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E&P 2016, 40 (5) settembre-ottobre Suppl. 1, p. 19-98
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SENTIERI-ReNaM: Risultati
SENTIERI-ReNaM: Results
Abstract
Mesothelioma incidence has been analyzed in National Priority Contaminated Sites (NPCSs) to estimate the health impact of asbestos exposure on resident people. The burden of professional and environmental exposures has been identified through data of the Regional Operational Centres (CORs), made available by the Italian National Mesothelioma Registry (ReNaM). An excess of mesothelioma incidence is confirmed in sites with a known past history of direct use of asbestos, such as Balangero, Casale Monferrato, Broni, Bari-Fibronit, and in coastal areas, where shipyards, harbours and other industries that involved a wide use of asbestos are represented (e.g., Trieste, La Spezia, Venice, and Leghorn). An excess of mesothelioma has been observed in settings where the asbestos is not mentioned as contaminant in the decree that included these sites among NPCSs, such as Cengio and Saliceto in Northern Italy; Falconara Marittima and the Bacino Idrografico Fiume Sacco in the Central Italy; the Litorale Domizio Flegreo and Agro Aversano, Milazzo, and Gela in the Southern Italy. Observed excess in the various NPCSs confirms the large-scale occurrence in contaminated Italian sites of a significant amount of total mesothelioma cases observed at national level. The analysis of occupational risk in epidemiological studies with an ecological design helps in defining the contribution of different factors to the overall risk.
Keywords: Italy, asbestos, incidence, mesothelioma, National Priority Contaminated Sites - NPCSs
Riassunto
È stata analizzata l’incidenza del mesotelioma nei siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN) per stimare l’impatto dell’esposizione ad amianto sulla salute dei residenti. Grazie al contributo informativo dei centri operativi regionali (COR), reso disponibile attraverso il Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM), è stato possibile distinguere il contributo delle esposizioni professionali e ambientali. Eccessi nell’incidenza di mesotelioma sono stati confermati nei siti con storia di pregresso utilizzo diretto dell’amianto, come «Balangero», «Casale Monferrato», «Broni» e «Bari-Fibronit», e nelle aree costiere per la presenza della cantieristica navale e di altre attività industriali che hanno comportato ampi utilizzi di amianto, come «Trieste», «Pitelli- Spezia», «Venezia-Porto Marghera» e «Aree industriali di Livorno ». Un aumento nell’incidenza di mesotelioma è stato osservato anche in siti dove non è riportato l’amianto tra le cause che ne hanno determinato l’inclusione tra i siti di interesse nazionale per le bonifiche, come «Cengio e Saliceto », «Falconara Marittima», «Bacino idrografico del fiume Sacco», «Litorale Domizio Flegreo e Agro Aversano», «Milazzo » e «Gela». Gli eccessi emersi in diversi SIN confermano come nei siti contaminati italiani si concentri una quota significativa di casi di mesotelioma osservati a livello nazionale. L’analisi del rischio professionale negli studi con disegno ecologico contribuisce ad attribuire un peso ai fattori eziologici di patologie come il mesotelioma, che presentano una componente occupazionale.
Parole chiave: Italia, amianto, incidenza, mesotelioma, siti contaminati di interesse nazionale per le bonifiche - SIN
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