Abstract

Lung cancer is the first cancer mortality cause in Italy. In last decades, incidence rates have been falling down, but the annual number of deaths is stable because of population ageing. Survival rates for population-based lung cancer cases were at maximum 17% in the last decades. In 2011, the National Lung Screening Trial (NLST) has published the results of the evaluation of efficacy of low-dose CT scan screening compared with chest X-ray showing a 20%cause-specific mortality reduction, based on the randomization, screening, and follow-up of about 53,000 subjects in USA. In Europe, 7 randomized studies are ongoing: the Nelson study, with about 16,000 people enrolled, is the largest one and its results are expected to be published soon. The US Preventive Service Task Force recommended screening for lung cancer. CT Scan screening will be made available within Medicare to high-risk subjects until 74 years or 80 years of age. In Europe, recommendations continue to discourage screening for lung cancer in allmember Countries.The implementation of organised screening in Europe is conditioned by an health technology assessment aimed to the identification of the risk profile, performance of screening (false positive rates), and overdiagnosis harm. All the potential harms of screening must be balanced with expected benefits and evaluated in a formal cost-benefits analysis. Better strategies aimed to selective lung cancer screening of high risk subjects, including asbestos workers, must be evaluated in prospective studies.

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Riassunto

Il tumore del polmone è la prima causa di morte per malattia neoplastica in Italia. Negli ultimi decenni, i tassi di incidenza sono diminuiti, ma, a causa dell’invecchiamento della popolazione, il numero di decessi per questa patologia è costante nel tempo. I tassi di sopravvivenza a 5 anni sono nel frattempo rimasti bassi, con un massimo osservato del 17%. Nel 2011 sono stati pubblicati i risultati dello studio americano National Lung Screening Trial (NLST) randomizzato, controllato (TC vs. RX toracica), che mostrano una riduzione di mortalità per causa del 20%, in un totale di circa 53.000 soggetti. In Europa sono stati avviati 7 studi randomizzati il cui follow-up è ancora in corso: lo studioNelson, con circa 16.000 arruolati, è il più grande e i primi risultati sono attesi prossimamente. Negli Stati Uniti, la US Service PreventiveTask Force, agenzia governativa di valutazione, ha raccomandato l’offerta di screening a soggetti a rischio, e lo screening per il tumore del polmone è stato adottato all’interno del sistemaMedicare. In base a questi protocolli, lo screening dovrebbe essere offerto a soggetti ad alto rischio fino a 74 oppure 80 anni di età. In Europa, le raccomandazioni che scoraggiano lo screening per il tumore del polmone non sono state modificate in nessuno degli Stati membri. L’implementazione è condizionata da una valutazione di tecnologia e soprattutto dalla valutazione delle migliori strategie di selezione per i soggetti ad alto rischio, inclusi gli esposti ad amianto, attraverso studi prospettici di valutazione.

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