Un esempio italiano di cattivo utilizzo dei risultati scientifici
Questo è il numero di E&P che accompagna il 40° Congresso dell'Associazione italiana di epidemiologia, dedicato a «Le evidenze in epidemiologia: una storia lunga 40 anni». Un titolo che vuole sottolineare il lungo percorso seguito dall'epidemiologia italiana, dall'affinamento dei metodi e degli strumenti di studio alla produzione di dati epidemiologici utilizzabili dai decisori politici. Anche se quello del trasferimento dei risultati della ricerca nella pratica, come riconoscono gli stessi dirigenti AIE, è un problema tuttora in larga parte irrisolto. Una lettera del past director di E&P, Benedetto Terracini, interviene in merito al comunicato diffuso a fine estate della Società italiana di igiene (SitI) a difesa dell'incenerimento dei rifiuti mettendo in rilievo il cattivo utilizzo che vi si fa dei risultati scientifici (il riferimento è al Progetto Moniter condotto in Emilia-Romagna).
Restando in tema di gestione dei rifiuti, altri due sono gli interventi in materia. Il gruppo di lavoro SpoTT presenta il programma di sorveglianza sulla salute della popolazione nei pressi dell'inceneritore di Torino, mentre il Gruppo di lavoro HIA21 illustra il percorso del progetto triennale “Life+ HIA21”, finalizzato a supportare decisioni evidence-based in merito alla gestione dei rifiuti urbani. La conclusione è chiara: le scelte riguardanti la gestione dei rifiuti devono essere condivise con tutti gli attori locali e con la cittadinanza se si vuole costruire una consapevolezza collettiva dei problemi e delle possibili soluzioni per minimizzare gli impatti negativi sulla salute.
E di coinvolgimento delle popolazioni si tratta anche nella sezione EpiChange, dove viene presentato uno studio di mortalità dei residenti di Manfredonia, area elencata tra i siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN). Lo studio, che copre un periodo di oltre 40 anni, è il primo frutto di un accordo di collaborazione sottoscritto nel 2015 dal Comune di Manfredonia, dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e dalla ASL di Foggia, con l'obiettivo di svolgere una ricerca comune sullo stato di salute della popolazione e dell'ambiente a Manfredonia.
Insieme a questo numero i lettori di E&P trovano due Supplementi. Nel primo vengono presentati i risultati, frutto della collaborazione fra il Progetto SENTIERI e il Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM), che descrivono l'incidenza di mesotelioma nei 39 SIN italiani. Non vengono prese in esame solo aree in cui l'amianto è una fonte di contaminazione esplicita, ma anche territori che rientrano nei SIN per altre motivazioni. Si conferma, quindi, l'ampia estensione di attività legate all'esposizione ad amianto e vengono presi in esame luoghi di lavoro e di vita quotidiana. La monografia è corredata da schede che analizzano ciascun SIN separatamente, in modo da contestualizzare al meglio i risultati ottenuti.
La seconda monografia si focalizza sulle aggregazioni (i cosiddetti cluster) di tumori infantili, argomento sul quale la letteratura epidemiologica risulta ancora oggi scarsa. L'intento è di trovare un approccio metodologico per interpretare l'aggregazione di casi di malattia e responsabilizzare gli operatori della salute, interagendo con la popolazione ed evitando di dare falsi allarmi.
Buona lettura!
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PASSI: Il livello di istruzione influenza il ricorso all’isterectomia in Italia (dati PASSI, 2008-2015)
AIRTUM: Linfoma di Hodgkin nei bambini e adolescenti italiani
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