Epidemiologia&Prevenzione

Elenco dei commenti

microbiologi o epidemiologi?

22/09/2023 18:22 - L.P.

Essendo stato un addetto ai lavori, ho sempre tenuto presente quanto appreso nella formazione universitaria: la buona politica e il buon governo (che comunque esistono solo in teoria) si fondano sul principio del conoscere per decidere. Tuttavia, passando dalla teoria alla pratica si può anche scendere al livello più prosaico ma concreto delle buone scelte. Ma, un decennio dopo l’altro, siamo scesi di molti gradini. E’ indubbio che la primazia delle scelte sia della politica che deve comunque avvalersi di elementi conoscitivi adeguati che le/ci consentano di misurarne i risultati in termini di efficacia ed efficienza. Ma da tempo mi sembra l’interesse generale sia ridotto a interesse di bottega (e dei bottegai). Talvolta poi il tutto viene disseminato su un fertile terreno di coltura composto da sub cultura, disinformazione e ideologia, adeguatamente trattato con robuste dosi di information overload/infodemia (cfr. Giancarlo Manfredi, Infodemia. I meccanismi complessi della comunicazione delle emergenze): troppe informazioni = nessuna informazione. I risultati di tale processo sono amplificati dalla breve memoria che affligge il Paese. E siccome la democrazia è una forma di governo basata sulla legittima prevalenza della maggioranza, qualunque cosa ciò comporti, per un cambiamento bisogna solo avere fede nell'esistenza dell’intelligenza collettiva di Levy e che i media ne favoriscano lo sviluppo attraverso l'intelligenza connettiva di De Kerkhove. Però da qualche anno, guardando l'orizzonte a 360 gradi, mi vengono sempre più spesso in mente il titolo di un libro, “La prevalenza del cretino”, e di un’opera, “I Masnadieri”. E qui rimango confuso perché rimane il fatto che un masnadiero può anche decidere di fare qualcosa di onesto mentre con il cretino non c'è scampo. Se poi il masnadiero è anche cretino… Chi poi sia il cretino o masnadiero dipende sempre da un punto di vista soggettivo o da chi inveisce per primo. Quanto all'attendibilità dei dati, stabilire i criteri per determinarla vuol dire creare una buona ricetta ma il bottegaio ristoratore che vuole utilizzarla sa bene che non tutti hanno i medesimi gusti, che i gusti cambiano con i tempi e quindi deve reinterpretarla per portare i clienti al proprio locale sottraendoli al ristoratore che ha la propria bottega di rimpetto. Per concludere: mi auguro che in futuro a parlare sia più la statistica degli epidemiologi che la microbiologia dei virologi: invece di un overload information sulle mutazioni della Spike (a fronte delle quali il singolo non può fare alcunché), forse sarebbe più utile avere ipotesi sull’evoluzione del quadro: rendere pubblica una previsione, anche di banale tipo IFTTT, ne consentirebbe la verificabilità anche da parte dei non addetti ai lavori (spingendoli magari a comportamenti consapevoli) e sarebbe comunque sempre dirimente e responsabilizzante per chi sceglie o meno di avvalersene.

commento al post di cislaghi

21/09/2023 16:48 - antonio panti

Cislaghi pone ancora il problema del rapporto tra scienza e politica sul quale, durante la pandemia, credevamo di aver fatto qualche passo avanti. Non è così e la situazione peggiora perché il Governo e il mainstream che ne esonda e il consenso della gente, tutto ci porta a dire che abbiamo cambiato schema di gioco. Il quadro dei valori costituzionali è incrinato e la ricerca continua del nemico non consente quella valutazione corretta e quella acquisizione completa dei dati che sono alla base del discorso scientifico e della prassi della democrazia. In una sorta di infanitlismo reazionario è come se il Governo sostenesse che il covid è di sinistra o almeno che preoccuparsene è inopportuno. In questo momento crdo che sia importante, al di là delle battaglie culturali, spingere i medici perché convincano più persone possibile a vaccinarsi.

Prendiamoci le nostre responsabilità

21/09/2023 16:36 - Donato

Dovremmo scegliere una postura tra

1. Abbiamo una Poltica che sta dettando l'AGENDA SETTING

2. Abbiamo una Politica che cerca di intercettare le opinioni per farsene portavoce

Se optiamo per la prima allora dobbiamo accettare che nel bene e nel male la maggioranza degli ITALIANI stia decidendo che non lasciarsi distrarre dalla pandemia sia la cosa giusta da fare e vota coloro i quali propongono questa visione.

Se invece la politica intercetta la opinioni allora il problema è della società civile che rispetto a questo tema è distratta. Questa opzione, in sintesi, responsabilizza molto le RETI SOCIALI E PROFESSIONALI che possono condizionare l’agenda setting.

Prendiamoci la responsabilità di dire la nostra opinione.

Nel caso in cui si pensi che la politica stia dettando l’agenda, daremo conferma che si sta facendo la cosa giusta o tuteleremo coloro che ora sono una minoranza. 

Nel caso in cui si pensi, invece, che la politica intercetti le opinioni allora tutti dovremmo nel nostro quotidiano trovare il proprio modo per condizionare le opinioni delle nostre reti professionali e sociali.

