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E&P 2011, 35 (5-6) settembre-dicembre, p. 339-345
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Lavoro
Condizione militare e morbosità per cancro: il punto della situazione
Cancer incidence in the military: an update
Riassunto
Dopo la segnalazione di un eccesso significativo di linfomi diHodgkin nelle truppe italiane impiegate in Bosnia e in Kosovo negli anni 1995- 2001, è stato è istituito un sistema di sorveglianza delle neoplasie maligne nei militari. Secondo i risultati preliminari, l’incidenza per tutti i tumori tra il 1996 e il 2007 è apparentemente molto bassa e per il linfoma diHodgkin non si discosta dai valori attesi; l’eccesso di casi di questo tumore nel 2001-2002 è legato a un picco d’incidenza nel 2000 nell’intera popolazionemilitare, non è associato alla permanenza nella ex-Jugoslavia e rappresenta probabilmente un evento casuale. Nell’intera popolazione militare è infine osservabile un incremento significativo di casi di cancro della tiroide. La stima dei tumori realmente incidenti nella popolazionemilitare, inclusi i casi che sfuggono alla sorveglianza, non differisce significativamente dai valori attesi, tranne per l’incidenza del cancro della tiroide, apparentemente triplicata.Tale aumento è probabilmente dovuto a un bias di selezione. I risultati della sorveglianza concordano con quelli relativi ai contingentimilitari di altre nazioni impiegati nelle aree dell’Iraq e dei Balcani ove sono state utilizzatemunizioni con proiettili di uranio impoverito, nei quali non è stato fino a ora evidenziato un incremento dell’incidenza di neoplasiemaligne. In ragione delle particolari caratteristiche della popolazionemilitare, la valutazione dellamorbosità per cancro nelle forze armate potrà tuttavia difficilmente essere esaustiva, in assenza di unamodifica della normativa vigente che consenta, nel rispetto della privacy, il collegamento tra i record individuali del personalemilitare e gli archivi sanitari del servizio sanitario nazionale.
Parole chiave: cancro della tiroide, linfoma di Hodgkin, militari, morbosità per cancro, uranio impoverito
Abstract
An abnormally elevated rate of Hodgkin’s lymphoma was reported in 2001 among Italian soldiers in Bosnia and Kosovo since 1995: a surveillance system was therefore set up for the military community. Preliminary results for a longer period (1996-2007) have shown incidence rates lower than expected for all malignancies. No significant difference was registered between observed and expected cases of Hodkin’s lymphoma: the excess of reported cases for this malignancy in 2001-2002 was probably due to a peak occurred in 2000 among the whole military; it is therefore unrelated to deployment in the Balkans, and probably represents a chance event. Moreover, a significant excess of thyroid cancer was reported among the whole military.The estimated number of incident cases, including those missed by the surveillance system, was not significantly higher than expected for all cancers; conversely, the estimated incidence rate of thyroid cancer was significantly increased; this excess, however, is probably due to a selection bias.These data concerning cancer surveillance in the Italian military are consistent with lacking evidence of an increased cancer incidence among troops of other countries deployed in the areas of Iraq, Bosnia, and Kosovo, where armour penetrating depleted uranium shells have been used. However, a comprehensive assessment of cancer morbidity in the military requires a revision of the privacy regulations, in order to link individual records of military personnel and data bases of the National Health Service.
Keywords: thyroid cancer, Hodgkin’s lymphoma, army, cancer incidence, depleted uranium
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