Abstract

OBJECTIVES: to describe the epidemiology of diabetes within the city of Turin (Piedmont Region, Northern Italy) and to present the process initiated by the city network of diabetes care for the improvement of prevention and treatment of the disease.
DESIGN: ecological study based on administrative database.
SETTING AND PARTICIPANTS: residents in Turin from 2016 to 2018.
MAIN OUTCOME MEASURES: incidence and prevalence of diabetes, percentage of glycosylated haemoglobin testing, and case-fatality.
RESULTS: in the considered three-year period (2016-2018), the cumulative incidence of diabetes was 11.5 x1,000; as of 31.12.2018 the prevalence was 5.9%. 77% had performed at least one measurement of glycated haemoglobin during the previous year, and the case-fatality was 12.6% in the three-year period. The standardized prevalence per statistical zone varied from a minimum of 2% (95%CI 1.2-3.3) to a maximum of 10.2% (95%CI 9.1-11.4). The highest values were recorded in the most deprived city areas. The geographical distribution of incidence, varying between 5.1 x1,000 (95%CI 2.7-10.0) e 19.4 x1,000 (95%CI 15.8-24.0), reproduces the geography of prevalence, as well as the percentage of measurement of glycated haemoglobin, while the variability of the fatality rate is more modest without an obvious geographic pattern.
CONCLUSIONS: diabetes occurs most frequently in the most deprived areas of the city, but the response of the health care system is adequate and equitable. Sharing of these results with the city health authorities and the diabetologists has led to identify as a priority interventions for the reduction of unhealthy behaviours, and for the improvements of patient care pathway, starting form the most disadvantaged areas of the city. A process of listening and involvement of all actors potentially interested in the prevention and treatment of diabetes has been started.

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Riassunto

OBIETTIVI: descrivere l’epidemiologia del diabete all’interno della città di Torino e presentare il percorso avviato dalla rete cittadina di assistenza diabetologica per il miglioramento della prevenzione e della cura della malattia.
DISEGNO: studio ecologico su dati amministrativi.
SETTING E PARTECIPANTI: residenti a Torino nel periodo 2016-2018.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: incidenza e prevalenza di diabete, percentuale di pazienti che effettuano la misurazione dell’emoglobina glicata, mortalità.
RISULTATI: nel triennio 2016-2018, l’incidenza cumulativa di diabete era del 11,5 x1.000; al 31.12.2018, la prevalenza era del 5,9%. Il 77% aveva effettuato almeno una misurazione dell’emoglobina glicata nel corso dell’anno e la mortalità era stata del 12,6% in tre anni. La prevalenza standardizzata per zona statistica variava da un minimo di 2% (IC95% 1,2-3,3) a un massimo di 10,2% (IC95% 9,1-11,4). I valori più elevati si registrano nelle aree cittadine a maggiore deprivazione. La distribuzione geografica dell’incidenza, variante tra 5,1 x1.000 (IC95% 2,7-10,0) e 19,4 x1.000 (IC95% 15,8-24,0), riproduce la geografia della prevalenza, così come la percentuale di misurazione di emoglobina glicata, mentre la variabilità del tasso di mortalità è più modesta, senza un evidente pattern geografico.
CONCLUSIONI: il diabete insorge con maggiore frequenza nelle aree cittadine maggiormente deprivate, ma il sistema di presa in carico dei pazienti risponde in modo adeguato ed equo, offrendo alle fasce di popolazione più deboli percorsi di cura efficaci ed esiti di salute omogenei all’interno della città, colmando così le differenze di partenza. La condivisione di queste analisi con le direzioni della programmazione cittadina dell’assistenza al diabete ha portato a individuare come prioritari interventi per la riduzione dei comportamenti a rischio e per il miglioramento dei percorsi di presa in carico dei pazienti, a partire dalle aree più svantaggiate della città. È stato avviato un percorso di ascolto e coinvolgimento di tutti gli attori, sanitari e non, potenzialmente coinvolti nella prevenzione e cura del diabete.

 Parole chiave: , , , ,

I risultati esposti non rappresentano la posizione della Commissione europea sul tema.

 

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