Con facile gioco di parole, si può dire che le onde elettromagnetiche (e i telefoni cellulari) sono sempre sulla cresta dell'onda. Nel primo numero di E&P di quest'anno, l'intervento di Lagorio e Vecchia portava a minimizzare i rischi da telefonini. La rassegna, in questo numero, di Angelo Gino Levis et al va nella direzione opposta. Intanto IARC, come racconta Rodolfo Saracci nel suo editoriale, ha espresso l'aggettivo («possibile») che esprime la valutazione degli indizi di eventuale cancerogenicità. Forse, nello spirito del “volemose bene” tutti i nostri collaboratori sono contenti di questa valutazione (o forse no, gradiremmo saperlo). Ma ciò che interessa E&P è l'impatto che la ponderata opinione dello IARC avrà per affrettare misure protettive nei confronti delle radiofrequenze, particolarmente per i bambini. In proposito, E&P è d'accordo con le raccomandazioni – nel nome del principio di precauzione – indicate nel documento 12 608 del 6 maggio scorso dell'assemblea parlamentare del Consiglio Europa. Non congrue con tali raccomandazioni è invece l'operazione ministeriale «scuole in WiFi», recentemente decollata in Italia.

L'altro argomento forte in questo numero (che viene preparato contestualmente al dibattito parlamentare sul testamento biologico) è quello delle cure di fine vita. L'editoriale di Antonio Panti esprime l'atteggiamento costruttivo degli Ordini dei medici. Anche l'intervento diMassimo Costantini et al e l'articolo di GuidoMiccinesi et al indicano che ci si sta muovendo sul piano della ricerca, anche se dovremo aspettare ancora un anno per conoscere i risultati dell'applicazione in Italia del programma LCP-I e anche se la rispondenza dei medici allo studio ITAELD è stata deludente (19%). L'epidemiologia italiana (da sempre sensibile all'argomento “registri”) dovrebbe anche rivolgere la sua attenzione ai registri comunali dei testamenti biologici, proposti in diverse città italiane. I due brevi rapporti dell'Associazione italiana registri tumori (sui tumori del sistema nervoso centrale nell'infanzia, e sui riflessi dell'invecchiamento della popolazione sul numero di diagnosi) mitigano, in parte, le preoccupazioni – espresse dal milieu medico, dai media e dalle associazioni dei malati – per l'incremento temporale della incidenza tumorale nel nostro Paese. Ben venga una rifinitura delle misure epidemiologiche, ma in termini di salute pubblica i nuovi numeri nulla aggiungono alla necessità di una stretta vigilanza sui rischi cancerogeni identificati e controllabili, intesa a proteggere bambini e adulti. La lettera di Linda Pasta et al riporta la salute degli immigrati sulle pagine della rivista. Descrive una ricerca (in corso) semplice ma informativa: una frequenza relativa di 19% ricoveri per tentativi di suicidio è drammatica. Quasi quanto i 1 500 africani morti durante la traversata. Un quadro più ampio e altrettanto inquietante e meritevole di approfondimento, è emerso nel maggio scorso dal convegno di Palermo della Società italiana di medicina delle migrazioni. Molto interessante la «bioteca» di Sarroch descritta da Bruna De Marchi, un'assoluta novità nel nostro Paese. Il biomonitoraggio e altra epidemiologia su materiale biologico sono la premessa alla sanità pubblica ante hoc. Sono ricerche molto delicate sul piano etico: sarà importante capire come «l'accumulo delle storie di vita» degli abitanti di Sarroch verrà coniugato con garanzie del rispetto della confidenzialità dei dati individuali. SilvanaMossano, giornalista, torna sul ruolo dell'epidemiologia in tribunale. Il processo per disastro ambientale da amianto in corso a Torino ha aperto nuovi risvolti e prospettive: anche su questo, i tempi sono maturi per una trattazione più organica sulle pagine della rivista. Sei anni dopo l'implementazione della “legge Sirchia” sul fumo nei locali pubblici, è interessante la valutazione che viene fatta nel supplemento che accompagna questo numero.

