La defined daily dose (DDD) – o dose definita giornaliera – è un’unità di misura standard del consumo dei farmaci il cui utilizzo è promosso a livello internazionale dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).1 Il Centro collaborativo dell’OMS, che si trova a Oslo, è responsabile di stabilire il valore di ciascuna DDD associata ai principi attivi identificati dal sistema di classificazione anatomico terapeutico chimico (ATC) e aggiornare l’intero indice ATC/DDD con cadenza annuale. Il criterio generale con cui il valore di una DDD viene stabilito si basa sull’identificazione della dose media giornaliera teoricamente utilizzata nel trattamento di mantenimento di un adulto per l’indicazione principale del principio attivo d’interesse.1 La DDD, quindi, rappresenta un valore teorico standard pensato per permettere di misurare il consumo dei farmaci all’interno di una popolazione approssimandolo al numero di dosi giornaliere consumate. Il valore di una DDD generalmente corrisponde a una quantità di principio attivo (per esempio, atorvastatina: ATC: C10AA05; DDD: 20mg), sebbene in alcuni casi possa corrispondere a un certo numero di unità di somministrazione (per esempio, ramipril/idroclorotiazide: ATC: C09BA05; DDD: 1 compressa) o a una quantità definita di prodotto farmaceutico (Fisostigmina: ATC: S01EB05; DDD: 0,4 ml di collirio).2 Tuttavia, la DDD di un farmaco non coincide pressoché mai esattamente alla dose giornaliera mediamente consumata all’interno di una popolazione né tantomeno corrisponde necessariamente alla dose giornaliera realmente prescritta o raccomandata per il singolo paziente nella pratica clinica.1 Pertanto, è importante conoscere i limiti associati alle possibili applicazioni di questo strumento, al fine di utilizzarlo e interpretarlo in maniera corretta. Di seguito riportiamo alcune riflessioni al riguardo.

Monitoraggio del consumo di farmaci a livello di popolazione

L’uso della DDD trova la sua applicazione primaria nell’analisi di trend temporali di consumo dei medicinali a livello di popolazione (per esempio, numero di DDD per 100.000 abitanti/anno)... Accedi per continuare la lettura

 

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