E&P 2022, 46 (4) luglio-agosto Suppl. 1

L’epidemia di SARS-CoV-2 nella popolazione italiana e straniera: differenze di incidenza che emergono da uno studio multicentrico interregionale

Giovanni Maifredi, Michele Magoni, Michele Ercolanoni, Marco Lazzeretti, Nicola Gennaro, Eliana Ferroni, Caterina Silvestri, Francesco Profili, Teresa Spadea, Raffaella Rusciani, Letizia Bartolini, Nicola Caranci, Laura Cacciani, Enrico Calandrini, Martina Ventura, Alessio Petrelli, Achille Cernigliaro, Achille Cernigliaro, Alessandra Vincenza Allotta, Olivia Leoni, Francesco Bortolan, Gruppo di lavoro INMP Covid19 e immigrati

OBIETTIVI: analizzare le differenze di incidenza dei soggetti positivi a SARS-CoV-2 tra italiani e stranieri residenti in sette Regioni italiane, nelle diverse fasi della pandemia e per genere.
DISEGNO: studio osservazionale retrospettivo.
SETTING E PARTECIPANTI: sono stati inclusi nello studio tutti i soggetti positivi a SARS-CoV-2 dal 22.02.2020 al 16.07.2021 nelle sette Regioni partecipanti allo studio. Per il calcolo dei tassi standardizzati per età, è stata utilizzata la popolazione residente Istat al 01.01.2020. Il periodo in studio e stato suddiviso in 5 sottoperiodi (fasi).
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: numero di soggetti positivi a SARS-CoV-2 nelle cinque fasi della pandemia e tassi grezzi per cittadinanza (italiana vs straniera). Distribuzione dei soggetti positivi per fasce di età e per settimana. Sono stati calcolati i rapporti tra tassi grezzi e tassi standardizzati di incidenza (incidence rate ratio, IRR), suddivisi per Regione, genere e fase della pandemia.
RISULTATI: nella prima fase dell’epidemia, si è osservato un ritardo della curva epidemica negli stranieri, in particolare nelle Regioni del Nord. La prima fase dell’epidemia è stata caratterizzata da una maggior proporzione di soggetti ultrasessantenni rispetto alle altre fasi, sia negli italiani sia negli stranieri. L’incidenza tra gli stranieri è maggiore durante il periodo estivo del 2020 (giugno-settembre 2020) e durante l’ultimo periodo in studio (maggio-luglio 2021) in tutte le Regioni. Il dato complessivo mostra un’incidenza inferiore tra gli stranieri rispetto agli italiani, tranne che per i maschi in Toscana.
CONCLUSIONI: il difetto di incidenza negli stranieri rispetto agli italiani deve essere interpretato con cautela, in quanto i dati disponibili relativi all’accesso ai tamponi, ai ricoveri e ai decessi suggeriscono che sia almeno in parte ascrivibile a un minor accesso al test diagnostico. Le importanti differenze regionali riscontrate nello studio sono meritevoli di ulteriori approfondimenti unitamente all’effetto del genere e del Paese di origine.