Riassunto

Obiettivi: verificare l’effetto sui tassi di incidenza delle malattie tumorali dettato dall’utilizzo di stime di popolazione pre-censuarie, o popolazione calcolata (PC), e delle ricostruzioni inter-censuarie, o popolazione ricostruita (PR).
Disegno: confronto tra la frequenza delle PC e delle PR per area e periodo nel 2002-2011; confronto dell’effetto sui tassi con i dati dei registri tumori (RT) italiani.
Setting e partecipanti: dati dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e del pool dei RT italiani; un approfondimento specifico ha riguardato i RT delle Province di Parma e Taranto.
Principali misure di outcome: rapporto tra le PC e le PR per area, sesso, età e periodo; rapporto tra i tassi standardizzati e relativi intervalli di confidenza al 95% (IC95%).
Risultati : la PC nel periodo 2002- 2011 è risultata complessivamente superiore alla PR: nel 2011 questo avveniva in oltre l’86% dei Comuni italiani. Nello stesso anno un numero minore di Comuni (11%) mostrava un rapporto inverso tra PC e PR. Tra i Comuni più popolosi, Milano mostrava il maggiore rapporto PC/PR (1,076) e Taranto quello minore (0,956). Il rapporto tra i tassi standardizzati ottenuti con la PC e quelli ottenuti con la PR riproducono differenze simili; in particolare, per tutti i tumori maschili e femminili, rispettivamente, questo è stato pari a 0,985 e 0,982 per la Provincia di Parma, 0,974 e 0,968 per il Comune di Parma, 1,023 e 1,013 per la Provincia di Taranto e 1,08 e 1,051 per il Comune di Taranto.
Conclusione: utilizzare la PC come denominatore nel 2002-2011 produce una distorsione marcata sia dei trend della malattia sia dei confronti geografici. Si nota, infatti, che la PC induce a una progressiva sottostima dei tassi di malattia nella maggior parte dei Comuni italiani, ma anche a un andamento opposto in una minoranza di Comuni. E’, pertanto, necessario che il ricercatore, laddove possibile, tenga in considerazione questa distorsione specifica per area e periodo in qualsiasi valutazione descrittiva effettuata negli anni tra i due censimenti in Italia.

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Abstract

Objectives: to test the effect on cancer incidence rates when using precensal computation (computed population) or intercensal reconstruction of population (reconstructed population).
Design: comparison between computed and reconstructed population by area and period in 2002-2011; evaluation of the effect on cancer rates using Italian cancer registries data.
Setting e participants: population data from the Italian National Institute for Statistics, cancer data from Italian cancer registries; specific analysis involves data from Parma (Emilia-Romagna Region, Northern Italy) and Taranto (Apulia Region, Southern Italy) cancer registries.
Main outcome measures: ratio between computed and reconstructed population by area, gender, age, and period; ratio between corresponding age-standardized incidence rates.
Results : Italian population estimates by precensal computation for years 2002-2011 was generally higher than that obtained by intercensal reconstruction especially in 2011, when this has been found in more than 86% of Italian Municipalities. In the same year a smaller proportion of Municipalities (11%) showed an inverse population ratio. Among the most populated Municipalities, the City of Milan showed the higher precensal to intercensal population ratio (1.076), while the City of Taranto showed the lower precensal to intercensal population ratio (0.956). The ratios between age standardized rates obtained with precensal population to those obtained with intercensal population show similar differences; in particular, for all cancer in males and females they were, respectively, 0.985 and 0.982 in the Province of Parma, 0.974 and 0.968 in the City of Parma, 1.023 and 1.013 in the Province of Taranto, and 1.08 and 1.051 in the City of Taranto.
Conclusion: using precensal population as denominator for the year 2002- 2011 produces a remarkable distortion of both temporal trend and geographical comparisons. It is, therefore, necessary that researchers take into account this possible distortion when reporting descriptive measures in the years between the last two censuses in Italy.

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