L'enciclopedia Treccani così definisce un blog:

Pagina internet personale, aperta ai commenti dei lettori, di norma organizzata in ordine cronologico e arricchita con link ad altri siti, articoli, immagini, video disponibili in rete. Il termine (contrazione da web log «diario di bordo della rete») è stato coniato nel 1997 dal blogger americano JornBarger. 

Da allora, i blog si sono rapidamente diffusi per la semplicità di realizzazione e l’immediatezza della comunicazione.  Inizialmente il blog è stato utilizzato soprattutto come mezzo di espressione individuale o di organizzazione di propri hobbies, ma con il tempo è andato assumendo un’importanza sempre maggiore come mezzo di circolazione delle idee e di informazione.  

Alcuni blogger con il tempo sono diventati opinion maker in vari ambiti (politica, economia, giornalismo), costituendo una fonte analoga alle testate giornalistiche (con le quali talvolta collaborano, mantenendo però il carattere dialogico con i lettori).

Ed ecco come, nel 2018, la rivista Epidemiologia & Prevenzione presentava ai lettori l’obiettivo della nascita del blog Come sta la sanità, curato da Cesare Cislaghi, sui problemi della sanità italiana:

«Dibattere dei problemi del Servizio sanitario nazionale nato dalla legge 833 è il primo modo per difendere questa eccellenza del nostro Paese. Eppure, di sanità si sta parlando molto poco in ambito pubblico. E le voci che provengono dagli ambienti sanitari sono spesso contradditorie. Invece, sarebbe bene che le tante questioni che riguardano la sanità emergessero e se ne discutesse pubblicamente. Ecco il perché di questo blog, che non ha certo la pretesa di arrivare a verità o a soluzioni, ma più semplicemente vuole portare alla luce i problemi della sanità e trattarli in maniera aperta e trasparente. Quindi in questo spazio non si parlerà di clinica né strettamente di epidemiologia, bensì di scelte e di organizzazione sanitarie, con attenzione all’attualità e alla rilevanza dei temi emergenti. I lettori sono caldamente invitati al dibattito inviandoci i loro commenti ai nostri post. Ogni voce è ben accetta, purché abbia l’obiettivo di contribuire a correggere e migliorare il nostro sistema sanitario».

A questo blog se ne è poi affiancato un altro, chiamato Made in blog, gestito in collaborazione con Mariateresa Giraudo e Manuele Falcone, che ha fornito per tutta la durata della pandemia delle letture ragionate dei dati ufficiali su COVID-19 pubblicati dal Ministero della Salute e che, dopo cinque anni, si appresta a cambiare nome per accogliere e analizzare dati riguardanti altre patologie (rimanete sintonizzati, vi faremo sapere presto!).

La forza di un blog sta proprio nel confronto delle idee e delle opinioni dei lettori che talvolta rafforzano talvolta criticano gli argomenti trattati e comunque in ogni caso lo arricchiscono con le loro argomentazioni.

È per questo che con questo post si vuole invitare tutti i lettori a una maggiore partecipazione per far veramente diventare i nostri blog un luogo di effettivo dibattito e non solo una raccolta di testi scritti dai soliti autori.

Alla fine di ogni post c'è l'indicazione di come fare per inviare un intervento:

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Chiunque può commentare anche senza iscriversi al sito di E&P, ma se non l'avete ancora fatto, vi suggeriamo di crearvi un vostro account che permette di evitare che arrivino dei testi anonimi e automatici magari pubblicitari o dei testi infarciti da frasi non decorose o calunniose. Entrati nello spazio Lascia un commento, potete scrivere il vostro intervento e potete farlo anche con un copia-incolla di un test magari già scritto in Word.

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Il testo verrà reso pubblico nel più breve tempo possibile (lasciate il tempo alla redazione di leggere i testi per evitare pubblicità o scritti fuori luogo).

Lasciando una mail avete anche la possibilità di richiedere di essere avvisati ogni volta che esce un nuovo post.

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