Continuiamo a parlare di COVID-19: questa volta, però, con buone notizie riguardanti la vaccinazione negli operatori della sanità. Studi clinici randomizzati controllati (RCT) hanno dimostrato l’elevata efficacia (vaccine efficacy) di diversi vaccini contro COVID-19. È tuttavia necessario, come per qualsiasi farmaco, verificare e quantificare l’efficacia in condizioni reali (vaccine effectiveness) sia nella popolazione generale sia nei soggetti ad alto rischio di infezione da severe acute respiratory syndrome Coronavirus 2 (SARS-CoV-2), come gli operatori sanitari (OS). Questa è un’attività di sanità pubblica in cui hanno un ruolo preminente gli epidemiologi, come sottolineato in un recente editoriale di E&P.1

Come si calcola l’efficacia vaccinale (VE)?

La formula è molto semplice: VE = (1 – RR) x 100 dove RR è, in senso lato, una qualche misura di rischio relativo di infezioni nel gruppo vaccinato rispetto a quello non vaccinato che, più precisamente, in RCT o studi di coorte include il rapporto fra tassi di incidenza  (incidence rate ratio, IRR), tassi istantanei o hazard ratio (HR) e incidenze cumulative o rischi (risk ratio, RR).2 Ma può anche essere un rapporto fra odds (odds ratio, OR) in studi caso-controllo.3,4 Pertanto, VE è una misura analoga a quella che in epidemiologia clinica è chiamata riduzione del rischio relativo (RRR) e indica la quota percentuale di riduzione della frequenza di infezioni che è stata registrata tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati... Accedi per continuare la lettura

 

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