Ormai sembra proprio che ce lo porteremo avanti per tanti anni, ma forse non dobbiamo del tutto rassegnarci e possiamo provare almeno a contenerne la circolazione.

I virologi danno molta importanza alle varianti del virus, può darsi … ma “visto da fuori” sembra che i comportamenti delle persone siano il fattore più determinante della crescita dei contatti.

Ci sono periodi come quelli delle vacanze, estive e invernali, in cui le persone si “mescolano” maggiormente e quindi “matematicamente” il numero dei diversi contatti aumenta notevolmente e di conseguenza aumentano anche i contagi. Queste poussée estive sorprendono ma ormai si ripetono.

Si insiste nel dire che ormai il Covid non fa più paura e in effetti “purtroppo” nessuno più lo teme, ma così il virus ne approfitta e continua a circolare quasi indisturbato. È vero che ora l’aggressività del virus si è molto ridotta ma forse è più corretto dire che è soprattutto cresciuta la resistenza della popolazione. Siamo comunque ben lontani dal poter ritenere che il Covid sia del tutto innocuo. Il rischio maggiore è per gli anziani e per i soggetti fragili ed infatti ahimè si muore ancora di Covid! Ma per molti, anche giovani aitanti come il cantante Stash, prendere il Covid non è stato sempre uno scherzo.

Non si è del tutto studiato e capito il perché il virus talvolta non faccia neppure avvertire della sua presenza e molti contagiati rimangano asintomatici, talvolta invece fa passare grossi guai che richiedono anche il ricovero, e addirittura la terapia intensiva. Di sicuro i vaccini hanno svolto un’importante protezione per evitare le conseguenze più gravi; c’è chi ritiene siano serviti più agli anziani che ai giovani, ma di sicuro hanno evitato nel mondo milioni di decessi, come anche conferma su JAMA l'epidemiologo John Ioannidis, che pure ritiene che i vaccini non siano appropriati per i giovani. 

Quali debbano essere le misure realmente efficaci per combattere delle pandemie come questa sembra non sia ancora dimostrato e dovrebbe invece venir maggiormente valutato per saper come comportarsi in futuro. Serve il lockdown? Servono le mascherine? Serve il Green Pass? A che servono i vaccini? Probabilmente servono tutti, ma in che misura? E c'è chi non è d'accordo. 

C’è ancora troppo scontro ideologico sull’argomento. Servirebbero invece delle evidenze scientifiche più chiare per saper come comportarsi in futuro! Quando si è nel mezzo della pandemia è giusto provare a fare tutto ciò che sembra possa servire e credo che molto sia servito. Ma oggi l’analisi di tutti i dati che abbiamo ci dovrebbe consentire di dare delle risposte definitive. Di fronte a un allarme c’è sempre chi vien preso dal terrore e chi invece se ne frega. Probabilmente meglio esagerare con misure protettive inutili che lasciare indisturbata la situazione di pericolo. Ma adesso senza animosità si deve ragionare seriamente e scientificamente.

E allora, che fare oggi che i casi registrati continuano a crescere? Innanzitutto, sarebbe il caso di pensare come ottenere stime migliori della circolazione del virus. Perché non adottare i sistemi di analisi delle acque reflue che sembrano siano efficienti? Perché non estendere anche a periodi non invernali le rilevazioni dell’ISS delle sindromi para influenzali attraverso i medici sentinella? Perché non ottenere indicatori indiretti come la vendita di tamponi antigenici eccetera?

I dati disponibili sono scarsi e quasi certamente molto sottostimati, ma se osservati nel loro andamento nel breve periodo ci dicono molto sui comportamenti della circolazione del virus. I casi diagnosticati e registrati a fine agosto sono i seguenti:

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I contagi crescono sempre di più, ormai sono circa 400 al giorno, ed è cresciuta anche la percentuale di tamponi positivi che ha sfiorato il 10%. Ormai sembra che la crescita non possa più ritenersi solo una poussée momentanea, ma una tendenza che sembra non abbia alcuna intenzione di arrestarsi.

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Anche la prevalenza ospedaliera di ricoverati positivi al Covid cresce parecchio, mentre la mortalità conferma il valore delle ultime settimane, cioè poco più di un decesso al giorno.

Ci sono molte differenze di incidenza registrata tra le Regioni ed è difficile stabilire se le diversità siano reali o dovute alla diversa completezza delle rilevazioni, come i valori molto bassi di alcune Regioni fanno sospettare. Comunque, l'andamento da inizio luglio a fine agosto non sembra molto differente almeno per alcune delle Regioni con maggiore incidenza rilevata qui riportate in grafico. 

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Ma oggi potrebbero esser imposti obblighi o divieti? A parte la necessità di verificarne l’efficacia, oggi, in una situazione non di emergenza, sarebbe una misura impossibile e non accettata. Allora bisogna puntare sulla consapevolezza della gente nell’adottare comportamenti utili e anche cercare di rendere socialmente deprecabili i comportamenti imprevidenti.

A livello individuale il primo comportamento personale da seguire, se si è contagiati o se si hanno sintomi che lo fanno sospettare, è l’auto isolamento, e inoltre è opportuno comunque usare una mascherina se si fa visita a un soggetto immunitariamente fragile. E invece se si è fragili è importante proteggersi con mascherina se si entra in luogo frequentato come supermercati, cinema, mezzi pubblici, e comunque valutare con il proprio medico l’opportunità di effettuare un richiamo vaccinale. A livello collettivo, invece, molto non si può fare oltre ad aerare frequentemente gli ambienti chiusi molto frequentati.

Durerà ancora per tanto il Covid? Probabilmente si, ma molto dipende da tutti noi. Se lo lasciamo fare continuerà in un saliscendi continuo. Potrà capitare anche che il virus perda molta della sua contagiosità e quindi si estingua, ma anche, all’inverso, che una sua nuova variante diventi molto più pericolosa e riesca a eludere la barriera dei livelli attuali di immunizzazione della popolazione.

 

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