Pace e aria pulita
Questo numero della rivista è segnato dalla rilevante dichiarazione per la pace degli operatori sanitari. Questo documento, frutto di un notevole impegno da parte di E&P e AIE, soprattutto dal gruppo di lavoro AIE-Pace, ha raccolto la collaborazione di oltre 30 società scientifiche, fondazioni e riviste nel campo sanitario. L’auspicio è che sempre più enti e organizzazioni si uniscano a questo appello contro l’uso delle armi. In momenti come questi, le tragedie legate alla guerra ci rendono ancora più chiara la necessità di interrompere le spirali della violenza. In questo quadro, i professionisti della salute adottano apertamente una posizione a favore della pace, richiamando principi etici fondamentali della propria professione. Essere per la salute degli individui e delle comunità significa essere per la pace.
Su questo tema la rivista propone anche la recensione del libro di Pirous Fateh-Moghadam Guerra o salute. Dalle evidenze scientifiche alla promozione della pace dove si possono ritrovare le motivazioni profonde che stanno alla base del rifiuto della guerra e del militarismo come premessa di ogni azione di sanità pubblica.
Parlando di screening, è molto bravo Gianluigi Ferrante a ricordarci che obiettivo del nostro Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è di prendersi cura delle persone lungo tutto il percorso, garantendo test, diagnosi, trattamenti e follow-up completamente gratuiti. Ed è altrettanto bravo a mettere in luce che oggi immigrati, migranti, persone transgender, popolazione carceraria, individui con disabilità, malattie mentali, residenti in zone isolate o remote non ricevono lo stesso trattamento del resto della popolazione. È evidente la necessità di un contesto sanitario più inclusivo e non discriminante, che si occupi attivamente dei gruppi più vulnerabili e difficili da coinvolgere.
Da leggere è l’esperienza riassunta da Anna Acampora nel progetto italiano EASY-NET per l’Audit &Feedback (A&F), una strategia per il miglioramento della qualità ed efficacia delle cure. Il pregio è dato dalla ricchezza della sperimentazione e dalle esperienze e lezioni acquisite.
Il numero presenta due interessanti interventi della serie Strumenti e Metodi: Silvia Mancini et al. discutono sui rischi competitivi nel follow-up dei pazienti affetti da tumore al seno; Claudio Gariazzo et al. propongono un nuovo approccio per stimare il rischio occupazionale a livello dei singoli comuni in Italia. Di carattere metodologico anche l’Intervento di Franco Berrino et al. che affronta il tema dell’immortal time bias nelle valutazioni dell’efficacia vaccinale per il COVID-19.
Un altro tema trattato è quello dei predatory journal, oggetto dell’articolo di Nicoletta Colombi. Gli aggiornamenti e i consigli offerti sono preziosi e istruttivi. È essenziale considerare tre punti in questo contesto: la definizione di predatory journal come riportato in un articolo su Nature del 2019; il fatto che le vittime spesso acconsentono, attratte dalla facilità di pubblicazione; infine, la necessità di evitare liste categoriche di rischio predatorio, ma piuttosto elencare tutti i requisiti per valutare l’affidabilità di una rivista prima della sottomissione.
Sul fronte COVID-19, troviamo la revisione narrativa di Monica Sane Schepisi, che analizza l’efficacia relativa dei vaccini bivalenti verso vaccini monovalenti per vari esiti sanitari, strumento essenziale nel dibattito attuale sull’incremento delle infezioni.
Tanto altro in questo numero di E&P, incluso un appassionato ricordo di Giovanni Bissoni, e tante rubriche. Segnalo il tema dell’inquinamento atmosferico con un editoriale e un contributo di Anna Gerometta, presidente di Cittadini per l’Aria, un’organizzazione che sta fornendo indicazioni preziose per le attività di advocacy a livello italiano ed europeo.
Buona lettura!
Francesco Forastiere
Indice
Editorials
Actuality
Scientific Articles
Tools and Methods
Interventi
Columns
Guerra o salute: un manuale di educazione civica contemporanea
L’ambulatorio di medication review nell’ottica di miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva
La registrazione dei tumori pediatrici nell’epoca dei big data quando l’accesso ai dati è un percorso a ostacoli
Note a margine della negoziazione riguardante la nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria
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