Dal 1992, il commercio di asbesto e prodotti che lo contengono è vietato, in Italia, a parte la notevole eccezione degli ofioliti, dette anche pietre verdi, che pur contenendo asbesto vengono ancora cavate e lavorate.

Tuttavia, non ci siamo ancora liberati dal problema. Grazie al fatto che l’Italia è stato il maggior produttore europeo di crisotilo, con la miniera di Balangero, abbiamo utilizzato enormi quantità di amianto e composti, che costituiscono ancora un grave problema sanitario: basti pensare ai casi più eclatanti riportati dalla stampa, che riguardano mesotelimi e tumori polmonari insorti in aziende dove l’amianto friabile è largamente presente nelle coibentazioni. Intendo parlare della Breda, Pirelli, Montefibre, Belleli, Montedison di Mantova, solo per citarne alcune.

Ma composti di amianto, friabile e compatto, sono ovunque anche al di fuori delle aziende, soprattutto come eternit, onnipresente sui tetti delle nostre case. Nessuno sa quanto ce ne sia; basti pensare che le stime sull’eternit variano dai 100 milioni di metri quadri che risultano dai dati dei censimenti pubblici, alle stime di Enti e comitati di varia natura, che arrivano a ipotizzare la presenza di due miliardi e oltre di metri quadri... Accedi per continuare la lettura

 

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