Riassunto

In Italia, per la manifestazione della volontà di donare vige il principio del consenso o del dissenso esplicito (art. 23 Legge n. 91 01.04.1999; decreto del Ministero della salute 08.04.2000). Secondo i dati dell’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO) nel 2017 in Campania in media 12,5 persone per milione hanno donato organi, a fronte di una media italiana pari a 23,7. La discrepanza in negativo tra il dato nazionale e quello regionale indica la necessità di promuovere interventi di sensibilizzazione della popolazione campana al fine di incrementare il ricorso a una pratica tuttora spesso oggetto di preconcetti e scarse conoscenze. Questo lavoro descrive il progetto pilota che lo “Sportello amico trapianti” ha avviato nel 2017 per promuovere la donazione degli organi all’interno dell’AOU Federico II di Napoli.
La prima fase del progetto, ispirata alla teoria dei nudge (pungolo in italiano), ossia la “spinta gentile” per indirizzare i processi decisionali di gruppi e individui, ha avuto luogo durante l’evento “Atelier della salute”, manifestazione organizzata dalla Scuola di medicina e chirurgia e dall’AOU Federico II, Napoli, ed è consistita nella somministrazione di un questionario a un gruppo di 60 persone. Le dodici domande sottoposte ai volontari volevano saggiare il livello di conoscenza generale in merito a donazioni e trapianti. In base all’analisi delle risposte, un panel di 7 esperti (due epidemiologi, un’assistente sociale, due esperte in comunicazione pubblica e istituzionale, una biologa esperta di donazioni di cellule staminali ematopoietiche e un trapiantologo, addetti al Coordinamento e monitoraggio delle attività di sensibilizzazione) ha identificato gli elementi critici su cui focalizzarsi per sensibilizzare la popolazione.
Per la seconda fase del progetto è stato approntato un laboratorio letterario allo scopo di ottenere l’individuazione di nudge. Il testo selezionato è il romanzo Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro, incentrato sulla donazione di organi in un contesto distopico, in cui i protagonisti sono cloni creati per facilitare le donazioni di organi. Al laboratorio hanno partecipato 6 studenti: tutti hanno individuato lo scenario distopico come possibile “spinta” da utilizzare al fine di umanizzare l’approccio a donazione e trapianto.
In conclusione, secondo l’esperienza qui descritta, pare che la metodologia dei nudge possa essere utilizzata anche al fine di potenziare la sensibilizzazione e l’adesione alla donazione trapianti.

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Abstract

In Italy, to show the willingness to donate onÈs organs, there is the principle of the explicit consensus (or disagreement) (Law n. 91 of the 01.04.1999, Art. 23; Decree of the Italian Health Ministry of the 08.04.2000). According to data of the Italian Association for the donation of organs, tissues and cells (AIDO), in 2017 in Campania Region (Southern Italy) an average of 12.5 people x1.000.000 donated their organs vs. a national average of 23.7. This negative discrepancy between national and regional data highlights that it is imperative to promote awareness-raising measures to address to the population of Campania Region in order to improve the following of a practice which is still object of preconceptions and scarce knowledge. This paper describes a pilot project started in 2017 by the “Sportello amico trapianti” (friendly access to transplantation) to promote the donation of organs within the university-hospital “Federico II” (Naples, Campania Region).
The first phase of this project was based on the nudge theory, that is the “little push” to direct decisional processes of groups and individuals. This phase took place during the “Atelier della salute” (a health workshop), organized by the Medicine and Surgery school of the university-hospital “Federico II”: here, a questionnaire was administered to 60 people. The questionnaire consisted in 12 questions, answered by volunteers, which aim was to test the general knowledge about organ donation and transplantation. Analysing the answers, a panel of 7 experts (2 epidemiologists, 1 social worker, 2 experts in public and institutional communication, 1 biologist expert in donation of haematopoietic progenitor cell, 1 transplant surgeon), responsible for the coordination and monitoring of the activities, identified the critical elements to bring attention to in order to raise awareness in the population.
The second phase consisted in a literary workshop which aim was to identify nudge cases. The text used was Never let me go by Kazuo Ishiguro, a novel focused on organ donation in a dystopic context where the protagonists are clones created to facilitate the donation of organs. Six students participated in this workshop: all six considered the dystopic scenario as a potential nudge to humanize the approach to organ donation and transplant.
In conclusion, we believe that the nudge methodology may be used in order to improve awareness and adherence to donation of organs.

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Per maggiori informazioni sulla teoria del nudging si veda l’articolo pubblicato su E&P Epidemiol Prev  2016;40(6):462-465

 

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