Problematiche relative alla ripresa del Covid

21/09/2023 16:30 - Nicla Sambvani

Penso che in tema di prevenzione Covid uno dei primi problemi da affrontare attualmente sia la "stanchezza" della popolazione rispetto al problema dopo aver vissuto blindati in casa un periodo molto difficile. Riuscire a coinvolgerli ancora con raccomandazioni e vaccinazioni non sara' facile.

Nicla Sambvani

 

Ci hanno ascoltato

21/09/2023 16:09 - Stefania Salmaso

In seguito al nostro post, i colleghi dell'Istituto Superiore di Sanità, hanno chiesto e ottenuto dal DPO competente di pubblicare i valori esatti del numero di decessi Covid. Ringraziamo i colleghi che sono stati sensibili all'osservazione e hanno reagito positivamente collaborando a rendere più chiari i dati epidemiologici.

 

La qualità della assistenza e della spesa sanitaria.

01/09/2023 19:27 - Vittorio Carreri

Penso che l'articolo sia condivisibile. Penso che tuttavia non sia secondaria anche la necessità di spendere meglio gli oltre 124 miliardi di euro che nell'ultimo anno si spenderanno per il SSN. I pilastri del SSN devono tornare ad essere tre: I Dipartimenti di Prevenzione, I Distretti, Gli Ospedali. Oggi anche in Lombardia l'entificazione è abnorme e disfunzionale. Le ASL devono contenere la prevenzione, la diagnosi, la terapia, la riabilitazione. Tutte le persone hanno diritto ad avere gratuitamente le prestazioni di cui  ai tre Livelli Essenziali di Assistenza: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera. Le ASL di norma non devono superare 500.000 persone. Di norma il riferimento potrebbe essere il territorio delle Amministrazioni Provinciali. Semplificare, semplificare, semplificare. Vittorio Carreri, medico igienista.

Qual è la situazione del monitoraggio covid in Italia?

09/08/2023 20:49 - Cesare Cislaghi

Gentile lettore del Blog,

da giorni anch'io sono molto perplesso su ciò che sta accadendo perché il dato dei contagi notificati è cresciuto di molto; da una lenta decrescita sino a metà luglio si è poi passati ad una crescita più intensa:

n. contagi
3.405  dal 25/7 al 20/7
4.129  dal 21/7 al 27/7 (+21%},
5.742  dal 28/7 al  3/8  (+39%}.                      

E quindi ovvio che non posso che rimanere ancora più perplesso della decisione del Governo di eliminare l'obbligo di isolamento per i contagiati. Sembra infatti che non solo in Italia la circolazione del virus abbia ripreso vigore ma sembra stia accadendo anche in diversi altri paesi. Sarà una variante più contagiosa? sarà una suscettibilità nuovamente aumentata? sarà l'assenza di qualsiasi misura precauzionale?

Ciò che mi preoccupa maggiormente però, è la mentalità ormai diffusa che l'epidemia sia finita e quindi "liberi tutti", ed il Governo, forse per aumentare il tasso di gradimento, ha ulteriormente rafforzato questa opinione.

Speriamo che quelle di questi giorni siano solo oscillazioni momentanee di un virus che sta per esaurirsi, perché se così non fosse ed invece stesse per arrivare una nuova vera ondata, allora non so proprio come potremo fare per gestirla e contenerla. E' chiaro che la politica del Governo sull'argomento è quella di non più intervenire e quindi l'unica speranza è che le persone sappiano e riescano ad avere loro maggiore responsabilità. Dovremo fare in tal caso una comunicazione il più possibile nitida ed incisiva appoggiandoci a quei media che tante volte ci hanno aiutato, e dovremo esser capaci di contrastare tutte quelle voci che diranno, non si sa perché, cose falsamente rassicuranti.

Non c'è che da sperare che il virus si accontenti dei guai che ha sinora combinato e presto se ne vada nonostante gli attuali impliciti inviti a restare.

Lindano

08/08/2023 09:11 - Amerigo Zona

Gentile Ingenito,

grazie per la sua risposta, che mi ha permesso di capire meglio il suo quesito, che non è una richiesta di chiarimenti sulla pubblicazione relativa al progetto SENTIERI, ma un auspicio relativo alla rivista di Epidemiologia e Prevenzione che ha pubblicato in passato ed anche quest'anno i risultati del Progetto.

Se desidera una risposta dalla rivista su pubblicazioni effettuate sul lindano dovrebbe rivolgersi alla Redazione.

La saluto molto cordialmente.

Dr. Amerigo Zona 

Dipartimento di Ambiente e Salute 

Istituto Superiore di Sanità, Roma 

Qual è la situazione del monitoraggio covid in Italia?

07/08/2023 15:11 - Daniele Pallotta

Gentile professore Cesare Cislaghi, gentile redazione,

ho letto dell' aumento del 10% di ospedalizzazioni covid negli U.S.A., della raccomandazioni in Messico, da parte dell' Università Autonoma del Messico, di utilizzare le mascherine nei luoghi chiusi ed affollati, della richiesta di alcuni esperti del Regno Unito di ripristinare un sistema di monitoraggio covid efficace.

Qual è la situazione epidemiologica e dei ricoveri covid in Italia?

Cosa si può fare per monitorare in modo adeguato lo sviluppo della pandemia?

Cosa farete voi epidemiologi per attirare l' attenzione di mass media e decisori politici?

