Cominciamo con una domanda: il chilo e mezzo circa di microrganismi che popolano le nostre mucose – di fatto un secondo cervello per dimensioni (e non solo...) – è il primo ambiente “esterno” con cui veniamo a contatto o può essere considerato parte integrante di noi? Ora che cominciamo a masticare un poco di epigenetica, la questione si fa molto interessante, anche a prescindere dalle possibili interpretazioni filosofiche.

Certo è che il microbiota (così si chiama il chilo e mezzo dei nostri piccolissimi quasi sempre amici) ci supera di 10 volte per numero di cellule e di 100 per numero di geni, si instaura alla nostra nascita e ci accompagna pressoché immutato fino alla morte, con un sottogruppo di popolazioni microbiche che addirittura potrebbero fungere da nostre impronte digitali. Da non trascurare, inoltre, che il microbiota umano è stato stretto compagno della nostra specie negli ultimi quattrocento milioni di anni e ci siamo “evoluti” insieme. Lo stesso vale anche per tutte le altre specie animali e vegetali. Al microbiota, l’insieme dei microrganismi, corrisponde il microbioma, l’insieme dei geni dei microrganismi... Accedi per continuare la lettura

 

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