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A cura di Valeria Belleudi e Francesco Barone-Adesi
E&P 2024, 48 (2) marzo-aprile, p. 172-173
DOI: https://doi.org/10.19191/EP24.2.A722.044
Epidemiologia Clinica - Farmacoepidemiologia
La politerapia: una problematica multifattoriale
Politherapy: a multifactorial issue
Negli ultimi decenni si è assistito a un incremento significativo dell’aspettativa di vita a livello mondiale, specialmente nei Paesi sviluppati.1 In Italia, al 1° gennaio 2023, gli individui di età ≥65 anni costituivano circa il 24% della popolazione totale e si prevede che questa percentuale supererà il 30% entro il 2040. Questo cambiamento demografico della popolazione è causato principalmente dal progressivo invecchiamento della popolazione, unito alla costante diminuzione del tasso di natalità osservata negli ultimi vent’anni. In generale, l’avanzamento dell’età è fortemente correlato alla multimorbilità, ovvero la manifestazione simultanea di diverse patologie croniche in uno stesso individuo.2 Tra le principali conseguenze della multimorbilità, emerge l’esposizione concomitante a più farmaci, una condizione nota come politerapia.3
La politerapia: effetti negativiL’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la politerapia come l’assunzione concomitante di 5 o più farmaci, mentre l’iperpoliterapia (o politerapia eccessiva) è definita come uso di 10 o più farmaci.4 Nonostante diverse terapie farmacologiche possano essere necessarie in individui affetti da molteplici condizioni croniche, l’assunzione di un numero elevato di farmaci si associa a un incremento del rischio di molteplici outcome negativi: interazioni tra farmaci, reazioni avverse da farmaco, mancata aderenza alla terapia, fragilità, ospedalizzazione, morbidità e mortalità, con un conseguente impatto sulla qualità di vita del paziente sulla spesa sanitaria.5 Insieme all’inevitabile incremento del rischio di interazioni, quindi di reazioni avverse, legate all’aumento del numero di farmaci assunti contemporaneamente, vi è il fatto che c’è un’associazione inversa fra numero di farmaci assunti contemporaneamente ed evidenze derivanti dagli RCT. Il risultato è che in molti contesti di politerapia viene a mancare qualunque dato a sostegno del beneficio (e della tossicità) di un farmaco in soggetti che sono già trattati con molti altri farmaci.
Un concetto ancora enigmaticoLa politerapia è una problematica di natura multifattoriale, che ad oggi è tipica soprattutto delle fasce di età più avanzate, in cui il numero di condizioni croniche e il carico di farmaci prescritti è elevato... Accedi per continuare la lettura
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