Grazie

 

Cordiali saluti                          

 

 

https://covid.cdc.gov/covid-data-tracker/?fbclid=IwAR1gRYvVakHB0fwDsY1tFllqHFgkCOBedkaPLgGcPJtPR_rN_OsE9j_Laxg#datatracker-home   

https://www.youtube.com/watch?v=GBvku6mZ8gM

 

https://edition.cnn.com/videos/us/2023/07/30/exp-covid-surge-scott-miscovich-fst073004aseg1-cnni-us.cnn?fbclid=IwAR1_qdsRuoAZvLEzB09FUE84HhemNZ2PAG4pqnOCe0IIUAKdAiiazXkpPmI

 

https://www.theguardian.com/world/2023/aug/05/uk-almost-flying-blind-on-covid-this-autumn-experts-say

 

Risposta al Dott. Amerigo Zona

04/08/2023 20:29 - Ida ingenito

Buona sera, mi riferivo a uno dei disastri ambientali più  letali  della storia d'Italia che della Valle del Sacco, ne ha fatto la "Valle della morte".

Negli anni, la famigerata azienda Caffaro, non nuova a metodi di smaltimento fuori legge  degli scarti di materiali tossici,  ha continuato senza controlli, a fare sotterrare centinaia di migliaia di fusti,contenente il micidiale lindano e precisamente,il beta.esaclorocicloesano.che, sversato anche direttamente nel fiume Sacco, ne ha determinato un avvelenamento irreparabile.

Il lindano aggredisce il cervello,causando demenza, afasia,atrofia cerebrale e paralisi.L'ho letto nelle riviste scientifiche più accreditate a livello mondiale ma spero che tra queste riviste ci sia anche la Vostra.

Grazie dell'attenzione.ida Ingenito.

Quesito sul lindano

04/08/2023 09:47 - Amerigo Zona

Gentile Ingenito,

grazie per il suo quesito.

Le chiederei la cortesia di indicare, se possibile, il punto del supplemento nel quale ha letto le informazioni che vorrebbe approfondire.

Cordiali saluti.

Dr. Amerigo Zona

Responsabile scientifico Progetto SENTIERI

Dipartimento Ambiente e Salute

Istituto Superiore di Sanità, Roma

Informazione

31/07/2023 10:51 - Ida ingenito

Buongiorno, posso chiderVi dove leggere lo Studio che mette in relazione l'esposizione al lindano con neuropatie,demenza,afasia,paralisi e morte?

Spero vivamente di ricevere una gentile  risposta.

Nell'attesa, porgo distinti saluti.

Ida Ingenito

Grazie 

Pace

04/07/2023 09:45 - redazione E&P

La risposta a questa e ad altre domande sta nelle argomentazioni esplicitate nel webinar che abbiamo svolto ieri sera, puoi vedere la registrazione nella homepage di questo sito.

Pace

04/07/2023 09:11 - Giuseppe Lucchini

Ok per la Pace, dubito che ci sia qualcuno che vuole "la guerra". Ma lo scacciare l'aggressore oltre i propri confini necessita di azioni militari, dato che la Russia non si convince con le chiacchiere. Oppura vogliamo la status quo, l'aggressore che si tiene i territori dell'aggredito?

Cambiare la metafora: la guerra come malattia e la pace come salute

23/06/2023 18:48 - Fabrizio Battistelli

L'analisi di Pirous Fateh-Moghadam è un esempio di come sia efficace capovolgere l'abusata metafora bellica applicata alla malattia (la pandemia come "guerra" e il coronavirus come "nemico"); piuttosto applicando alla guerra la metafora della medicina, così come si potrà applicare alla pace la metafora della salute. Sebbene  gli steccati disciplinari non aiutino il dialogo tra scienze naturali e scienze sociali, è chiara la corrispondenza tra, da un lato,  la prevenzione secondaria e terziaria della medicina e la prevenzione che noi sociologi chiamiamo situazionale e, dall'altro, tra la prevenzione primordiale e primaria, che noi chiamiamo strutturale. Il problema da risolvere è che, a parità di danno, mentre la malattia è un pericolo (cioè un evento nella stragrande maggioranza dei casi inintenzionale), la guerra è una minaccia, cioè un evento sostanzialmente intenzionale (nella fattispecie di ordine politico). Ciò determina il colossale accentramento di risorse umane, finanziarie e scientifiche a scopo di distruzione. Dal 1945 ne osserviamo sgomenti gli esiti, consapevoli sia della complessità  ma anche dell'assoluta urgenza dello sforzo necessario ad arginarne le cause e gli effetti.

Fabrizio Battistelli, Archivio Disarmo e Dipartimento di Scienze sociali ed economiche, Sapienza Università di Roma

Coordinamento operatori sanitari per la pace

16/06/2023 12:42 - Carmen D.

Buongiorno, sono un operatore sanitario nel campo della prevenzione (Tecnico della prevenzione, fino a settembre 2022 presso il SISP - Igiene pubblica - e da ottobre 2022 al SIAN - igiene esicurezza alimentare. Sarei interessata ad aderire al coordinamento e/o a collaborare. Sono richiesti titoli specifici o particolari?

In ogni caso, mi organizzerò per seguire il webinar.

Cordiali saluti.

Carmen D.

