Riassunto

OBIETTIVI: descrivere, nella ASL 21 di Legnago (VR), l’andamento di alcuni indicatori sanitari tra il 2009, anno precedente all’avvio di un progetto triennale per la gestione integrata dell’assistenza al paziente con diabete mellito di tipo 2, e il 2012, ultimo anno del progetto.
DISEGNO: studio longitudinale trasversale ripetuto.
SETTING E PARTECIPANTI: tutti i pazienti diabetici di tipo 2 della ASL 21, identificati nei database aziendali (in base a esenzioni per patologia, accessi al servizio diabetologico, consumo di farmaci antidiabetici e strisce per la determinazione della glicemia) e nelle cartelle cliniche dei medici di famiglia.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero di test diagnostici e di follow-up erogati, consumo di farmaci, prestazioni specialistiche, accessi al pronto soccorso, ricoveri e mortalità.
RISULTATI: nonostante un calo generalizzato (-3,1%) nei test erogati dalla ASL 21 ai suoi assistititi nel periodo 2009-2012, l’analisi ha documentato un marcato aumento per gli esami previsti nella gestione del diabete, quali curve da carico glicemico (+104,3%), emoglobina glicata (+19,0%) e microalbuminuria (+296,1%). I soggetti identificati come diabetici sono aumentati da 8.084 nel 2009 (5,2%) a 9.221 nel 2012 (5,9%). Sono stati osservati aumenti nella prevalenza di pazienti visitati presso un servizio diabetologico (dal 22,6% al 39,0%), nonché negli utilizzatori di metformina (dal 28,0% al 37,5%), insuline (dal 13,5% al 18,3%) e incretine (dall’1,4% al 9,0%). Il consumo di sulfaniluree è, invece, calato (dal 49,9% al 40,8%), come anche l’erogazione di alcune prestazioni specialistiche, gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri, mentre il tasso di mortalità è rimasto stabile (29,6 decessi x1.000/anno).
CONCLUSIONE: durante il periodo di implementazione del progetto sembra essersi verificato un aumento della sensibilità diagnostica e una maggiore presa in carico del paziente diabetico. Anche se la natura osservazionale dello studio non consente di dimostrare una relazione causa-effetto, i risultati sembrano supportare l’ipotesi che la gestione integrata della patologia migliori l’appropriatezza dell’assistenza.

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Abstract

OBJECTIVES: to describe, in the Local Health Authority (LHA) 21 of Legnago (Veneto Region, Northern Italy), the trends that occurred in several health indicators between 2009, the year before the implementation of a project of integrated management of care given to patients with type-2 diabetes, and 2012, the last year of this project.
DESIGN: longitudinal repeated cross-sectional study.
SETTING AND PARTICIPANTS: all type-2 diabetes patients identified using administrative health data (based on payment exemptions, referrals to diabetes centres, use of antidiabetic drugs, and glucose monitoring strips) and family physician medical records.
MAIN OUTCOME MEASURES: number of diagnostic and follow-up tests provided, use of medicines, specialist care examinations, emergency department and hospital admissions, and mortality.
RESULTS: despite the general decline (-3.1%) in the number of tests provided by LHA 21 during the period 2009- 2012, the analysis documented a marked increase in the examinations included in the management of diabetes, namely oral glucose tolerance tests (+104.3%), glycated haemoglobin (+19.0%), and microalbuminuria (+296.1%). The subjects identified as having diabetes increased from 8,084 in 2009 (5.2%) to 9,221 in 2012 (5.9%). Increases in the prevalence of patients attending the diabetes centres (from 22.6% to 39.0%) and of patients treated with metformin (from 28.0% to 37.5%), insulines (from 13.5% to 18.3%), and incretines (from 1.4% to 9.0%) were observed. Sulfonylureas users decreased (from 49.9% to 40.8%), as well as the prevalence of patients examined by specialists and of patients admitted to the emergency department or hospital, whereas mortality rates were stable (29.6 deaths x1,000/year).
CONCLUSION: during the period of implementation of the project, increases in diagnostic sensitivity and diabetic patient care seem to have occurred. Although the observational design of this study cannot prove a cause-effect relationship, these findings seem to support the hypothesis that the integrated management of diabetes improves the appropriateness of medical care.

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