Il rapporto dell’Istat sulle condizioni di vita dei minori riferito al 2022 afferma che in Italia più di 1,3 milioni di bambini e bambine e adolescenti (il 13,4%) vivono in povertà assoluta e il 28,5% è a rischio di povertà o esclusione sociale, con evidenti differenze tra i residenti nelle regioni del Sud e delle Isole (46,6%) rispetto al Centro (21,4%) e al Nord (18,3%).1 Il rischio aumenta al crescere del numero dei figli e nelle famiglie con cittadinanza straniera. L’Istat mette anche in luce che, all’interno della classe d’età dei minori di 17 anni, sono i bambini e le bambine più piccoli, al di sotto dei 3 anni d’età, a essere maggiormente colpiti da povertà assoluta (14,7%).

Partendo da questi numeri, Save the Children, nel corposo documento Domani (im)possibili, che ha visto la collaborazione di molte professionalità, ha esplorato le diverse dimensioni della povertà dal punto di vista delle ragazze e dei ragazzi, esaminando anche l’impatto che questa condizione determina sul vissuto presente e sulle prospettive di vita.2 La ricerca è stata svolta su un campione di 1.496 ragazzi/e di 15-16 anni rappresentativi della popolazione in questa fascia di età (iscritti alle classi 2a e 3a delle scuole campionate) e un campione di ragazzi in abbandono scolastico.

I dati sulla deprivazione

Secondo il documento Domani (im)possibili, in Italia quasi un 15-16enne su dieci (9,4%) vive in condizioni di grave deprivazione materiale, definita in accordo con gli indicatori utilizzati nell’Unione europea e che sono di seguito esplicitati. 

Per il 18% dei rispondenti al questionario, i genitori hanno difficoltà nel sostenere le spese per l’acquisto di beni alimentari, vestiti o per il pagamento delle bollette. C’è chi vive in case dove può capitare di avere freddo per mancanza di riscaldamento (7,6%) o di avere fame ma di trovare il frigo vuoto (6,4%), chi rinuncia a uscire con gli amici (15%), chi non fa sport perché troppo costoso (16%), chi ha problemi ad andare in vacanza per più giorni per motivi economici (31%) e chi non riesce a comprare scarpe nuove, pur avendone bisogno (12%). 

La povertà materiale incide anche sulle opportunità educative: il 24% dei 15-16enni ha iniziato l’anno scolastico senza aver potuto acquistare tutti i libri o il materiale necessario. Il 24% dichiara che i genitori hanno difficoltà economiche per farli partecipare alle gite scolastiche e il 17,4% non si iscrive a corsi di lingua perché costosi... Accedi per continuare la lettura

 

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