Appoggio l'iniziativa

28/05/2023 14:22 - Simone Campanozzi

Pieno consenso e totale condivisione con i firmatari della lettera. Sono un insegnante e spiego spesso ai ragazzi (e ai cittadini) la storia dell'articolo 32 della nostra Costituzione: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti". È l'unico articolo in cui compare l'aggettivo "fondamentale". Ed è l'unico in cui il diritto è dell'individuo, ,quindi universale a prescindere dalla cittadinanza...

I birdwatcher sono davvero troppi

14/04/2023 15:19 - Maria Teresa Giraudo

Sono pienamente d'accordo. La parcellizzazione della conoscenza e della formazione e l'incasellamento rigidissimo degli inquadramenti e dei titoli richiesti per accedere a varie posizioni sono purtroppo una caratteristica che si ripete inossidabile in tanti altri contesti, non certo da ultimo in quello universitario, mentre poi spesso i decisori non sono competenti o non ascoltano chi lo è! Se, come diceva un mio collega, ci vogliono due generazioni per riformare e non solo rimescolare l'esistente, quanto dovremmo avere appreso dalla pandemia sarà utile nell'immediato? Però forse sta anche a noi, che non assisteremo a due generazioni a venire, cominciare o continuare adesso a fare il possibile. Per quanto riguarda le riviste scientifiche, non sempre è possibile scrivere articoli che servano allo sviluppo delle attività di sanità pubblica, ma di certo dovremmo fare in modo che gli articoli contengano perlomeno degli spunti in tal senso. E' vero infatti che il birdwatching sta aumentando e credo che spesso ci siano troppi watcher sulla stessa piattafome di osservazione...

Commento a Dedicato ad Andrea

Un ricordo personale

07/04/2023 10:31 - Paola Pisani

Ho conosciuto Andrea quando ero junior epidmiologa come lui. Insieme abbiamo partecipato ad iniziare progetti a lungo termine del gruppo di Berrino. Spesso siamo stati in disaccordo. Poi abbiamo preso strade diverse e ci siamo incrociati solo occasionalmente. Ma ricordo la sua caparbietà ed onestà nel perseguire le sue idee. E lo ricordo con affetto vero a dispetto delle differenze.  

Ciao Andrea

Paola

Commento a Dedicato ad Andrea

Andrea Micheli, un esempio per tutti

04/04/2023 20:30 - lorenzo.simonato

Conoscevo Andrea dai tempi in cui mi occupavo di tumori. Quel giovane ragazzo schivo al fianco di Franco mi aveva colpito per la sobrietà,competenza e  motivazione. Le persone come Andrea nobilitano la razza umana.

Addio Andrea

Lorenzo

Re: comunicazione

02/03/2023 19:04 - Amerigo Zona

Gentile Sig. Alesso,

ddesidero in primo luogo ringraziarla per il costante iinteresse verso il nostro lavoro in SENTIERI.

Già dal Quinto Rapporto il gruppo di lavoro ha sviluppato una particolare attenzione agli aspetti comunicativi, proprio perché consapevole dell'interesse delle comunità residenti nei siti studiati.

Nel commentare i risultati, non è possibile omettere la nozione del possibile contributo dello stile di vita, o di altri fattori, all'eccesso presentato da una particolare patologia per la quale esiste un'evidenza scientifica del ruolo che questi fattori hanno per la sua insorgenza. Non farlo comporterebbe una comprensione distorta del dato, lasciando passare il messaggio che l'esposizione ambientale ne sia l'unica ragione eziologica.

Allo stesso modo sottacere la bassa numerosità di casi che a volte è presente sia pure in presenza di eccessi, metterebbe sullo stesso piano stime con diverso grado di precisione.

Entrambi i comportamenti derivano dal rigore scientifico adottato dal gruppo di lavoro, e dal rispetto dei canoni di una corretta comunicazione.

Sperando di aver risposto esaurientemente alle sue gradite osservazioni, resto a sua disposizione per ogni eventualità. 

Amerigo Zona 

Responsabile scientifico del Progetto SENTIERI

Dipartimento Ambiente e Salute 

Istituto Superiore di Sanità 

 

Stili di vita, potenza statistica e comunicazione

01/03/2023 18:41 - Amerigo Zona

Gentile Sig. Alesso,

desidero ringraziarla per il costante interesse per il nostro lavoro in SENTIERI.

Già dal Quinto Rapporto il gruppo di lavoro ha sviluppato una particolare attenzione agli aspetti comunicativi, proprio perché consapevole dell'interesse delle comunità residenti nei siti studiati.

Nel commentare i risultati, non è possibile omettere la nozione del possibile contributo dello stile di vita, o di altri fattori, all'eccesso presentato da una particolare patologia per la quale esiste un'evidenza scientifica del ruolo che questi fattori hanno per la sua insorgenza. Non farlo comporterebbe una comprensione distorta del dato, lasciando passare il messaggio che l'esposizione ambientale ne sia l'unica ragione eziologica.

Allo stesso modo sottacere la bassa numerosità di casi che a volte è presente sia pure in presenza di eccessi, metterebbe sullo stesso piano stime con diverso grado di precisione.

Entrambi i comportamenti derivano dal rigore scientifico adottato dal gruppo di lavoro, e dal rispetto dei canoni di una corretta comunicazione.

