Abstract

OBJECTIVES: to describe trends of overall and intensive care hospitalization for COVID-19 since the beginning of the pandemic in Italy until June 2021, and to compare the results between foreign and Italian population. 
DESIGN: retrospective observational study.
SETTING AND PARTICIPANTS: hospital discharges of 28 million people living in Lombardy, Piedmont, Emilia-Romagna (Northern Italy), Toscana and Lazio (Central Italy) occurred between 22.02.2020 and 02.07.2021 in the hospitals located in each considered Region.
MAIN OUTCOME MEASURES: two weekly outcomes were examined: 1. the overall number of COVID-19 hospitalizations; 2. the number of COVID-19 hospitalizations in intensive care units.
RESULTS: a higher COVID-19 overall and intensive care unit hospitalization was found among the foreign population compared to Italians. The association emerged only after the adjustment for age, and it was consistent among all Regions, though less marked in Lombardy. The association varied across epidemic phases.
CONCLUSIONS: the issue of vulnerability of migrants to the risk of severe COVID-19 calls for a diversity-sensitive approach in prevention. The specific country of origin and the prevalence of preventable co-morbidities that are often underestimated in the migrant populations, and related to COVID-19 complications, should be taken into consideration in future analyses.

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Riassunto

OBIETTIVI: descrivere l’andamento dell’ospedalizzazione per COVID-19 dall’inizio della pandemia in Italia fino alla metà del 2021 sia in qualsiasi specialità di ricovero nel complesso sia nei soli reparti di terapia intensiva e operare un confronto tra italiani e stranieri.
DISEGNO: studio osservazionale retrospettivo.
SETTING E PARTECIPANTI: sono stati analizzati i ricoveri dei 28 milioni di individui residenti in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio avvenuti dal 22.02.2020 al 02.07.2021 negli istituti di ricovero e cura di ciascuna Regione partecipante.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati analizzati due esiti misurati settimanalmente: 1. il numero complessivo di nuovi ricoveri per COVID-19 in qualsiasi reparto; 2. il numero complessivo di nuovi ricoveri per COVID-19 in reparti di terapia intensiva.
RISULTATI: è stata osservata una maggiore ospedalizzazione per COVID-19 dei residenti stranieri rispetto agli italiani, sia in qualsiasi reparto nel complesso sia nei reparti di terapia intensiva. L’associazione è emersa solo dopo l’aggiustamento per età ed è risultata consistente in tutte le Regioni, seppure meno marcata in Lombardia. L’associazione osservata è risultata variabile nelle diverse fasi epidemiche.
CONCLUSIONI: la vulnerabilità al rischio di COVID-19 delle persone provenienti da Paesi stranieri ripropone l’importanza di un approccio diversity-sensitive nella prevenzione. Nelle analisi future, sarà rilevante analizzare i pattern osservati per Paese di origine, tenendo in considerazione la prevalenza delle comorbilità, spesso prevenibili, note per essere fattori di rischio per le complicanze di COVID-19 e sottostimate nella popolazione migrante.

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