Come si è ampiamente commentato, la conferenza di Parigi COP21 sul cambiamento climatico non ha stabilito precisi obiettivi intermedi né soprattutto meccanismi di verifica del loro raggiungimento.1

Un tema centrale di COP21 è stato quello dei co-benefici per la salute collettiva derivanti dalla mitigazione del cambiamento climatico.2 I co-benefici sono immediatamente tangibili (più dell’impatto sul clima), si verificano localmente e pertanto rappresentano un incentivo più potente della mitigazione del cambiamento climatico come tale, i cui benefici vengono percepiti solo sul lungo periodo e sono globali piuttosto che locali.

Si prenda per esempio la carne. La sua produzione contribuisce in modo importante all’emissione di gas serra, ma ridurne produzione e consumi avrebbe anche una serie di effetti collaterali: migliorerebbe la salute delle popolazioni e ridurrebbe sia il rischio di zoonosi professionali sia di epidemie di malattie infettive. Inoltre, gli allevamenti comportano un grande consumo di terra e di acqua, circa 200 volte più della coltivazione di legumi. Pertanto, i co-benefici riguarderebbero anche gli ecosistemi e non solo la salute.

Tra le fonti di produzione di elettricità, il settore del carbone è quello che dà origine alla maggiore quantità di CO2... Accedi per continuare la lettura

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