Interventi minuto di lettura
E&P 2024, 48 (3) maggio-giugno, p. 245-248
DOI: https://doi.org/10.19191/EP24.3.A723.048
Lavoro; Mortalità
Mortalità alla SLOI di Trento, un’azienda che produceva piombo tetraetile
Mortality in an Italian factory producing tetraethyl lead
Riassunto
La Società Lavorazioni Organiche Inorganiche (SLOI) di Trento ha prodotto piombo tetraetile dal 1941 al 1978, anno della chiusura a seguito di un’esplosione fortunatamente senza vittime. Le condizioni di lavoro erano deplorevoli: nel decennio 1960-1970 si sono verificate 325 intossicazioni acute da piombo, con oltre 100 lavoratori ricoverati per patologie neurologiche attribuibili al piombo tetraetile e almeno 12 ricoveri in ospedale psichiatrico.
In questo contributo, si descrive la prima formale ricerca epidemiologica mai condotta sulle maestranze della SLOI. L’elenco dei 1.742 dipendenti è stato ricostruito – in gran parte manualmente – dall’archivio INPS dei versamenti contributivi delle maestranze SLOI (digitalizzato soltanto dal 1974). Il follow-up per la mortalità ha potuto essere completato (almeno finora) per i 580 lavoratori uomini in pianta nel 1961 o assunti successivamente con un rapporto di lavoro durato almeno 12 mesi. In questa sottocoorte, i persi al follow-up sono stati 22 (3,8%). La mortalità è stata confrontata con quella della popolazione della provincia di Trento, rilevata dal 1986 dall’Istituto Statistico della Provincia di Trento. Nella sottocoorte, nel periodo 1986-2016, esclusi 12 decessi avvenuti in età 90+ anni, sono deceduti 295 lavoratori SLOI rispetto ai 229,0 attesi stimati dai tassi specifici per età e per periodo di decesso nella popolazione di riferimento (rapporto standardizzato di mortalità 1,29; IC95% 1,15-1,44). In assenza di dati individuali, non è possibile stimare l’eventuale contributo all’eccesso di mortalità da parte di fattori di rischio non lavorativi. Il reperimento delle cause di morte è in corso.
Abstract
The Società Lavorazioni Organiche Inorganiche (SLOI) in Trento (North-Eastern Italy) produced tetraethyl lead from 1941 to 1978, when it was closed following an explosion, luckily with no fatalities. Working conditions were very bad. During the 1960s, 325 acute lead intoxications were reported and over 100 workers were hospitalized for neurological conditions attributable to tetraethyl lead. At least 12 SLOI workers were hospitalized in the mental asylum (psychiatric wards).
The present work describes the first formal epidemiological study ever carried out on SLOI workers. In the absence of any original SLOI employee registers, a list of 1,742 workers hired since factory startup was assembled using the files of the Italian National Social Security Agency (digitalized in 1974 and perused manually by one of the Authors for the previous period). To date, follow-up for mortality has been completed for the 580 male employees at work in 1961 or hired subsequently and who worked at SLOI for at least 12 months. Twenty-two (3.8%) were lost to follow-up. Mortality in this sub-cohort was compared with that of the population of the province of Trento, gathered since 1986 by the Institute of Statistics of the Trento Province. Excluding deaths occurring at age 90+ years, during the 1986-2016 period, deaths in the SLOI sub-cohort were 295 vs 229.0 deaths expected from age- and period-specific rates in the reference population (standardazied mortality ratio 1.29; 95%CI 1.15-1.44). In the absence of individual data, the possible contribution to the mortality excess by non-occupational risk factors cannot be estimated. Identification of causes of death is underway.
Documenti scaricabili
File | Dimensione | Download |
---|---|---|
1 ㎆ | 566 |