Abstract

Background: the Coronavirus disease 2019 (COVID-19) pandemic may have aggravated existing social and healthcare inequalities among particular population groups, such as ethnic minorities, who showed increased susceptibility to SARS-CoV-2 infection.

Objectives: to characterize risk profiles or determinants of delayed healthcare access, as well as knowledge, risk perception, behaviour, and social stigma concerning SARS-CoV-2 infection in the immigrant population in the city of Catania (Sicily Region, Southern Italy).

Design: pilot, descriptive study.

Setting and participants: the immigrant population in Catania. 

Main outcomes measures: an ad-hoc questionnaire was prepared and administered to the participants of the target population. In addition, a web-based data collection platform and a web-based survey addressed to healthcare providers were developed.

Results: 74 immigrant subjects (mean age: 39 years) voluntarily compiled the questionnaire with varying response rates per question: 77% of the participants were male, 59.5% were from Africa, 29.7% from Asia, 6.7% from South America, and 4.1% did not specify their origin. Fifty-three percent (35/66 responses) found it easy to access healthcare services. However, 25.8% (17/66 responses) found it difficult to understand written information concerning their health. Regarding vaccination services, 67.3% of subjects (35/62 responses) had no difficulty in receiving information on mandatory vaccinations and/or vaccination centres in Italy, and 79.7% (51/64 responses) were vaccinated against COVID-19. In relation to other primary prevention issues, 71.4% of participants (45/63 responses) stated they did not know or had never been tested for HIV, 64.4% (38/59 responses) declared they had not heard of or knew nothing about antibiotic resistance, and 30.4% (21/69 responses) had not heard or knew nothing about antibiotic use.

Conclusions: health services seem to be accessible and effective among the immigrant population in Catania. However, identified determinants of delayed healthcare access included factors concerning mainly health literacy and possibly the socioeconomic status of the population studied. Primary prevention issues that need to be addressed due to low awareness or stigmatization among the immigrant population include antibiotic use and resistance, and infectious diseases such as HIV/AIDS.

 Keywords: , , ,

Riassunto

Introduzione: la pandemia di COVID-19 potrebbe aver aggravato le disuguaglianze sociosanitarie esistenti tra particolari gruppi di popolazione, quali le minoranze etniche e gli immigrati, che hanno mostrato una maggiore suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2.

Obiettivi: caratterizzare i profili di rischio o i determinanti del ritardo nell’accesso ai servizi sanitari, nonché le conoscenze, la percezione del rischio, i comportamenti e lo stigma sociale relativo all’infezione da SARS-CoV-2 nella popolazione immigrata della città di Catania.

Disegno: studio pilota descrittivo.

Setting e partecipanti: popolazione immigrata residente nella città di Catania. 

Principali misure di outcome: un questionario ad hoc è stato preparato e somministrato ai partecipanti della popolazione target. Inoltre, sono state sviluppate una piattaforma di raccolta dati web-based e un’indagine rivolta al personale sanitario da svolgersi all’interno della piattaforma

Risultati: 74 soggetti immigrati (età media: 39 anni) hanno compilato volontariamente il questionario con percentuali di risposta variabili per domanda: il 77% erano uomini, il 59,5% provenivano dall’Africa, il 29,7% dall’Asia, il 6,7% dal Sud America e il 4,1% non ha specificato la propria origine. Il 53% dei partecipanti (35/66 risposte) ha trovato facile accedere ai servizi sanitari; tuttavia, per il 25,8% (17/66 risposte) è stato difficile capire le informazioni scritte riguardanti la propria salute. Per quanto riguarda i servizi di vaccinazione, il 67,3% dei soggetti (35/62 risposte) non ha avuto difficoltà a ricevere informazioni sulle vaccinazioni obbligatorie e/o sui centri di vaccinazione in Italia, il 79,7% (51/64 risposte) è stato vaccinato contro COVID-19. In relazione ad altri problemi di prevenzione primaria, il 71,4% dei partecipanti (45/63 risposte) ha dichiarato di non sapere o di non aver mai effettuato un test per l’HIV, il 64,4% (38/59 risposte) di non aver mai sentito parlare o di non sapere nulla sulla resistenza agli antibiotici e il 30,4% (21/69 risposte) di non aver mai sentito parlare o di non conoscere le indicazioni riguardo l’uso degli antibiotici.

Conclusioni: i servizi sanitari sembrano essere accessibili ed efficaci per la popolazione immigrata residente nella città di Catania. Tra i determinanti del ritardo nell’accesso ai servizi sanitari sono stati identificati fattori legati principalmente all’alfabetizzazione sanitaria e, probabilmente, allo status socioeconomico della popolazione studiata. Per contrastare la scarsa consapevolezza o stigmatizzazione rilevata tra la popolazione immigrata, strategie di prevenzione primaria dovrebbero includere il miglioramento delle conoscenze sul fenomeno della resistenza agli antibiotici, l’uso consapevole degli stessi e malattie infettive come l’HIV/AIDS.

 Parole chiave: , , ,

 

          Visite