Riassunto

Obiettivi: descrivere gli indicatori, le fonti informative e i livelli di stratificazione del territorio utilizzati, nell’ambito del progetto CCM “Sorveglianza epidemiologica e controllo del COVID-19 in aree urbane metropolitane e per il contenimento della circolazione del SARS-CoV-2 nella popolazione immigrata in Italia”.

Disegno: studio osservazionale di popolazione basato sui dati di monitoraggio del Sistema di sorveglianza integrata COVID-19 e sull’archivio delle schede di dimissione ospedaliera.

Setting e partecipanti: progetto collaborativo interregionale. Popolazione residente in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Sicilia.

Principali misure di outcome: tassi grezzi e standardizzati per età di utilizzo e positività al test diagnostico, di ricovero ospedaliero (in qualsiasi reparto e in terapia intensiva) e di mortalità nei casi di COVID-19.

Risultati: a partire dal set di 11 indicatori del progetto dell’INMP “Epidemiologia dell’infezione di SARS-CoV-2 (COVID-19) e uso dei servizi sanitari nella popolazione immigrata e in fasce di popolazione vulnerabili in Italia”, sono stati identificati i 5 più efficaci per le finalità del CCM. Questo progetto ha messo in evidenza tassi di accesso e positività al test più elevati tra gli italiani rispetto agli stranieri, tassi standardizzati di ospedalizzazione più alti tra gli stranieri, tassi standardizzati di mortalità maggiori tra gli italiani, con eterogeneità territoriale e temporale. L’intersezione tra classificazione DEGURBA (degree of urbanisation) e zone altimetriche ha definito 5 livelli di stratificazione territoriale caratterizzati da una decrescente densità di popolazione. Circa l’81% della popolazione coinvolta nel progetto CCM risiedeva nei primi due livelli; il 43% degli italiani viveva nelle aree a densità intermedia di popolazione di collina o pianura, il 48% degli stranieri si concentrava nelle aree densamente popolate.

Conclusioni: condividere l’approccio collaborativo e una metodologia di ricerca già sperimentata, integrata dall’analisi di indicatori disaggregati per caratteristiche morfologiche, funzionali e amministrative del territorio di residenza, ha consentito di valutare differenze nell’impatto della pandemia tra italiani e stranieri, residenti in aree più o meno densamente popolate.

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Abstract

Objectives: to describe indicators, data sources, and levels of geographical stratification used within the framework of the CCM project “Epidemiological Surveillance and Control of COVID-19 in Metropolitan Urban Areas and for the containment of SARS-CoV-2 circulation in the immigrant population in Italy”.

Design: population-based observational study based on data from the Integrated Covid-19 Surveillance System and the archive of hospital discharge records.

Setting and participants: interregional collaborative project. Resident population in 5 Italian Regions (Piedmont, Emilia-Romagna, Tuscany, Lazio, and Sicily).

Main outcomes measures: crude and age-standardized rates of diagnostic test utilization and positivity, hospitalization (in any department and in intensive care unit), and mortality in COVID-19 cases.

Results: starting from the set of 11 indicators from the Italian National Institute for Health, Migration and Poverty (INMP) project “Epidemiology of SARS-CoV-2 Infection (COVID-19) and Use of Health Services in the Immigrant Population and Vulnerable Population Groups in Italy”, the five most effective indicators for CCM purposes were identified. The INMP project highlighted higher rates of test access and positivity among Italians compared to foreigners, higher standardized hospitalization rates among foreigners, and higher standardized mortality rates among Italians, with geographical and temporal heterogeneity. The intersection between the DEGURBA (degree of urbanisation) classification and altimetric zones defined five levels of territorial stratification characterized by decreasing population density. Approximately 81% of the population involved in the CCM project resided in the first two levels; 43% of Italians lived in areas with intermediate population density in hilly or plain areas, while 48% of foreigners were concentrated in densely populated areas.

Conclusions: sharing the collaborative approach and a research methodology already tested, integrated with the analysis of disaggregated indicators by morphological, functional, and administrative characteristics of the residential territory, allowed for assessing differences in the impact of the pandemic between Italians and foreigners residing in more or less densely populated areas.

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