Riassunto

OBIETTIVI: descrivere i comportamenti alimentari dei bambini della scuola primaria e le iniziative scolastiche di promozione di sane abitudini alimentari.
DISEGNO: sistema di sorveglianza con studi di prevalenza biennali.
SETTING E PARTECIPANTI: nel 2014 si è svolta la quarta raccolta dati del sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE promosso e finanziato dal Ministero della salute/CCM e coordinato dall’Istituto superiore di sanità in collaborazione con le Regioni. Hanno partecipato alla rilevazione 2.408 scuole primarie, 48.426 bambini e 50.638 genitori. Il campionamento è stratificato a grappolo (unità primarie di campionamento: le classi terze); le informazioni sono raccolte con questionari rivolti a bambini, genitori, insegnanti e dirigenti scolastici.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: consumo di prima colazione, merenda a metà mattino, frutta e/o verdura, bevande zuccherate e/o gassate; presenza di iniziative scolastiche di promozione di sane abitudini alimentari.
RISULTATI: l’8% dei bambini non consuma la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata; il 52%assume alimenti a elevato contenuto calorico per merenda; il 25% consuma frutta e/o verdura meno di una volta al giorno; il 41%consuma quotidianamente bevande zuccherate e/o gassate. Le abitudini alimentari scorrette sono più frequenti tra i figli di genitori con livello di istruzione basso e tra i residenti nelle regioni del Sud. Lievi miglioramenti nel tempo si registrano per tutti gli indicatori descritti tranne che per il consumo di frutta e/o verdura. Il 74%delle scuole include l’educazione nutrizionale nel proprio curricolo, il 66%ha realizzato iniziative di promozione di sane abitudini alimentari e il 55%ha attivato una distribuzione diretta di alimenti sani; il 35%ha visto coinvolti attivamente i genitori in tali iniziative. Nelle scuole del Sud l’educazione nutrizionale curricolare e il coinvolgimento dei genitori sono più frequenti, mentre la distribuzione di alimenti sani e la presenza della mensa sono meno diffuse.
CONCLUSIONI: la diffusione di comportamenti alimentari non salutari e l’esistenza di forti disuguaglianze territoriali e sociali lasciano ampi margini di miglioramento da perseguire con specifiche iniziative di promozione. La scuola è fortemente impegnata con iniziative che necessitano sempre di più dell’appoggio delle istituzioni e del maggior coinvolgimento delle famiglie.

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Abstract

OBJECTIVES: to describe the dietary behaviour of children attending primary school and the school activities which promote healthy dietary habits.
DESIGN OF THE STUDY: surveillance system with biannual prevalence studies
SETTING AND PARTICIPANTS: the fourth round of data collection of the surveillance system OKkio alla SALUTE took place in 2014, promoted and financed by the Ministry of Health and coordinated by the National Institute of Health in collaborations with all regions. 2,408 schools, 48,426 children and 50,638 parents participated. Stratified cluster sampling (with third grade classes as units) was used; information was collected using questionnaires completed by children, parents, teachers and head-teachers.
OUTCOME MEASURES: consumption of breakfast, mid-morning snack, fruit and vegetables, sweetened and gassy drinks; school initiatives to promote healthy dietary habits
RESULTS: 31% of children have an adequate breakfast and 8% skip this meal; 52% consume an energy-dense mid-morning snack; 25% do not eat fruit and vegetables daily; 41% drink sweetened/gassy beverages daily. The unhealthy dietary habits are more common among children who have less educated parents or live in the South (more deprived area of the Country). Data show an improvement in the period 2008-2014, except in the consumption of fruit and vegetables. 74%of the schools include nutritional education in the curriculum, 66% have started initiatives of healthy dietary habits and 55% distribute healthy food; 35% involve parents in their initiatives. In the schools of the South nutritional education and involvement of parents are more frequent, while the distribution of healthy food and refectories are less common.
CONCLUSIONS: the high frequency of unhealthy dietary behaviour and their geographic and social inequalities show that there is a great potential for improvement. Schools are very involved in initiatives of promotion, but they need more support from the institutions and involvement of the families.

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