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E&P 2024, 48 (4-5) luglio-ottobre Suppl. 1, p. 25-28
DOI: https://doi.org/10.19191/EP24.4-5.S1.109
Sanità Pubblica, Disuguaglianze; Materno-infantile; Malattie trasmissibili
La salute degli immigrati in Italia: il punto di vista dell’INMP
The health of immigrants in Italy: the viewpoint of the Italian National Institute for Health, Migration and Poverty (INMP)
Riassunto
La popolazione straniera rappresenta l’8,6% (circa 5 milioni) del totale dei residenti e quindi è necessario monitorarne lo stato di salute. Gli stranieri hanno tassi standardizzati di mortalità di circa la metà rispetto agli italiani. In termini di ospedalizzazione, tassi e cause di ricovero differiscono sostanzialmente per l’età mediamente più giovane degli stranieri. In particolare, tra le donne straniere si osserva un peso molto più elevato delle degenze in ambito ostetrico. La salute materno-infantile è una delle principali criticità per gli stranieri, specie per l’assistenza in gravidanza, che si riflette anche sui peggiori esiti di salute dei neonati.
Difficoltà di accesso e di utilizzo dei servizi territoriali di base e specialistici sono confermate dalla maggior proporzione di ricoveri ordinari in urgenza tra gli stranieri, dal rischio più elevato di essere ricoverati per cause che potrebbero essere trattate in un setting ambulatoriale e dalla maggior frequenza di accesso in pronto soccorso con codice di triage bianco/verde.
La pandemia ha accentuato le disuguaglianze di salute, perché ha colpito in maniera più grave, in termini di contagio e di esiti, gli strati sociali più svantaggiati della popolazione, tra cui gli immigrati.
Analogamente a quanto si osserva nei Paesi di più lunga tradizione migratoria, gli immigrati potrebbero diventare la parte meno sana della popolazione anche in Italia, dove l’accesso alle cure è universalmente garantito.
Parole chiave: COVID-19, accesso servizi territoriali, esiti di salute, monitoraggio salute stranieri, salute materno-infantile
Abstract
The foreign population accounts for 8.6 percent (about 5 million) of the total number of residents, so it is necessary to monitor their health status. Foreigners have standardized mortality rates of about half that of Italians. In terms of hospitalization, rates and causes of hospitalization differ substantially due to the younger average age of foreigners. In particular, a much higher burden of hospitalizations in obstetrical care is observed among foreign women. Maternal and child health is a major concern for foreigners, especially for pregnancy care, which is also reflected in worse health outcomes for newborns.
Difficulties in accessing and using basic and specialized territorial services are confirmed by the higher proportion of ordinary emergency hospitalizations among foreigners, the higher risk of being hospitalized for causes that could be treated in an outpatient setting, and the higher frequency of access to emergency rooms with a white/green triage code.
The pandemic exacerbated health inequalities because it affected the most disadvantaged social strata of the population, including immigrants, more severely in terms of infection and outcomes.
Immigrants could become the least healthy part of the population, similar to what is observed in countries with a longer tradition of migration, even in a country like Italy, where access to care is universally guaranteed.
Keywords: COVID-19, territorial services access, health outcomes, immigrants health monitoring, maternal and child health
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