Ancor prima di diventare capofila dell’hygénisme industriel nel periodo successivo alla Restaurazione, la Francia aveva rivolto la propria attenzione alla salute dei lavoratori delle cosiddette arti insalubri. Dal 1782, l’Académie des Sciences bandisce premi per studi volti alla prevenzione delle malattie che conseguono allo svolgimento di lavori legati a tali arti.
È in questo quadro storico che il pittore belga Léonard Defrance, vincitore del premio del 1789 dedicato ai preparatori di pigmenti, dimostra che non possiede soltanto spiccate doti artistiche, ma anche una grande sensibilità nei confronti dei lavoratori ai quali è legato per motivi professionali. La trattazione, dal titolo Les broyeurs de couleurs, leur métier et leurs maladies, si suddivide in due parti: la prima, contenente una dissertazione sui colori, illustra i procedimenti, le materie prime impiegate e le attrezzature necessarie; la seconda vuolemettere in luce i rischi dei preparatori di colori e proporre misure preventive.
Defrance si basa su conoscenze tossicologiche relative ai metalli, in particolare ai preparati del piombo, e sulla propria esperienza di prima mano. Fonde, infatti, le conoscenze di diverse branche del sapere e frequenta varie botteghe per osservare di persona gli ambienti e rendersi conto della situazione lavorativa degli operai.
Insiste con forza sull’uso delle principali norme igieniche e si scaglia contro quei datori di lavoro poco usi a considerare l’importanza della salute dei propri dipendenti. Inoltre, sostiene che la prevenzione delle malattie legate al lavoro debba essere regolamentata tramite leggi ben precise.
Grande è la delicatezza di quest’uomo che si preoccupa di chi facilita il suo lavoro di artista, senza risultare compassionevole, anzi, si muove attivamente e fa proposte mirate che – spera – possano essere prese in considerazione.
Defrance opera alle soglie della Rivoluzione francese, alla quale partecipa egli stesso con grande passione, ma le questioni che pone risultano alquanto attuali, così come la richiesta di attenzione alla salute occupazionale.
Photogallery con le opere selezionate da franco carnevale
Léonard Defrance. Portrait du peintre âge mûr. Olio su tavola, 59 x 49,5. Liegi, Musée de l’Art Vallon.
Prima pagina di copertina della trascrizione della memoria di Léonard Defrance su Les broyeurs de couleurs. Fonte: Defrance, Liége 2005.
Michel Valentin. Travail des hommes et savants oubliés. Histoire de la medecine du travail de la securite e de l’ergonomie. Parigi 1978.
Pagina manoscritta della memoria di Léonard Defrance su Les broyeurs de couleurs. Fonte: Defrance, Liége 2005.
Composizione dei colori a partire da quelli primari.
Ricostruzione a cura di Philippe Tolmin del moulin à bras proposto da Léonard Defrance. Liegi 2005.
Léonard Defrance. La houillère. Olio su tavola, 35,5 x 52. Liegi, Musée de l’art wallon.
Léonard Defrance. Intérieur de fonderie. Olio su tavola, 33 x 51,5. Liegi, Musée de l’Art wallon.
Léonard Defrance. Intérieur de fonderie. Olio su tavola, 42 x 59. Collezione privata.
Léonard Defrance, Intérieur de forge. Olio su tavola, 41,5 x 60. Collezione privata.
Léonard Defrance. Visite à la fonderie. Olio su tavola, 34,5 x 51. Collezione privata.
Frontespizio della prima traduzione francese del De Morbis Artificum Diatriba avec des notes ete des additions da Antoine-François de Fourcroy. Parigi 1777.
Léonard Defrance. Intérieur de clouterie. Olio su tavola, 47 x 64. Collezione privata.
Léonard Defrance. Extraction de marbres Sainte-Anne d’une carrière. Olio su tavola, 41 x 57. Parigi, Musée Marmottan.
Léonard Defrance. Une tannerie. Olio su tavola, 41 x 57. Parigi, Musée Marmottan.
Léonard Defrance. Visite à la manufacture de tabacs. Olio su tavola, 48 x 65. Liegi, Musée de l’Art wallon.
Léonard Defrance. Visite à la manufacture de tabacs. Olio su tavola, 48 x 65. Liegi, Musée de l’Art wallon.
Léonard Defrance. Intérieur d’imprimerie (composition). Olio su tavola, 39,5 x 53. Collezione privata.
Léonard Defrance. Intérieur d’imprimerie (impression). Olio su tavola, 39,5 x 53. Collezione privata.
Léonard Defrance. L’abolition de la servitude dans le domaines du roi de France. Olio su tavola, 73 x 98. Collezione privata.
Léonard Defrance. Le tribunal criminel. Olio su tavola, 48 x 75. Collezione privata.
Léonard Defrance. La suppression des couvents. Olio su tavola, 69 x 86. Collezione privata.
Giorgio Cosmacini. Medicina e rivoluzione. La rivoluzione francese della medicina e il nostro tempo. Milano 2015.
Léonard Defrance. A l’égide de Minerve. Olio su tavola, 64 x 86. Diglione Musée des Beaux Arts.
Herri met de Bles. Das Kupferbergwerk. Olio su tavola, 83 × 114. Firenze, Galleria degli Uffizi.
François André Vincent. La leçon de labourage. Olio su tavola, 213 cm x 313. Bordeaux, Musée des Beaux-Arts.
Giovanni Migliara. La filanda Mylius a Boffalora sopra Ticino. Olio su tela, 72,5 x 94,5. Collezione privata.
Klaus Turk, Bilder der Arbeit. Eine ikonografische Anthologie. Wiesbaden 2000. Una vera summa internazionale delle immagini da lavoro.
Klingender Francis Donald. Arte e rivoluzione industriale. Torino, Einaudi, 1972.
Le Roux Thomas. Les Paris de l’industrie 1750-1920. Catalogo della mostra parigina sulla nascita della Parigi industriale. Grâne 2013.
Anonimo. La gigliottina della rivoluzione francese. Stampa d’epoca. Collezione privata.
Pehr Hilleström. Besök i Söderfors ankarsmedja. Smederna i fullt arbete. Olio su tela, 13,70 x 18,50 mm. Stoccolma, Nationalmuseum Sweden’s.
Joseph Wright of Derby. An Iron Forge. Olio su tela, 121,3 x 132. Londra, Tate Gallery.
Descriptions des arts et métiers faites ou approuvées par messieurs de L’Académie. Volume 1. Parigi 1761.
Constantin Meunier. La descente des mineurs dans la bure, charbonage du pays de Liège. Olio su tavola, 116 x 159. Collezione privata.
Eugène Laemans. Un soir de grève ou Le drapeau rouge. Olio su tavola, 106 x 115. Musées des Beaux-Arts de Belgique.
Pierre Paulus. Fumées. Olio su tavola, 110 x 125. Musée des Beaux-Arts de la Ville de Charleroi.
Othmar Keel. La nascita della clinica moderna in Europa 1750-1815. politiche, istituzioni e dottrine. Firenze 2013.
Louis Jean-Jacques Durameau (1733-1796). La Salpêtrière. Guache su carta, 40 x 52, fonte La Roux, 2013.
Prima pagina del bando per il Nouveau prix extraordinaire proposé par l’Académie Royal des Sciences, pour l’année 1783. Fonte: Valentin 1973.
Traduzione francese redatta da Joseph Jacques Gardane del Trattato sugli effetti avversi sul fumo di litargirio, di Samuel Stockhausen. Parigi 1776.
Pagina manoscritta della memoria di Léonard Defrance su Les broyeurs de couleurs. Fonte: Defrance, Liége 2005.