In Italia circa due adulti su 100, con un’età compresa fra i 18 e 69 anni, hanno dichiarato di fare uso di sigarette elettroniche (e-cig): è quanto emerge dai dati PASSI 2014.

La maggior parte (oltre il 70%) è anche fumatore di tabacco, che alterna alla sigaretta elettronica, facendone un uso combinato. La quota di utilizzatori di e-cig tra i fumatori è del 5,5%, più alta rispetto al resto della popolazione. È verosimile che il consumo combinato sia alimentato da tentativi di smettere non riusciti, a seguito dei quali i fumatori trovano nella sigaretta elettronica un dispositivo utile per fini diversi dalla disassuefazione: così sembrano suggerire i dati sul sottogruppo di fumatori che ha tentato di smettere di fumare nei 12 mesi precedenti all’intervista, fra i quali l’uso della e-cig sale al 9,1%.

Tra gli ex-fumatori di tabacco (coloro che dichiarano di non fumare più al momento dell’intervista) una piccola quota (2,3%) dichiara di far uso della sigaretta elettronica; tale uso, se supporta l’astinenza, potrebbe essere positivo per la salute.

L’utilizzo della e-cig fra i non fumatori (coloro che non hanno mai fumato tabacco) è contenuto (0,1%),ma non trascurabile, poiché uno dei rischi potenziali a cui espone è l’induzione della dipendenza da nicotina.

È indispensabile continuare a tenere sotto sorveglianza l’uso della sigaretta elettronica nella società italiana e PASSI è uno strumento idoneo a fornire un valido contributo.

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