Sperando di aver risposto esaurientemente alle sue gradite osservazioni, resto a sua disposizione per ogni eventualità.

comunicazione

25/02/2023 17:04 - Giuseppe Andrea Alesso

 

Buongiorno,

ero presente alla presentazione del VI° rapporto Sentieri tenutasi lo scorso 23 febbraio a Roma.

Come associazione, ringraziando infintamente per il lavoro che fate, vorremmo evidenziare alcuni aspetti comunicativi che contribuiscono a rendere difficile la percezione dell’ingiustizia ambientale che il nostro territorio subisce.

Il primo è quando fate riferimento, tra le concause, agli stili di vita. A meno che ci siano evidenze scientifiche significative che dimostrino differenze significative tra lo stile di vita dei residenti nei comuni appartenenti ai SIN e la popolazione di riferimento, la dicitura risulta fuorviante o molto utile a chi ha interesse a minimizzare la percezione sulle conseguenze dell’inquinamento sulla salute.

Il secondo è quando si fa riferimento alla poca potenza statistica di alcuni dati che riguardano l’eccesso di incidenza di determinate malattie correlabili all’esposizione ad alcuni contaminanti. dovuti al fatto che spesso la popolazione in esame è demograficamente esigua. Spesso passa il messaggio che il dato è tanto vero quanto falso.

In poche parole, la comunicazione dovrebbe tener in conto che nei sin una parte di popolazione ha un interesse concreto a minimizzare le conseguenze dell’inquinamento.

 

Cordialmente

Giuseppe Andrea Alesso

Tuteliamo il golfo dell’Asinara

Libertà di contagiare? No…

08/02/2023 17:35 - Cesare

In questo post del 4 gennaio non si parlava nè di vaccini nè di farmaci ... semplicemente si richiamava al dovere civile di evitare di farsi tramite di contagio. Quando una malattia si diffonde per contatto interpersonale credo che ci si debba render conto che esser la causa di un contagio equivale ad essere ladri di salute. Quindi la prevenzione principale passa dalle precauzioni di ciascuno, sopratutto quando si è contagiati. Tutto qui, e dare più valore ad altri interessi rispetto alla salute è come adorare falsi idoli. Tutto qui ...

 

Dio e altri dei

08/02/2023 16:15 - Roberto Pasetto

Inizialmente pensavo che il testo di questo ‘post’ fosse improntato all’ironia, ma poi ho notato la serietà dei toni e delle argomentazioni. A leggere alcuni suoi commenti nei blog, in cui ci si imbatte non di rado, quando si accede alla home page della rivista Epidemiologia e Prevenzione, spesso sembra di sentir parlare un ‘dottore della legge’, e questo ‘post’ non fa di certo eccezione.

Mosè che chiede un altro comandamento?... Nella mia semplicità, pensavo che fosse stato il suo Dio a richiamarlo sul monte Sinai e a dare a lui e al Suo popolo i comandamenti…mentre li giù altri facevano un dio a loro immagine e somiglianza.

In questo tempo ho sentito dottori della legge della scienza, di fronte a molte incertezze, prima evocare il dio dell’effetto gregge (a soglie progressivamente crescenti), poi invitare alla devozione indiscriminata della popolazione al dio del farmaco liberatore da tutti i contagi e da tutti i mali.

Ho visto poi dottori della legge terrena dividere gli uomini nelle due schiere di peccatori e non peccatori, condannando quelli giudicati come peccatori al pubblico ludibrio.

Piuttosto, da semplice ricercatore, sono oggi alla ricerca di risposte che siano al passo con i tempi e credibili. Un esempio riguarda l’attesa dei risultati di analisi del rapporto costi-benefici per fasce di età e per condizioni pregresse di suscettibilità o per gruppi di patologie relative ad interventi farmacologici e di altro tipo a carattere preventivo e curativo. Sono stato colpito da diverse pubblicazioni, apparse negli ultimi mesi, sugli effetti collaterali della vaccinazione (ne riporto solo una in calce a questo messaggio, scelta anche per l’autorevolezza di alcuni autori). Da semplice cittadino, poi, mi hanno impressionato soprattutto le testimonianze sugli effetti avversi, spesso oggetto di offuscamento e derisione, anche da parte di alcuni rappresentanti della classe medica (provare per credere). A tal riguardo segnalo a tutti il documentario INVISIBILI, promosso dall’Associazione Ascoltami (https://www.comitatoascoltami.it/). Il film, che contiene molte testimonianze, è visionabile liberamente al seguente link https://invisibili.playmaster.it/ .

Concludo con una preghiera al ‘mio Signore e mio Dio’ che illumini la mente di chi dichiara di essergli fedele perché camminando sulle Sue vie diventi ‘sacerdote, re e profeta’ del Suo Regno.

Fraiman J, Erviti J, Jones M, Greenland S, Whelan P, Kaplan RM, Doshi P. Serious adverse events of special interest following mRNA COVID-19 vaccination in randomized trials in adults. Vaccine 2022;40(40):5798-5805.

Due quesiti agli autori

20/01/2023 11:08 - Sandro Sanvenero

Gent. Redazione e Autori, grazie della disponibilità al dibattito scientifico.

