Riassunto

OBIETTIVI: analizzare la differenza d’impatto dell’infezione da SARS-CoV-2 fra soggetti di nazionalità italiana e straniera valutando, nelle due popolazioni, l’andamento dei contagi e dell’accesso a test diagnostici (tamponi molecolari o antigenici per l’individuazione di SARS-CoV-2), che condizionano l’emersione dei nuovi positivi nella popolazione.
DISEGNO: studio retrospettivo di popolazione sul periodo febbraio 2020-giugno 2021.
SETTING E PARTECIPANTI: popolazione italiana e straniera residente al 1° gennaio degli anni 2020 e 2021 nelle Regioni afferenti al progetto: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia. 
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati calcolati, nelle due popolazioni, su base settimanale e aggregati per macroperiodo pandemico: • il tasso di testing (persone sottoposte al test su popolazione); • il tasso di positività al tampone (positivi su testati); • il tasso di nuovi positivi (positivi su popolazione); • la percentuale di stranieri tra i nuovi positivi. È stato calcolato il rapporto del valore degli indicatori nella popolazione straniera e italiana (con intervallo di confidenza al 95%) per valutare l’associazione tra nazionalità (italiana vs non italiana) e outcome. Le analisi sono state condotte a livello regionale e a livello di pool complessivo.
RISULTATI: il trend di nuovi positivi per nazionalità (italiana vs non italiana) ha un andamento simile nelle diverse ondate pandemiche. Tuttavia, tra gli stranieri, l’incidenza di nuovi positivi durante le ondate pandemiche è più bassa rispetto agli italiani, mentre tende ad aumentare durante i periodi intermedi. A eccezione dei periodi estivi, gli stranieri sono meno testati rispetto agli italiani, dove la percentuale dei nuovi positivi sul totale dei nuovi testati a fini diagnostici è superiore fra gli stranieri. Il peso relativo degli stranieri sui nuovi positivi tende ad aumentare nei periodi a maggior rischio per gli stranieri.
CONCLUSIONE: i trend dell’epidemia nelle due popolazioni sono simili, sebbene gli stranieri tendano a mostrare valori di incidenza inferiori, plausibilmente in parte perché sottoposti all’esecuzione dei test con una minore frequenza. Negli stranieri, inoltre, si rileva un rischio maggiore, rispetto agli italiani, di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 soprattutto nei periodi di allentamento delle misure di contenimento e riaperture dei confini nazionali e delle attività produttive e commerciali.

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Abstract

OBJECTIVES: to analyze the difference of the SARS-CoV-2 infection impact between Italian and foreigner subjects, evaluating the trend of infections and access to diagnostic tests (molecular or antigenic swabs for the detection of SARS- CoV-2) in the two different populations, inducing the detection of new positive cases in the population.
DESIGN: retrospective population study for the period February 2020-June 2021.
SETTING AND PARTICIPANTS: Italian and foreign resident population on 1st January of the years 2020 and 2021 in the Regions participating to the project: Piedmont, Lombardy, Veneto, Emilia-Romagna (Northern Italy), Tuscany, Lazio (Central Italy), and Sicily (Southern Italy).
MAIN OUTCOME MEASURES: in the two populations, for every week and aggregated by macropandemic period were calculated: • the test rate (people tested on the population); • the swab positivity rate (positive subjects on those who are tested); • the new positives (positive subjects on study population); • the percentage of foreigners among the new positive cases. The ratio of the value of the indicators in the foreign and Italian populations (with 95% confidence interval) was calculated to evaluate the association between nationality (Italian vs not Italian) and outcome. The analyses were conducted at the regional level and at pool level.
RESULTS: the trend of new positives by nationality (Italian vs not Italian) has a similar tendency in the different pandemic waves. However, the incidence of new positives during pandemic waves among foreigners is lower than in Italians, while it tends to increase during intermediate periods. Except for the summer periods, foreigners are less tested than Italians, but the percentage of new positives out of the total of new ones tested is higher among foreigners compared to Italians. The relative weight of new positives among foreigners tends to increase in periods with the greatest risk of inflow of SARS-CoV-2 for foreigners.
CONCLUSIONS: the epidemic trends in the two populations are similar, although foreigners tend to show lower incidence values, probably in part because they are tested less frequently. Furthermore, in foreigners compared to Italians, there is a greater risk of contracting SARS-CoV-2 infection, especially in periods of relaxation of containment Coronavirus measures, reopening of national borders, production and commercial activities.

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