Riassunto

Le nuove raccomandazioni del Consiglio europeo (dicembre 2022) indicano agli Stati Membri di implementare programmi di screening mammografico per le donne dai 45 ai 74 anni e fanno esplicito riferimento alle line guida europee prodotte dall’ECIBC (European Commission Initiative on Breast Canceer) per le indicazioni operative. Per le donne 70-74 anni l’ECIBC suggerisce un intervallo triennale, anziché biennale e il processo di adattamento e adozione delle linee guida in Italia ha recepito questa raccomandazione. Le precedenti indicazioni per i programmi di screening italiani proponevano un intervallo biennale per tutte le donne maggiori di 50 anni.

Nell’intervento si analizzano il razionale e l’interpretazione delle evidenze che hanno portato alla formulazione delle differenti indicazioni. 

Si discute di come le nuove raccomandazioni si collocano nella prospettiva dello screening stratificato sulla base del rischio che è in via di valutazione in diversi studi. 

Si analizzano alcune delle criticità della metodologia di sviluppo delle raccomandazioni nel definire le caratteristiche di interventi complessi, in particolare delle difficoltà che la formulazione di quesiti dicotomici trova a dare risposta a domande, come quale sia la miglior età per interrompere lo screening e quale sia il miglior intervallo a ogni età, che presuppongono un’analisi in continuo di una variabile come l’età o la durata dell’intervallo. 

Infine, si discutono le opportunità e i limiti che la comunità scientifica ha per produrre evidenze riguardo al miglior intervallo da adottare nello screening mammografico.

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Abstract

The new recommendations of the European Council (December 2022) indicate to the Member States to implement mammography screening programs for women aged 45 to 74 and make explicit reference to the European guidelines produced by the ECIBC (European Commission Initiative on Breast Cancer) for operational indications. For women aged 70-74, the ECIBC suggests a three-year interval, rather than two years, and the process of adaptation and adoption of the guidelines in Italy has taken this recommendation as it is. Previous indications for Italian screening programs proposed a two-year interval for all women over 50 years of age.

The intervention analyzes the rationale and interpretation of the evidence that led to the formulation of the different recommendations. It discusses whether the new recommendations fit into the perspective of risk-stratified screening that is under evaluation by several studies.

it analyzes some of the critical issues of the methodology for developing recommendations in defining the characteristics of complex interventions, in particular the difficulties that the formulation of dichotomous questions finds in answering questions such as what is the best age to stop screening and what is the best interval at any age, which require an analysis of a continuous variable as age or interval duration.

Finally, the opportunities and limitations in producing evidence regarding the best interval to adopt in mammography screening are discussed.

 

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