La risposta degli Autori ci ha però lasciato un importante dubbio interpretativo:

1)      La Tab. 5 dell'articolo mostra valori di HR crescenti con la distanza dalla 2a dose (HR=0,31 se <4 mesi, HR=0,51 se <5 mesi, HR=0,57 se <6 mesi), poi con rischio maggiore rispetto ai non vaccinati, a 6-7 mesi (HR=1,47) e 7+ mesi (HR=3,77), con valori ridotti dopo il booster (HR=0,33)

2)      il fenomeno per noi merita approfondimento. Gli autori rispondono dall'ultimo capoverso di pag. 300 alla fine del primo a pag. 301, con riferimento ai necessari aggiustamenti, non trattandosi di studio sperimentale.

Concordiamo. Ma i dati nella Tab. 5, come scrivono gli autori in nota a margine, sono "# modelli tempo-dipendenti aggiustati per genere, età in classi quinquennali, stato socio economico, cittadinanza (italiana vs straniera) e numero di comorbidità e con l'ultima vaccinazione effettuata nel periodo 01/10/2021-31/12/2021 come variabile tempo dipendente".

Si chiede dunque di chiarire se i valori di HR in tab. 5 siano effettivamente aggiustati per età, comorbidità e gli altri fattori citati.

Se tale operazione avvenuta, come avevamo inteso:

  • è legittimo confrontare i valori di HR tra i diversi gruppi
  • e chiedersi la causa dei valori HR crescenti e poi maggiori di 1 al passare del tempo dalla 2a dose
  • la spiegazione non potrebbe essere differenze in età e comorbidità tra i diversi gruppi; o quanto meno l'ipotesi di un difetto d'aggiustamento, sfuggito alle specifiche tecnicalità messe in atto dagli autori al meglio delle relative competenze, dovrebbe lasciare spazio anche a possibili ipotesi esplicative alternative.

Se invece non si fosse attuata tale correzione, qualunque confronto di HR, incluso il risultato finale sulla efficacia del booster, sarebbe privo di significato.

In aggiunta al suddetto punto principale, crediamo legittimo l'interesse di chi ha a cuore la salute della comunità di sapere se, proseguendo il follow-up sugli effetti del booster, di necessità molto breve all'atto della pubblicazione (con oltre l'80% delle dosi somministrate nell'ultimo mese e mezzo del follow-up documentato), i rilevati effetti positivi si siano mantenuti, o se sia accaduto qualcosa di simile a quanto associato al trascorrere del tempo dopo la 2a dose.

Dr. Sandro Sanvenero, a nome anche di altri firmatari della Lettera

Pandemia, epidemia, endemia: è questo il problema?

14/01/2023 03:05 - Cesare

Che la pandemia da SARS-Cov-2 sia in una fase diversa è proprio l'oggetto del post che ne evidenzia le differenze. Che il problema sia se definirla oggi pandemia, epidemia o endemia non mi sembra sia determinante. Di sicuro riguarda sempre tutto il mondo, ha fasi ancora di rapida diffusione, la suscettibilita si è modificata ma non è sparita, ecc.

Chiamamola pure endemia se vogliamo, o se ci sembra definizione tecnicamente più corretta ( ho però dei dubbi), ma il vero problema è chiedersi se il virus continui a circolare intensamente, se crei sempre problemi di carico assistenziale, se sia responsabile ancora di molti decessi.

Mi sembra che ci sia troppa voglia di considerare il Covid un problema ormai del passato. In tre anni la situazione sicuramente è notevolmente mutata ma non si è purtroppo estinta. 

Troppe volte abbiamo detto "c'est fini" ed invece il virus poi ci ha smentito. L'WHO è tornata a consigliare le mascherine, ha dato l'allerta di una possibile nuova ondata in Europa, la situazione di molti paesi e tutt'altro che sotto controllo.

Speriamo che la "pandemia/endemica" finisca presto, ma non abbassiamo la guardia e non facciamoci trovare impreparati se il virus rialza la cresta!

 

È ancora pandemia?

13/01/2023 19:45 - Stefania Salmaso

L'analisi dei tre anni passati è molto interessante ma non sono  d'accordo sull'affermazione che la pandemia stia continuando. Ogni pandemia trova la sua ragione di essere nella circolazione di un patogeno a cui tutta la popolazione è completamente suscettibile. Dopo tre anni e i numeri che abbiamo visto la popolazione italiana è quasi tutta almeno parzialmente immune. Le infezioni continuano a circolare ma gli effetti più dannosi si sono ridotti grandemente e stiamo entrando in una fase di endemia. Questo non vuol certo dire che dobbiamo lasciar correre le infezioni senza tentare di limitarle, ma prendere atto che quanto fatto finora ci sta traghettando in una nuova fase. 

Sanità pubblica

30/11/2022 15:29 - Francesco Proto

I programmi sono/siamo tutti capaci a farli, ma bisogna essere altrettanto capaci ad

attuarli. Oggi come oggi per fare un esame (per es.: colonscopia, ci sono tempi di attesa lunghissimi, oltre un anno), mentre se vai privatamente  non ci sono problemi per non parlare di persone che devono pagarsi un intervento chirurgico.

Mi chiedo perche non c'è una rete TV pubblica o privata che non faccia un serio servizio su questo problema.

 

 

Che c’entra il teorema di Bayes?

