Abstract

OBJECTIVES: to perform a meta-analysis of cohort studies on lung cancer mortality in occupational sectors exposed to asbestos, particularly in the construction sector, and to use data from Italian cohorts exposed to asbestos to estimate the number of lung cancer cases attributable to asbestos in Italy.
METHODS: systematic literature review and estimation of lung cancer deaths and cases attributable to asbestos in Italian cohorts and from the Italian National Register of Malignant Mesothelioma (ReNaM).
SETTING AND PARTICIPANTS: the literature search was conducted in Medline and Embase (Ovid), including papers published from 1999 to May 2019. The following sectors were considered most exposed to asbestos: asbestos-cement, rolling-stock, shipyards, dockyards, glass workers, insulators, asphalt roll production workers, industrial ovens, miners. Moreover, the construction sector was included.
MAIN OUTCOME MEASURES: the standardized mortality ratio (SMR) was estimated from the meta-analysis of the literature review. The ratio lung cancer to mesothelioma attributable cases was estimated by occupational sector from the Italian cohorts. For the construction sector, the ratio lung cancer to mesothelioma cases was estimated within the exposed workers estimated by CAREX (1990-1993). The ratios were applied to the mesothelioma cases registered at the ReNaM for the 2010-2015 period, to obtain a national estimate of lung cancer cases attributable to occupational exposure to asbestos.
RESULTS: the meta-analytical SMR for lung cancer in men varied between 1.05 (asphalt roll) and 2.36 (insulation). The mean risk for all sectors was 1.37 in men and 1.60 in women. It increased in cohorts with latency higher than 20 years. Significant risks were observed in asbestos-cement (both genders), construction, and mining sectors. There was a mean of 1.1, 2.7, and 2.8 lung cancer deaths per mesothelioma death in the cement-asbestos, harbour, and construction sectors, respectively. The impact in terms of lung cancer cases estimated at the national level was equal to 3,814 cases between 2010 and 2015.
CONCLUSIONS: to provide an overall assessment of the impact of the occupational asbestos exposure, it is important to consider lung cancer cases, in addition to malignant mesotheliomas. This study was able to estimate the impact of asbestos on lung cancer in Italy 25 years after the ban of this occupational carcinogen, with the largest contribution in terms of attributable cases coming from the construction sector. It is urgent to implement adequate information and prevention strategies, health surveillance of workers, and the appropriate legal framework for insurance purposes.

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Riassunto

OBIETTIVI: effettuare una metanalisi degli studi di coorte sulla mortalità per tumore del polmone in coorti di lavoratori esposti ad amianto per settore occupazionale, in particolare per il settore delle costruzioni, e utilizzare i dati delle coorti italiane di ex-esposti per stimare i casi attribuibili in Italia.
DISEGNO: revisione sistematica della letteratura e stime di rischio attribuibile a partire dalle coorti italiane di ex-esposti e dai dati del Registro nazionale mesoteliomi maligni (ReNaM). 
SETTING E PARTECIPANTI: la ricerca della letteratura è stata condotta in Medline ed Embase (Ovid) considerando gli articoli pubblicati dal 1999 e maggio 2019. Come settori più esposti ad amianto sono stati considerati: cemento-amianto, rotabili ferroviari, cantieri navali, portuali, vetrerie, isolamento termico, asfaltatura, forni industriali, minerario e, inoltre, è stato incluso il settore delle costruzioni.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: è stato calcolato il rapporto standardizzato di mortalità (SMR) dalla metanalisi della letteratura scientifica per genere e latenza. Sono stati stimati i rapporti dei casi di tumore polmonare attribuibili all’amianto sui casi di mesotelioma specifici per settore occupazionale. Per il settore delle costruzioni, è stato stimato il rapporto tra casi attesi di tumore polmonare e casi di mesotelioma a partire dai dati dei lavoratori esposti in Italia stimati da CAREX (1990-1993). I rapporti sono stati applicati ai casi di mesotelioma registrati dal ReNaM nel periodo 2010-2015 per ottenere una stima nazionale dei casi di tumore polmonare attribuibili all’esposizione occupazionale ad amianto.
RISULTATI: un totale di 60 studi sono stati identificati dalla revisione di letteratura. L’SMR per il tumore polmonare negli uomini variava tra 1,05 (costruzione manti asfaltati) e 2,36 (isolamento termico), mentre l’SMR pooled su tutti i settori era pari a 1,37 negli uomini e 1,60 nelle donne; il rischio aumentava per latenze superiori ai 20 anni. Rischi di mortalità significativi sono stati riscontrati nel cemento-amianto (sia maschi sia femmine), nelle costruzioni e nel settore minerario. Nel contesto nazionale, è stato stimato un valore medio di 1,1, 2,7 e 2,8 decessi per tumore polmonare per ogni decesso per mesotelioma nei settori cemento-amianto, portuali e costruzioni, rispettivamente. I casi di tumore polmonare stimati a livello nazionale per il periodo 2010-2015 erano pari a 3.814.
CONCLUSIONI: per una stima complessiva dell’impatto dell’esposizione occupazionale ad amianto è importante considerare, oltre ai casi di mesotelioma maligno, anche i casi di tumore polmonare attribuibili all’esposizione occupazionale a questo cancerogeno. Lo studio fornisce una stima dell’impatto dell’amianto su questa patologia in Italia a oltre 25 anni di distanza dalla messa al bando di questo cancerogeno occupazionale, mettendo in evidenza che il maggior numero di casi attribuibili proviene dal settore delle costruzioni, anche se questo settore particolarmente numeroso non presenta l’SMR più elevato. È urgente mettere in atto le opportune strategie di informazione, prevenzione e sorveglianza sanitaria dei lavoratori e un’adeguata valutazione medico-legale a fini assicurativi. 

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