Indice

Attualità

p. 0
Mortalità e biossido di azoto: i dati di EpiAir
Redazione di Epidemiologia&Prevenzione
p. 173
WiFi nelle scuole italiane. Il principio di precauzione va preso sul serio?
WiFi in the Italian school. Should we take the Precautionary Principle into serious consideration?
Redazione di Epidemiologia&Prevenzione
p. 174
Controllo del tabagismo: a che punto siamo?
Tabacco control: where are we?
Eugenio Paci
p. 175
Processo Eternit: la sentenza è vicina
The Eternit trial: the verdict is close
Silvana Mossano

Lettere

p. 167
La salute di chi attraversa il Canale di Sicilia su una carretta del mare
The health of people who cross the Strait of Sicily on a floating wreck
Linda Pasta, Enzo Massimo Farinella, Gaetano Marchese

Editoriali

p. 169
Cure e decisioni di fine vita: cosa ne pensano i medici italiani
Italian physicians’attitudes towards end-of-life care and decisions
Antonio Panti
p. 171
«Possibilmente cancerogene» le onde elettromagnetiche prodotte dai telefoni senza filo
Electromagnetic fields from wireless phones declared
Rodolfo Saracci

Articoli scientifici

p. 178
Cure di fine vita e decisioni mediche: lo studio ITAELD
End-of-life care and end-of-life medical decisions: the ITAELD study
Guido Miccinesi, Donella Puliti, Eugenio Paci
p. 188
Telefoni mobili e tumori alla testa: è tempo che i dati vengano letti e valorizzati correttamente
Mobile phones and head tumours: it is time to read and highlight data in a proper way
Angelo Gino Levis, Nadia Minicuci, Paolo Ricci, Valerio Gennaro, Spiridione Garbisa
p. 200
Mortalità per tumori nel Sud Italia, 1999-2003
Cancer mortality in Southern Italy, 1999-2003
Ettore Bidoli, Maurizio Montella, Silvia Bruzzone, Angela De Paoli, Mario Fusco, Luisa Frova, Monica Pace, Marilena Pappagallo, Diego Serraino
p. 207
«A un certo punto…» prevenibilità e priorità degli infortuni mortali in edilizia: un’esperienza in Piemonte
«All of a sudden…» preventability and priorities of construction fatalities: an experience in Piedmont
Osvaldo Pasqualini, Marcello Libener, Elena Farina, Antonella Bena
p. 216
Gli effetti dell’invecchiamento della popolazione sul numero di diagnosi tumorali. I dati dei registri tumori italiani
Population ageing effect on number of cancer cases: Italian cancer registries data
Carlotta Buzzoni, AIRTUM Working Group
p. 222
Uso di medicinali e stili di vita tra gli adolescenti italiani
Use of medicines and lifestyles among Italian adolescents
Magda Piccinini, Alessio Vieno, Massimo Santinello

Interventi

p. 229
Migliorare la qualità delle cure di fine vita. Un cambiamento possibile e necessario
Improving quality of end-of-life care. A possible and necessary change
Massimo Costantini, Monica Beccaro, Silvia Di Leo

Rubriche

p. 234
p. 235
Cambiamenti di clima
Segnali remoti
Remote sensing
Paolo Vineis
p. 236
Con metodo
Potenza e dimensione dello studio (cosa c’è di sbagliato nel calcolo post hoc della potenza)
Power and study size (what’s wrong in post hoc power evaluation)
Dolores Catelan, Annibale Biggeri, Fabio Barbone
p. 241
Le strade della prevenzione
Pillole di buona pratica clinica e di educazione sanitaria
Drop of good clinic practice and health education
Alberto Donzelli
p. 243
I rischi della comunicazione
La Bioteca di Sarroch: comunicare con i fatti
La Bioteca di Sarroch: comunicare con i fatti
Bruna De Marchi
p. 245
Numeri come notizie
È possibile eliminare la rosolia congenita entro il 2015?
Can we eliminate congenital rubella in Italy by 2015?
Angelo D'Argenzio, Paolo D'Argenio, Gianluigi Ferrante, Valentina Minardi, Valentina Possenti, Elisa Quarchioni, Sandro Baldissera, Stefania Salmaso, Gruppo Tecnico PASSI
p. 245
Numeri come notizie
Buone notizie per i bambini italiani. Dopo il 2000 si arresta anche la crescita dei tumori maligni del sistema nervoso centrale
Good news for Italian children. Since 2000 malignant CNS cancer has stopped increasing
Paola Pisani, Maria Luisa Mosso, Carlotta Buzzoni, Paolo Crosignani, Maria Michiara, Rosario Tumino, AIRTUM Working Group
p. 246
Occhio ai granchi!
La correzione per il case-mix è un optional?
Is the adjustment for the case-mix optional?
Cesare Cislaghi, Antonella Sferrazza, Carlo Zocchetti

 

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