28/11/2022 14:45 - Cesare

Non basta essere medico per aver ragione! Quando la comunità scientifica approva un "vaccino", anche se non ricavato come per il vaiolo dalle vacche ... ma con un effetto di fatto assimilabile, chi lo critica deve portare valide evidenze scientifiche. Che poi le case farmaceutiche, che di certo peraltro non sono degli angeli, diventino però un trust di ingannatori, beh per lo meno si dovrebbero portare prove solide e non pareri fantasiosi di critica complottistica!

Mi preoccupamo molto i medici che invece che confrontarsi con argomentazioni solidamente scientifiche usano slogan vacui e inconsistenti.

Mi sembra arduo poter argomentare seriamente, sopratutto date le evidenze basate sulle analisi dei dati disponibili, che i vaccini per il Covid non siano stati essenziali o addirittura siano stati nocivi.

Ciascuno ha il diritto di pensarla come vuole, ma mi sembra che Ippocrate abbia dati ai medici dei chiari valori cui dovrebbero attenersi!

la legge della probabilità o teorema di Bayes

28/11/2022 10:47 - Thanos

non vorrei commentare l' analisi delle probabilità ma vorrei sottolineare da medico che una cosa sono i vaccini una altra cosa è la terapia con prodotti a mRNA.

Far passare i prodotti ad mRNA per vaccino è un trucco di marketing per poter inserire i prodotti nel mercato. Purtroppo sono prodotti farmacologici di terapia che  per principio dovrebbero essere somministrati solo a pazienti con patologie suscettibili a queste terapie (previa autorizzazionione relativa) da trattate  e non a soggetti sani in cui si possono somministrare solo vaccini.

Purtroppo facciamo molte analisi ingannati dal tranello steso dalle case farmaceutiche...

Grazie

 

Coscienza capitalista

21/11/2022 08:14 - Mina

Finchè ci saranno professionisti che si strofinano le mani al pensiero delle attività annesse, quindi delle remunerazioni collegate a tali eventi, il pianeta non avrà mai speranza. Ne abbiamo appena avuto un esempio lampante con l'evento pandemico. Bisogna cambiare rotta, anche se credo sia già troppo tardi osservando il pensiero e l'agire delle nuove generazioni. Specchio di malvagi principi e valori a loro trasmessi. Chi lavora solo per passione oggigiorno ???

sanità pubblica d'iniziativa

18/11/2022 08:06 - rosanna

Perchè possa chiamarsi "pubblica o collettiva" la  Sanità deve essere capace, consapevole e matura nel leggere e comprendere i molteplici dati ed informazioni che arrivano dagli ospedali, dalle cause di morte, dal consumo di farmaci e dai dati ambientali, indoor ed outdoor, per diventare una Sanità di iniziativa che  propone e suggerisce ai cittadini, agli amministratori e politici  quale cammino è sostenibile per la salute pubblica e quale no. Una sanità piegata e in difensiva, non aiuta anzi è il peggior nemico di sè stessa. 

Forse siamo solo vecchi?

17/11/2022 17:46 - Riccardo

Nessun problema, ve li invio. Basta che mi citiate nel caso li divulghiate, dato il lavoro fatto. I dati sono presi dal sito ISTAT e dal sito TUTTITALIA, che ha anche i dati storici dell'ISTAT
Se mi date un'indirizzo mail vi invio il foglio Excel

Forse siamo solo vecchi?

16/11/2022 21:05 - Cesare Cislaghi

È impossibile risponderle senza capire come lei abbia fatto i calcoli! Chi ha una pratica scientifica non ha paura delle critiche e se lei risulta aver ragione gliela riconosceremo. Ma chi critica deve anche mettere a disposizione i propri calcoli e i dati utilizzati. Ce li invii e le diremo cosa ne pensiamo. Così come lei scrive non si può concludere null'altro. Buon lavoro!

Forse siamo solo vecchi?

16/11/2022 18:14 - Riccardo

Mi sono elaborato tutti i dati Istat del periodo 2005 - 2020
Ho analizzato la mortalità per fascia d'età, che trovo la cosa più logica, dato che al 2020 avevamo 4.420.000 over 80, contro i 2.900.000 scarsi del 2005
Se avessimo avuto nel 2020 la stessa mortalità far fasce d'età del 2005, ci sarebbero stati 48.000 morti in più
Se avessimo avuto la mortalità media 2005/2010/2015, ci sarebbero stati 1.200 morti in meno
Se avessimo avuto nel 2020 la mortalità peggiore far fasce d'età degli ultimi 15 anni, ci sarebbero stati addirittura 58.000 morti in più 
In compenso nei primi 8 mesi del 2022 abbiamo avuto 3.400 morti in più rispetto allo stesso periodo del 2020.
Nel 2010 avevamo 9 milioni di over 70, nel 2020 quasi 10,5 milioni
Gli vogliamo dare la vita eterna a questi 1.5 milioni di anziani in più?
Siamo un popolo di anziani, tutto qui
Se tutti gli over 50 attuali arrivassero a vivere 90 anni, avremmo nei prossimi 40 una mortalità media pari a 680.000 individui all'anno, SOLO per vecchiaia, senza contare la mortalità degli under 90.
Di cosa ci stupiamo di fronte a 740.000 morti???
Dov'è la pandemia???

pace attiva

04/11/2022 13:46 - cecilia guizzardi

L'uomo pacifico sa perdonare e stende la mano al nemico.

