L’Italian Community Advisory Board (I-CAB) è un organismo consultivo nato nel dicembre 1999 con l’intento di salvaguardare l’eticità delle sperimentazioni e il diritto all’informazione e alla libera scelta delle persone sottoposte a sperimentazioni cliniche in campo di HIV/AIDS. In un panorama che vede una richiesta continua e pressante di nuovi medicinali, le case farmaceutiche e i gruppi internazionali di ricerca hanno impostato e continuano a disegnare i trial e i protocolli sperimentali sulla base di un riconosciuto “stato di necessità”, spesso dimenticando la centralità del diritto di scelta delle persone a cui la sperimentazione viene offerta. Ciò avviene nonostante in Italia e in tutta Europa siano in vigore le Good Clinical Practice, un complesso di prescrizioni generali nelle quali si prendono in esame i passi per la realizzazione di una corretta sperimentazione scientifica e per la formulazione di un consenso informato che rispetti i principi di autodeterminazione e di libera scelta della persona che verrà coinvolta. La discrepanza tra l’eticità descritta dalle Good Clinical Practice e la scarsa applicazione delle stesse ha reso indispensabile il coinvolgimento delle persone sieropositive nel dialogo, da sempre esclusivo, tra ricercatori, produttori di farmaci e clinici.

L’esperienza dello European Community Advisory Board (E-CAB)

Non si può parlare del neonato I-CAB senza descrivere l’esperienza europea da cui ha preso le mosse... Accedi per continuare la lettura

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