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Secondo l’Istat al 1° gennaio 2010 i cittadini stranieri ufficialmente residenti in Italia ma senza cittadinanza erano oltre 4.200.000 (il 7%dei residentivs 2,7% del 2003). In figura è riportata la percentuale sul totale dei residenti per sesso e per area geografica (http://demo.istat.it/).Due gli aspetti principali:non ci sono differenze fra sessi, (uomini 7,1%,donne 7,0%) mentre c’è differenza geografica (Centro-Nord 9%, Sud 2-3%). Secondo Franco Pittau, coordinatore delDossier Statistico Immigrazione Caritas eMigrantes, che riporta valori superiori a quelli ufficiali Istat, se simantengono i ritmi di questo decennio, nel 2050 gli immigrati supereranno i 12 milioni ovvero il 18% dell’intera popolazione (http://www.caritasitaliana.it). La trasformazione della nostra popolazione in una societàmulticulturale ha ripercussioni anche in sanità per il differenziarsi di rischi e bisogni e per la necessità di adottare nuovi linguaggi per garantire la conoscenza e l’accesso ai servizi.

 

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