L'uso delle armi non è mai neutrale nè tattico.I traumi di guerra restano nel tempo tanto e più delle cicatrici delle ferite sulla pelle.

Chi ha aggredito va fermato; la difesa è spesso più difficile dell'offesa ma gli altri paesi devono essere disposti a parlare non tanto con le armi ma con il dialogo.

So che possono essere le solite parole scritte in un paese dove esiste la libertà di espressione ma quando questa non esiste bisogna farsi voce del silenzio e della repressione.

I

Per prevenire è essenziale conoscere

15/09/2022 20:56 - Cesare

Caro Vittorio, come sai sono del tutto d'accordo nel ritenere che ahimè la prevenzione non sia più nella testa dei governanti! Però non è solo importante riorganizzare le strutture operative, ma anche sviluppare la conoscenza dei determinanti della salute perché è solo così che si può decidere che fare. Permettimi poi di osservare che Sistema e Servizio sanitario sono due cose diverse: Servizio (Ssn) è l'insieme delle attività sanitarie istituzionali, Sistema invece è tutto ciò che riguarda la salute anche se non fa parte del Servizio. Ad esempio tutte le attività ISTAT riguardanti la salute sono nel Sistema e non nel Servizio. Comunque questi  sono solo problemi terminologici. L'importante è prevenire prima che curare, e su questo siamo d'accordo ed infatti la rivista si chiama Epidemiologia & Prevenzione ... l'epidemiologia se non servisse per la prevenzione servirebbe molto di meno! Ma la Prevenzione senza epidemiologia funzionerebbe  anch'essa molto di meno.

E' SPARITA LA PAROLA PREVENZIONE

15/09/2022 12:31 - Vittorio Carreri

Non esiste il Sistema sanitario. Esiste il SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE per legge. Esistono i decreti attuativi. Esiste la Costituzione e i Livelli Essenziali di Assistenza(LEA).  Esiste il Parlamento, il Governo nazionale e il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano. Ci sono un centinaio di ASL, di Dipartimenti di Prevenzione, di Distretti, di Ospedali. Si spendono risorse pubbliche pari a 120 miliardi di euro all'anno per il SSN, i due terzi dei bilanci delle Regioni si spendono per la sanità. La parola prevenzione non si sente più. I settori più in crisi sono la prevenzione che anche i "migliori" non usano più utilizare, forse in quanto impegnati a ripristinare la salute?. L'Assistenza primaria molti non sanno neppure che cosa sia, mentre stupidamente viene usato il termine ufficiale Cure Primarie come che per esempio i MMG e i PLS non dovessero essere coinvolti come protagonisti nelle attivita di informazione , comunicazione, educazione alla salute e soprattutto nelle attività di prevenzione primaria, secondaria, terziaria con i Dipartimenti di Prevenzione e con il resto dei servizi e delle strutture territoriali.

... e in europa ?

14/09/2022 14:35 - roberto dibari

buongiorno.

giorni addietro un epidiemologo ha detto che in Italia il numero di morti COVID rimane molto alto rispetto ad altri paesi . confrontandomi con parenti che vivono all' estero ho saputo che i protocolli di cura casalinga dei primi sintomi dell' infezione sono gli stessi che in Italia e questo grosso modo vale anche per le cure ospedaliere .

Domande : qui da noi si stà sbagliando qualcosa a livello di protocolli ? noi Italiani siamo particolarmente deboli e predisposti ai problemi polmonari ? negli altri paesi stanno nascondendo i reali numeri dei decessi dovuti all' infezione ?

grazie

e non parliamo...

13/09/2022 17:02 - Paolo Crosignani

dei sorrisini e delle contumelie degli avvocati delle difese, del doversi difendere dai colleghi che fanno carriera grazie alle loro prestazioni in favore dell'industria, del modo come si presentano in udienza. Dovrebbe essere chiaro a tutti che il consulente del PM cerca la vertà, mentre i difensori fanno la loro parte. Un maggiore rispetto per la funzione del Consulente di Giustizia (Giudice o PM) purtroppo non lo si trova nel nostro ordinamento. Il Consuente è comunque un sobordinato. Il potere sa bene difendersi e lo fa anche con questi metodi. Una riforma del ruolo del Consulente di Giustizia, un divieto per chi svolge cariche pubbliche di essere consulente (strapagato) di altri interessi, sarebbero forse i primi passi verso una maggiorre considerazione del ruolo che anch'io, peraltro con soddisfazione, ho ricoperto. Come conseguenza anche le retibuzioni potrebbero cambare.

Se questi sono i programmi......

08/09/2022 11:11 - Rodolfo Saracci

Due rapide osservazioni dopo un iniziale esame dei programmi dei partiti :

(1) Se  con la sanita' delineata da questi programmi dovesse arrivare un altro virus tipo SARS-Cov-2 saremmo organizzativamente preparati come nel Gennaio 2020 : i miglioramenti di risposta all'epidemia potrebbero soltanto provenire dai sanitari (peraltro diminuiti di numero) sulla base della loro esperienza, sia diretta sul campo che elaborata attraverso il gran volume di studi scientifici

(2)Con programmi di questo genere e vigore di convinzione e formulazione il ministero dell'economia non avra' nessuna difficolta' a essere ancora per un buon momento il direttore d'orchestra della politica sanitaria.