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E&P 2015, 39 (5-6) settembre-dicembre, p. 386-391
DOI: —
Ambiente
Allattamento: salute, prevenzione e biosostenibilità
Breastfeeding: health, prevention, and environment
Abstract
Recently, a great deal of research in the field of neuroscience and human microbiome indicates the primal period (from preconceptional up to the early years of a child’s life) as crucial to the future of the individual, opening new scenarios for the understanding of the processes underlying the human health. In recent decades, the social representation of infant feeding moved in fact from the normality of breastfeeding to the normal use of artificial formulas and bottle-feeding. Even the scientific thinking and the research production have been influenced by this phenomenon. In fact, a clear dominance of studies aimed to show the benefits of breast milk compared to formula milk rather than the risks of the latter compared to the biological norm of breastfeeding. Mother milk affects infant health also through his/her microbiome. Microbial colonisation startes during intrauterine life and continues through the vaginal canal at birth, during skin to skin contact immediately after birth, with colostrum and breastfeeding. The microbial exposure of infants delivered by the mother influences the development of the child microbiota, by programming his/her future health. However, rewriting the biological normality implies also a health professional paradigm shift such as departing from the systematic separation mother- child at birth, sticking at fixed schedules for breastfeeding time and duration, as it still happens in many birth centres. Breastfeeding has economic implications and the increase of its prevalence is associated with significant reduction of avoidable hospital admissions and medical care costs, both for the child and for the mother. Success in breastfeeding is the result of complex social interactions and not simply of an individual choice. However, any successful strategy must be oriented to the mother empowerment. Therefore, health professionals and community stakeholders have to learn and practice the health promotion approach, particularly avoiding prescribing appropriate breastfeeding behaviours to the mothers, but emphasizing her needs and preferences and her values system.
Keywords: breastfeeding, environmental exposure, prevention, health promotion, public health system
Riassunto
Recentemente, numerose ricerche in ambito di neuroscienze e di microbioma umano indicano il periodo primale (dalla fase preconcezionale ai primi anni di vita del bambino) come di importanza fondamentale per il futuro dell’individuo, aprendo nuovi scenari per la comprensione dei processi alla base della salute umana. Negli ultimi trent’anni la rappresentazione sociale dell’alimentazione infantile si è spostata dalla normalità dell’allattamento alla normalità dell’uso di formule artificiali e del biberon. Anche il pensiero e la produzione scientifica ne sono stati influenzati: emerge, infatti, una netta dominanza di studi per dimostrare i vantaggi del latte materno rispetto alle formule artificiali piuttosto che i rischi di queste ultime rispetto alla norma biologica. Il latte materno condiziona la salute del bambino anche attraverso il suo microbioma. La colonizzazione microbica, già iniziata nella fase intrauterina, prosegue attraverso il canale vaginale al momento della nascita, durante il contatto pelle a pelle subito dopo la nascita, con le prime poppate di colostro e con l’allattamento. L’esposizione microbica dei neonati fornita dalla madre influenza lo sviluppo del microbiota del bambino, programmandone di fatto la salute futura. Tuttavia, riscrivere la normalità biologica implica anche un cambio di paradigma e una revisione di prassi consolidate come la separazione sistematica madre-bambino alla nascita, l'imposizione di orari e durata dell’allattamento, come avviene ancora in molti punti nascita. L’allattamento ha delle implicazioni economiche e all’aumento della sua prevalenza sono associati risparmi significativi di risorse, in termini di ricoveri ospedalieri e cure mediche evitabili, a carico sia del bambino sia della mamma. Allattare o meno è il risultato di interazioni sociali complesse e non il semplice esito di una scelta individuale. Tuttavia, qualsiasi strategia rivolta all’aumento della prevalenza dell’allattamento come obiettivo di salute pubblica deve essere orientata all’empowerment e al riconoscimento della competenza della madre e del bambino. Per questo, professionisti e attori della comunità devono apprendere il linguaggio della promozione della salute, che non si basa sulla prescrizione del comportamento adeguato, ma valorizza il bisogno espresso dalla persona, dalle sue preferenze e dal suo sistema di valori.
Parole chiave: allattamento, ambiente, prevenzione, promozione della salute, salute pubblica
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Commenti: 2
1.
Il calo notevole della
Il calo notevole della prevalenza di allattamento al seno esclusivo coincide con il periodo di rientro (spesso obbligato) della mamma al lavoro.
Quindi le politiche di promozione devono essere politiche del lavoro e/o maggiore informazione sui diritti delle neo-mamme lavoratrici-
2.
ripresa del lavoro dopo unparto
E' difficilissimo far conciliare il lavoro e l'allattamento sopratutto se il lavoro e' lontano da casa e se stai fuori di casa 5 ore.
Io Ho allattato pr tre anni facendo peripazie, e sono rientrata a lavoro a 5 mesi del terzo neonato.
Allattavo appena riuscivo ed ho proseguito per tre anni.