Abstract

Refugees and migrants remain one of the most vulnerable people and the COVID-19 pandemic has posed additional challenges both in terms of increased risk of infection and death experienced, highlighting existing inequities in access to and utilization of health services, as underlined by World Health Organization in 2020 in the Health and Migration Programme. In the context of the Programme ‘Epidemiological surveillance and control of COVID-19 in metropolitan urban areas and for the containment of the circulation of SARS-CoV-2 in the migrant population in Italy’, coordinated by the Italian Centre for Disease Control and Prevention (CCM) and funded by the Italian Ministry of Health, an experimental epidemiological, virological, and molecular SARS-CoV-2 surveillance system addressed  to migrant populations in Sicily through Mediterranean routes was implemented. To this end, a multidisciplinary network supported by a hub&spoke system of laboratories was established in Sicily Region (Southern Italy), using molecular and Next Generation Sequencing (NGS) techniques to identify different SARS-CoV-2 strains in relation to migration flows. Herein, the lesson learnt through this integrated surveillance model, that was in place from February 2021 till the end of the COVID-19 emergency in Italy, are reported. Overall, the data emphasized the need for enhancing molecular surveillance in the areas of the globe where testing and sequencing resources are limited. The epidemiological, virological, and molecular SARS-CoV-2 monitoring, targeted to the migrant population, may also provide a valuable experimental model.

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Riassunto

Le persone rifugiate e migranti rimangono una delle popolazioni più vulnerabili e la pandemia di COVID-19 ha posto ulteriori sfide sia in termini di aumento del rischio di infezione sia in termini di morte, facendo emergere le disuguaglianze esistenti nell’accesso e nell’utilizzo dei servizi sanitari, come sottolineato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2020 nel Programma Salute e Migrazione. Nell’ambito del Programma “Sorveglianza epidemiologica e controllo della COVID-19 nelle aree urbane metropolitane e per il contenimento della circolazione del SARS-CoV-2 nella popolazione migrante in Italia”, coordinato dal Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CCM) e finanziato dal Ministero della Salute, è stato implementato un sistema sperimentale di sorveglianza epidemiologica, virologica e molecolare di SARS-CoV-2 rivolto alle popolazioni che migrano in Sicilia attraverso le rotte del Mediterraneo. A tal fine, in Sicilia è stata istituita una rete multidisciplinare supportata da un sistema di laboratori hub&spoke, che ha utilizzato tecniche molecolari e di sequenziamento di nuova generazione (NGS) per studiare le diverse origini di SARS-CoV-2 in relazione ai flussi migratori. In questo contributo, si discutono le lezioni apprese attraverso questo modello di sorveglianza integrata, in vigore dal febbraio 2021 fino alla fine dello stato di emergenza COVID-19 in Italia. Un approccio combinato ha permesso di raccogliere dati rilevanti per indirizzare le risposte e le strategie di salute pubblica. Le evidenze fornite dal presente studio sottolineano la necessità di potenziare la sorveglianza molecolare nelle regioni del mondo in cui le risorse per i test e il sequenziamento sono limitate. per Il sistema di monitoraggio epidemiologico, virologico e molecolare di SARS-CoV-2 rivolto alla popolazione migrante può essere considerato un valido modello sperimentale.

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