Questa volta speravamo proprio che stesse finendo: i casi continuavano a decrescere, gli ospedali si stavano svuotando e anche i decessi erano sempre meno ... il Governo era ogni giorno più ottimista e prometteva di togliere ogni misura di contenimento ... durante gli eventi televisivi si inneggiava alla ritrovata libertà ... a adesso ci stiamo ricascando. Sarà un piccolo avvertimento oppure il virus ci farà pagare di non avergli dato il rispetto che merita? Vediamo i dati disponibili.

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Venerdì 10 giugno l'RDt (l'indice di replicazione diagnostica) è schizzato a 1,28, cioè nell'ultima settimana c'è stato un incremento di contagi del 28% rispetto alla settimana precedente. Pochi giorni fa avevamo pubblicato un modello di ciclo trend e avevamo detto che poteva essere un buon strumento di monitoraggio dell'andamento: rispetto a questo modello costruito sui dati precedenti si osserva una chiara crescita delle frequenze dei contagi degli ultimi giorni.

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La linea verde rappresenta l'andamento dei residui, cioè della differenza tra i valori osservati e i valori attesi dal modello di ciclotrend.

È ancora impossibile dire se questa crescita sarà un fatto temporaneo oppure è l'inizio di una nuova preoccupante ondata epidemica. Certamente è una crescita inaspettata, anche perché la stagione calda aveva fatto pensare che il virus facesse più fatica a circolare. E allora cosa sta succedendo? Ci sarà chi darà la colpa a qualche nuova variante, e può anche essere che si affacci una variante ancora più contagiosa delle precedenti. Ma quando l'aumento dei contagi avviene contemporaneamente in modo sincrono in tutte le Regioni, allora è del tutto improbabile che la ragione sia questa perché una variante si dovrebbe diffondere progressivamente nel territorio e non istantaneamente.

Credo invece che la causa si trovi nell'abbandono delle cautele, e non tanto nella diminuzione delle norme di contenimento, quanto negli atteggiamenti e nei comportamenti della popolazione che, spontaneamente o indotta, ha ritenuto ancora una volta che tutto fosse finito e che comunque contagiarsi non è poi un fatto così grave. Ed invece purtroppo sembra che anche gli accessi alle terapie intensive accennino ad aumentare in numero assoluto e non relativo:

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E non si può tacere che molti contagiati dicono di aver fatto semplicemente un self test e quindi di non aver comunicato alle ASL la propria positività. Ci sono anche molte persone che in questi giorni hanno avuto sintomatologie molto simili a quelle date da un contagio con il virus, ma dopo aver fatto un self test risultato negativo si sono convinte di non aver avuto il Covid.

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In un mese i tamponi eseguiti nei laboratori e nelle farmacie si sono dimezzati: perché c'erano meno dubbi diagnostici o perché si sono preferiti i self test dato che non c'erano più obblighi di certificazione?

Teniamo d'occhio l'andamento della situazione ma anche consideriamo se non sia opportuno introdurre l'obbligo della comunicazione all'ASL nel caso di un self test risultato positivo.

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