Riassunto

L’esperienza dell’Associazione Italiana di Epidemiologia nel periodo pandemico e la collaborazione nell’ambito di un progetto ministeriale sul contact tracing forniscono importanti indicazioni per la gestione delle future pandemie in Italia e la redazione di nuovi piani pandemici.

In particolare, l’Associazione Italiana di Epidemiologia ha messo in evidenza la necessità di raccogliere, analizzare e interpretare dati e ottenere indicatori di efficacia ed efficienza in maniera uniforme sul territorio nazionale per sostenere la governance della risposta a una pandemia. Durante la pandemia di COVID-19 in Italia, questa capacità è stata fortemente ostacolata da fattori strutturali, normativi e dalla limitata disponibilità di competenze specifiche. La mancanza di applicativi sviluppati per le finalità di contact tracing e l’assenza di interoperabilità tra i sistemi informativi esistenti hanno messo in luce la necessità di investire sull’integrazione tra servizi ICT, servizi di epidemiologia e servizi di sanità pubblica. L’assenza di indicatori predefiniti ha reso impossibile il confronto tra diverse soluzioni organizzative per il contact tracing. Dal punto di vista normativo, emerge l’urgenza di chiarimenti sulla legittimità e sulla base giuridica dell’uso di dati già disponibili al SSN raccolti per scopi diversi, da utilizzare per l’espletamento delle attività di medicina proattiva e prevenzione. Infine, appare evidente l’importanza di investire sulla formazione di operatori sanitari e decisori a ogni livello e della sensibilizzazione della popolazione per costruire una comunità resiliente.

Il Piano Pandemico Nazionale 2024-2028 è l’occasione per predisporre una risposta efficace ed efficiente alle future emergenze sanitarie, attraverso piani coordinati e la valorizzazione dell’esperienza maturata.

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Abstract

The Italian Association of Epidemiology’s experience during the COVID-19 pandemic and its collaboration on a national project focused on contact tracing have prompted significant insights essential for the management of future pandemics in Italy and the development of new pandemic plans. 

In particular, the Italian Association of Epidemiology highlighted the need to collect, analyse and interpret data, and produce indicators of effectiveness and efficiency in a consistent manner across the country to support the governance of the pandemic response. During the COVID-19 pandemic in Italy, this capacity was severely hampered by structural and regulatory factors and the limited availability of specific expertise. The lack of applications developed for contact tracing purposes and the absence of interoperability between existing information systems highlighted the need to invest in integration among ICT, Epidemiology, and Public Health Services. The absence of predefined indicators made it impossible to compare different organisational solutions for contact tracing. From the regulatory point of view, there is an urgent need for clarification of the legitimacy and legal basis of the use of data already available to the National Health System collected for different purposes to be used for the performance of proactive medicine and prevention activities. Finally, investment in training for health workers and decision-makers at all levels and community awareness raising are essential to building a resilient community. 

The Italian National Pandemic Plan 2024-2028 is an opportunity to prepare an effective and efficient response to future health emergencies, through coordinated plans and the valorisation of the pandemic experience.

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