La guerra nel cuore dell'Europa e il rischio di uso di ordigni nucleari
In questo numero, E&P riflette sulla minaccia della guerra nucleare: gli editoriali di Andrea Micheli e di Pirous Fateh-Moghadam mettono in luce la generale cecità diffusa di fronte a una minaccia immensa e consegnano agli operatori sanitari e agli epidemiologi un ruolo considerevole nella lotta per la pace e il disarmo, come semplice atto di «coerenza con i principi e i doveri della loro professione». E&P ha aderito con entusiasmo alla manifestazione per la pace a Roma del 5 novembre scorso, ha organizzato un appassionato webinar il 1° dicembre e manterrà il tema della pace e del disarmo al centro delle proprie attività nei prossimi mesi.
Sono tante le lettere che riceviamo e pubblichiamo con piacere, perché forniscono approfondimenti e aprono discussioni. Sicuramente da leggere è il “rilancio” di Dario Consonni della proposta fatta in un articolo di Biggeri et al. pubblicato quest’anno («P-value e probabilità di direzione dell’effetto») su come interpretare il p-value – o meglio 1-p/2 – come la «probabilità a posteriori che la stima sia nella direzione giusta»; una facile soluzione per uscire dall’obsoleto e rigido “rifiuto/non rifiuto” dell’ipotesi nulla. La lettera di Sandro Sanvenero et al. chiede agli autori di un’interessante analisi epidemiologica condotta per la città metropolitana di Milano di chiarire meglio l’eccesso di rischio per la mortalità totale osservato tra coloro che avevano ricevuto la prima e la seconda dose, ma non avevano effettuato il booster. La risposta di Antonio Russo et al. è molto opportuna, perché: 1. definisce il contesto dello studio, 2. fornisce una spiegazione molto plausibile sulla mortalità di coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale in termini di fattori di selezione legati a una prognosi peggiore e, soprattutto, 3. ribadisce i risultati relativi al netto vantaggio sugli indicatori di salute, mortalità compresa, della popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata.
Numerosi gli articoli scientifici sul COVID-19 che E&P pubblica su questo numero. Sempre i colleghi dell’Unità di epidemiologia della Città Metropolitana di Milano ci consegnano un’utile analisi della mortalità per causa a Milano nel 2020, quando il COVID-19 ha mietuto numerose vittime, ma anche la mortalità per altre cause è aumentata, segno di ritardi e inadeguatezza nell’accesso alle cure, nella diagnosi e nei trattamenti durante il primo anno della pandemia. Lo stesso gruppo utilizza dati di popolazione per valutare l’efficacia della vaccinazione con prima dose booster anti-SARS-CoV-2 e vaccinazione antinfluenzale. Sempre sul COVID-19, Rosella Saulle et al. ci consegnano una bella revisione sistematica sull’impatto negativo della chiusura delle scuole nel 2020-2021 sul benessere psicologico degli studenti. Alessandra Ulivieri et al. presentano i risultati di uno studio di coorte con misure ripetute di sieroprevalenza degli anticorpi IgM e/o IgG specifici per il virus SARS-CoV-2.
Nell’articolo di aggiornamento dei dati effettuato dal Gruppo di lavoro dei Registri tumori italiani (Alessandra Ravaioli et al.), la sopravvivenza ai tumori è risultata ancora una volta più alta al Centro-Nord rispetto al Sud e Isole. Federica Di Spirito et al. hanno rivisto in modo sistematico le radiografie panoramiche digitali di un grande campione di popolazione di adolescenti in Campania per stimare misure di prevalenza: un’indagine originale. Cristina Mangia ci descrive in modo appassionato un’esperienza di coinvolgimento dei cittadini nell’esecuzione di ricerche epidemiologiche in una situazione di contaminazione ambientale a Brindisi, mentre Luigi Bisanti et al., per il gruppo AIE-Migrazioni, ci descrivono le difficoltà incontrate nella raccolta di informazioni epidemiologiche in popolazioni migranti in Val di Susa, e non solo.
Ai temi qui accennati si aggiungono come sempre tante rubriche, c’è molto da leggere in questo numero di E&P! Buona lettura!
Francesco Forastiere
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VAC4EU: una rete di collaborazione internazionale sul tema dei vaccini
L’onere delle malattie non trasmissibili tra gli adolescenti di 10-24 anni nell’Unione europea
Preferenze, scelte, comportamento: il potenziale degli strumenti dell’economia in ambito sanitario
L’impatto del COVID-19 sull’utilizzo dei servizi di salute mentale: analisi di dati sanitari correnti
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