Il clima e i pattern meteorologici stanno cambiando e continueranno a farlo in maniera sempre più evidente se non saranno messe in atto misure di mitigazione adeguate. Già oggi stiamo assistendo a trasformazioni profonde dell’ambiente a livello globale, con effetti concreti sugli ecosistemi, sulla salute delle persone e sulle condizioni di lavoro.1 Questi impatti non si distribuiscono in modo uniforme: le popolazioni più vulnerabili, spesso già esposte a difficoltà economiche e sociali, tendono a subire in misura maggiore le conseguenze dei cambiamenti climatici, ampliando così le disuguaglianze già esistenti sia all’interno dei singoli Paesi sia tra Nord e Sud del Mondo.1 L’aumento delle temperature medie; la crescente frequenza e intensità delle ondate di calore e di altri eventi estremi; l’amplificazione di fenomeni di accumulo di inquinanti, in particolare quelli fotochimici in estate; le variazioni nella distribuzione degli agenti patogeni ambientali rappresentano solo alcune delle diverse minacce per la salute delle lavoratrici e dei lavoratori. L’aumento delle temperature e delle ondate di calore rappresenta il primo e forse più evidente fattore di rischio. Oltre ai colpi di calore, l’innalzamento delle temperature può causare anche disturbi più lievi, ma comunque significativi, come esaurimento da calore, cefalea, nausea, crampi o patologie renali... Accedi per continuare la lettura

 

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