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A cura di Franco Carnevale e Alberto Baldasseroni
E&P 2024, 48 (4-5) luglio-ottobre, p. 396-396
DOI: https://doi.org/10.19191/EP24.4-5.104
Lavoro; Mortalità
Morire al lavoro e per il lavoro
Dying at work and for work
In questo contributo, Franco Carnevale tocca un tema che è ancora oggi in prima pagina: quello degli infortuni e delle morti sul lavoro.
Attualmente, le cifre si attestano su circa 3 vittime al giorno per un totale di 1.200 all’anno, numeri che non tendono a ridursi.
Negli ultimi ottant’anni, il fenomeno ha visto varie oscillazioni, con cali importanti in corrispondenza dei mutamenti nello scenario produttivo. Infatti, le attività a maggior rischio, come quella mineraria, vanno via via riducendosi per lasciare il posto ad attività di produzione di massa negli stabilimenti di assemblaggio meccanico e tessile, che coinvolgono un grandissimo numero di operai. Un altro fattore importante nel calo degli infortuni sono le lotte che, negli anni, i lavoratori hanno sostenuto per ottenere condizioni di sicurezza migliori e maggiore salubrità degli ambienti di lavoro. La situazione attuale vede un grande numero di lavoratori assicurati dall’ente pubblico, ma pochi dati riguardo all’esito dei procedimenti giudiziari per accertare le responsabilità degli infortuni.
Carnevale propone una serie di documenti scritti e visivi che raccontano di questi passaggi, ripercorrendo le stragi occupazionali più conosciute: dai crolli nelle miniere di metà Ottocento fino al più recente incidente avvenuto in un cantiere nel febbraio di quest’anno.
Leggi il saggio completo di Franco Carnevale.
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Grazie
Grazie a Franco Carnevale per questo meraviglioso regalo, che non è il primo.
E grazie per tenere viva e attenta la memoria sui fatti accaduti, in modo da trattenerli nel presente come monito, avvertimento ma anche ricordo e celebrazione delle vittime!