In Italia vengono diagnosticati circa 300 linfomi di Hodgkin all’anno nei ragazzi sotto i 20 anni di età. In particolare, questa malattia rappresenta un quarto di tutti i tumori negli adolescenti tra i 15 e i 19 anni. Si tratta di tumori a buona prognosi con un’alta percentuale di guarigione nei pazienti sotto i 20 anni di età, per i quali la sopravvivenza osservata a 5 anni è di circa il 95%, simile a quella a lungo termine (15 anni).1

Un recente studio internazionale2 ha descritto, nei pazienti di età inferiore a 20 anni, i tassi di incidenza di linfomi di Hodgkin, oltre che di leucemie e altri linfomi, durante il periodo 2003-2007 in 24 diversi Paesi. Per l’intero raggruppamento di bambini e adolescenti, in Italia sono stati registrati tassi di incidenza annui simili a Francia e Stati uniti per le leucemie linfoidi (circa 40 casi per milione di abitanti in quella fascia di età) e mieloidi (circa 10 casi per milione). Lo studio, tuttavia, ha stimato in Italia 21 casi di linfoma di Hodgkin per milione, contro i 13 della Francia e gli 11 degli Stati uniti. I tassi di incidenza italiani sono risultati i più alti tra quelli riscontrati nei Paesi presi in considerazione, in particolare tra i 15 e i 19 anni di età.2

La figura mostra l’incidenza di linfoma di Hodgkin3 tra 0 e 84 anni di età in Italia, Francia e Stati uniti nell’ultimo decennio di registrazione disponibile (in modo da ridurre le instabilità casuali).3 Nel periodo 1998-2007 nelle 8 aree italiane coperte da un registro tumori e incluse nell’archivio internazionale, sia nei maschi sia nelle femmine i tassi specifici per età sono inferiori rispetto agli altri Paesi nella fascia oltre i 50 anni di età. Tuttavia, nei bambini e negli adolescenti si osservano, in modo consistente nei due sessi, tassi di incidenza di linfoma di Hodgkin più elevati rispetto a quelli registrati in Francia e Stati uniti.3

Il recente Rapporto AIRTUM (in particolare a p. 56 e seguenti)1 non ha, inoltre, mostrato differenze statisticamente significative tra le aree italiane, né tra i bambini né tra gli adolescenti. L’elevata incidenza in Italia e le grandi differenze fra Paesi osservate non hanno finora aiutato nell’identificazione di possibili fattori di rischio, che rimangono perlopiù sconosciuti.4

Nei confronti tra Paesi, problemi legati a differenze nella registrazione non possono essere completamente esclusi; tuttavia, il loro peso dovrebbe essere limitato, poiché i dati utilizzati soddisfano gli stessi criteri di qualità e completezza riconosciuti a livello internazionale.2,3

Va ricordato, infine, che la sola epidemiologia descrittiva non consente inferenze causali e allo stato attuale delle conoscenze, forse con l’eccezione del virus Epstein-Barr, non vi sono ipotesi eziologiche sul linfoma di Hodgkin sufficientemente robuste per essere oggetto di studi ad hoc.4

LINFOMA DI HODGKIN: tassi di incidenza specifici per età (x1.000.000). Maschi e femmine (1998-2007). Italia, Stati uniti e Francia
Fonte: Cancer Incidence in Five Continents3ep5-2016-382.png

 

Bibliografia

  1. AIRTUM Working Group; CCM; AIEOP Working Group. Italian cancer figures, report 2012: Cancer in children and adolescents. Epidemiol Prev 2013;37(1) Suppl 1:1- 225.
  2. Linet MS, Brown LM, Mbulaiteye SM et al. International long-term trends and recent patterns in the incidence of leukemias and lymphomas among children and adolescents ages 0-19 years. Int J Cancer 2016;138(8): 1862-74.
  3. Ferlay J, Bray F, Steliarova-Foucher E, Forman D. Cancer Incidence in Five Continents, CI5plus. IARC CancerBase No. 9, Lyon, International Agency for Research on Cancer, 2014. Disponibile all’indirizzo: http://ci5.iarc.fr/CI5plus
  4. Pisani P, Parodi S, Magnani C. Causes and risk factors for childhood cancer. Epidemiol Prev 2013;37(1) Suppl 1:234-54.
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