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E&P 2014, 38 (3-4) maggio-agosto, p. 176-184
DOI: —
Comunicazione
La mortalità evitabile in Toscana dal 1987 al 2008
Avoidable mortality in Tuscany Region (Central Italy) from 1987 to 2008
Abstract
OBJECTIVE: to evaluate the impact of avoidable mortality (AM) on the changes in life expectancy at birth (LE) in Tuscany Region (Central Italy) in two periods (1987-1989 and 2006-2008).
SETTING AND PARTICIPANTS: a list of AM causes previously published was used. The AM were divided into two groups: AM by Health Policy Interventions (HPI), AM by Health System Interventions (HSI).
MAIN OUTCOME MEASURES: years of potential life lost (PYLLs), rates of PYLL standardized on the European population (TSPYLLs), and LE were examined.
RESULTS: in 2006-2008, LE increased with a gain of 5.2 in men and 3.8 in women in comparison to 1987-1989 LE (respectively 79 and 84,9 years). If AM did not have occurred, LE would have further increased of 2 years in men and 1.5 in women. AM recorded a 39% decrease: from 25.3% of overall mortality in men in 1987-1989 to 16.1% in 2006-2008; in women from 14.3% to 8.4%. Injury/poisoning and lung cancer are the most frequent IPP. The only increasing AM is lung cancer in women. Disentangling LE increases by group of causes, 25% of the increases in 2006-2008, compared to 1987-1989, was attributable to HSI reduction, and 4% in women and 16% in men to HPI reduction.
CONCLUSIONS: AM recorded a 39% decrease from 1987-1989 to 2006-2008 in Tuscany. In 2006-2008, about one third of LE increase in women and 2/5 in men was attributable to AM decrease, while 2/3 in women and 3/5 in men to increased survival in eldest people.
Keywords: Tuscany, avoidable mortality, life expectancy
Riassunto
OBIETTIVI: calcolare per i trienni 1987-1989 e 2006-2008 la mortalità evitabile (ME) in Toscana e valutare l’impatto che essa ha avuto sui cambiamenti della speranza di vita alla nascita (SVN) nei due periodi presi in esame.
SETTING E PARTECIPANTI: è stata usata una lista di cause di ME suddivise in decessi contrastabili con interventi di prevenzione primaria (IPP) e decessi contrastabili con interventi del sistema sanitario (ISS). Sono stati utilizzati i dati del Registro di mortalità toscano.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: anni di vita potenziale persi (AVPP), tassi di AVPP standardizzati (TSAVPP) sulla popolazione europea e SVN.
RISULTATI: rispetto al 1987-1989, la SVN nel 2006-2008 mostra un guadagno di 5,2 anni negli uomini e 3,8 nelle donne. Se fosse stata prevenuta la ME, la SVN sarebbe ulteriormente aumentata di 2 anni negli uomini e di 1,5 nelle donne. La ME diminuisce negli uomini dal 25,3% della mortalità totale nel 1987-1989 al 16,1% nel 2006-2008; nelle donne dal 14,3% all’8,4%. Le cause violente e il tumore del polmone rappresentano le cause IPP prevalenti. L’unica causa di ME in aumento è il tumore del polmone nelle donne. Nel 2006-2008 la ME risulta più frequente negli uomini (16,1% dei decessi nei maschi vs. 8,4% dei decessi nelle femmine). Scomponendo l’aumento di SVN per gruppi di cause, il 25% è attribuibile a ISS, il 4% nelle donne e il 16% negli uomini a IPP.
CONCLUSIONI: la ME si è ridotta del 39% dal 1987-1989 al 2006-2008 in Toscana. In quest’ultimo periodo un terzo dell’aumento di SVN nelle donne e 2/5 negli uomini è attribuibile a diminuzione di ME, mentre 2/3 nelle donne e 3/5 negli uomini all’aumentata sopravvivenza negli anziani.
Parole chiave: Toscana, mortalità evitabile, speranza di vita
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