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E&P 2022, 46 (4) luglio-agosto Suppl. 1, p. 41-48
DOI: https://doi.org/10.19191/EP22.4S1.055
Disuguaglianze; Malattie trasmissibili
L’epidemia di SARS-CoV-2 nella popolazione italiana e straniera: differenze di incidenza che emergono da uno studio multicentrico interregionale
SARS-CoV-2 epidemic among Italians e resident immigrant population: differential incidence from an interregional multicentre study
Riassunto
OBIETTIVI: analizzare le differenze di incidenza dei soggetti positivi a SARS-CoV-2 tra italiani e stranieri residenti in sette Regioni italiane, nelle diverse fasi della pandemia e per genere.
DISEGNO: studio osservazionale retrospettivo.
SETTING E PARTECIPANTI: sono stati inclusi nello studio tutti i soggetti positivi a SARS-CoV-2 dal 22.02.2020 al 16.07.2021 nelle sette Regioni partecipanti allo studio. Per il calcolo dei tassi standardizzati per età, è stata utilizzata la popolazione residente Istat al 01.01.2020. Il periodo in studio e stato suddiviso in 5 sottoperiodi (fasi).
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero di soggetti positivi a SARS-CoV-2 nelle cinque fasi della pandemia e tassi grezzi per cittadinanza (italiana vs straniera). Distribuzione dei soggetti positivi per fasce di età e per settimana. Sono stati calcolati i rapporti tra tassi grezzi e tassi standardizzati di incidenza (incidence rate ratio, IRR), suddivisi per Regione, genere e fase della pandemia.
RISULTATI: nella prima fase dell’epidemia, si è osservato un ritardo della curva epidemica negli stranieri, in particolare nelle Regioni del Nord. La prima fase dell’epidemia è stata caratterizzata da una maggior proporzione di soggetti ultrasessantenni rispetto alle altre fasi, sia negli italiani sia negli stranieri. L’incidenza tra gli stranieri è maggiore durante il periodo estivo del 2020 (giugno-settembre 2020) e durante l’ultimo periodo in studio (maggio-luglio 2021) in tutte le Regioni. Il dato complessivo mostra un’incidenza inferiore tra gli stranieri rispetto agli italiani, tranne che per i maschi in Toscana.
CONCLUSIONI: il difetto di incidenza negli stranieri rispetto agli italiani deve essere interpretato con cautela, in quanto i dati disponibili relativi all’accesso ai tamponi, ai ricoveri e ai decessi suggeriscono che sia almeno in parte ascrivibile a un minor accesso al test diagnostico. Le importanti differenze regionali riscontrate nello studio sono meritevoli di ulteriori approfondimenti unitamente all’effetto del genere e del Paese di origine.
Parole chiave: Italia, SARS-CoV-2, immigrati, incidenza
Abstract
OBJECTIVES: to describe differences in the incidence of SARS-CoV-2 infections between Italians and foreigners residing in seven Italian Regions during the different phases of the pandemic and by gender.
DESIGN: retrospective observational study.
SETTING AND PARTICIPANTS: all confirmed SARS-CoV-2 infections from 02.02. 2020 to 16.07.2021 in the seven Regions under study were included. Italian resident population calculated by the National Institute of Statistics as of 01.01.2020 was used to calculate the rates. The considered period is divided into 5 sub-periods (phases).
MAIN OUTCOME MEASURES: number of confirmed SARS-CoV-2 infections in the five phases of the pandemic and crude rates by citizenship (Italian vs foreign). Distribution of infections by age group and by week. Crude and age-adjusted incidence rates ratios (IRR) were calculated, by Region, gender, and phase of the pandemic.
RESULTS: an epidemic curve delay was observed in foreigners in the first phase of the epidemic, in particular in the northern Regions, the most affected in that phase. The first phase of the epidemic was characterized by a greater proportion of cases occurred in people aged over 60 years than the other phases, both in Italians and in foreigners. The incidence among foreigners is higher during the summer of 2020 (intermediate period: June-September 2020) and during the last period (May-July 2021) in all Regions. The overall figure shows a lower incidence among foreigners than Italians, except for males in Tuscany.
CONCLUSIONS: the lower incidence rates among foreigners should be interpreted with caution as the available data suggest that it is at least partly attributable to less access to diagnostic tests. Regional differences found in the study deserve further research together with the effect of gender and country of origin.
Keywords: Italy, SARS-CoV-2, immigrants, incidence
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