soggetti con sindromi para influenzale applicata a sua volta alla stima del totale delle sindromi influenzali in Italia. Difficile ipotizzare l'errore di queste stime ma è credibile che l'indicazione che se ne ricava soddisfi l'approssimazione che si può accettare pere l'uso che se ne vuol fare.

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Confrontando l'andamento dell'incidenza stimata con l'andamento dell'incidenza registrata dal Ministero si osserva in entrambe una progressiva decrescita da inizio gennaio mentre nei due mesi precedenti le stime davano una crescita sino a fine anno.

Difficile dire quale sia il grado di precisione di queste stime pur confortati dalla regolarità dell'andamento che è poi l'informazione che preme ottenere. Se calcoliamo il rapporto tra i casi stimati ed i casi registrati dal Ministero otteniamo il grafico seguente che mostra come questi ultimi risultino tra l'11% ed il 3% delle stime effettuate con i dati di RespVirNet

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Queste percentuali decrescono molto da novembre a fine anno e poi da gennaio ricrescono nuovamente. E' probabile che nei primi due mesi si siano stimate via via con maggior completezza le sindromi para influenzali anche con i casi più banali, ottenendo così frequenze relativamente minori nelle stime dei contagi Covid.

Anche il rapporto tra la prevalenza dei ricoverati positivi e le stime ottenute non è molto differente dal precedente e possiamo considerare che la prevalenza dei ricoverati pazienti ricoverati potrebbero stabilirsi tra il 5% ed il 20% dei contagi diagnosticati. Questo indicatore non ha un particolare significato epidemiologico ma risulta utile per confrontare l'andamento reciproco tra prevalenza dei ricoveri ed incidenza dei contagi.

Se confrontiamo i rapporti tra i ricoverati positivi e i contagi settimanali dell'anno 2022 troviamo valori compatibili con quelli prima riportati. Era un periodo che grazie al Green Pass i contagi venivano tutti registrati e lo erano persino quelli asintomatici, per cui i rapporti risultano abbastanza bassi.

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Nel 2023 i casi iniziano ad essere sottostimati ma è soprattutto nel 2024 che si osservano dei valori "impossibili" di incidenza se confrontati con quelli della prevalenza ospedaliera: nell'aprile del 2024 vi era una prevalenza ospedaliera di circa 700 ed una incidenza settimanale di nuovi casi un po' meno di 500! Questa situazione si ripete nel 2025. 

Si può concludere affermando che un sistema come quello di RespVirNet che utilizza dei medici sentinella probabilmente dà esiti più vicini alla realtà rispetto a sistemi che rilevano la totalità dei casi certificati, sistemi che risultano carenti per completezza rispetto al totale dei casi. Auspichiamo quindi che questa indicazione sia recepita dai responsabili dei sistemi informativi del Ministero, peraltro non tralasciando di esaminare altre modalità per effettuare delle stime come l'analisi delle acque reflue, il volume del consumo di certi farmaci, le assenza sul lavoro, ecc.

 

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