Riassunto

La Commissione europea ha recentemente proposto una revisione della direttiva su etichettatura e confezionamento dei prodotti del tabacco introducendo sui pacchetti di sigarette avvertenze testuali e grafiche per il 75% della confezione. L’obiettivo dell’indagine è di valutare l’impatto dei pacchetti di sigarette senza marca e con avvertenze grafiche in termini di riduzione, cessazione e inizio dell’abitudine al consumo di tabacco in un campione di adulti fumatori, non fumatori ed ex fumatori. Lo studio, di tipo trasversale, è stato condotto a Roma tra settembre e novembre 2012. Sono stati somministrati 227 questionari con un tasso di rispondenza pari all’82,4% (n. 187). Tra le avvertenze grafiche mostrate, il 35,8% (n. 67) degli intervistati ha considerato l’immagine relativa al piede in cancrena la più efficace nel comunicare i problemi dovuti al fumo, seguita dall’immagine sul tumore polmonare (n. 60; 32,1%).
Distinguendo tra fumatori e non fumatori (sia chi non ha mai fumato sia ex fumatori), l’immagine sul tumore polmonare è risultata la più efficace per i fumatori (n. 22; 38,6%). Più della metà (n. 33; 57,9%) dei fumatori ha affermato che se sul pacchetto ci fossero avvertenze grafiche simili cambierebbe marca, e il 66,7% (n. 38) di loro si sentirebbe a disagio nel mostrare il pacchetto.
Nel confronto tra tre tipologie di pacchetti (quello attualmente in commercio, quello con confezionamento generico e avvertenza testuale e con confezionamento generico e avvertenza testuale e grafica), la maggioranza degli intervistati ha dichiarato che la tipologia con le immagini è la più efficace nel convincere a non iniziare a fumare (n. 169; 90,9%), nel motivare a smettere (n. 158; 84,9%) e nel modificare le abitudini al fumo (n. 149; 80,5%).
L’indagine, pur avendo una campione poco numeroso e non rappresentativo di tutta la popolazione italiana, mostra l’efficacia del pacchetto generico con avvertenze grafiche nei tre outcome considerati.

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Abstract

The European Commission has proposed a review of the directive on tobacco products on labeling and packaging of tobacco products by introducing warning text with pictorial warning that occupies 75% of the cigarette packages. The aim of the survey was to assess the impact of plain packaging and pictorial warning in smoking reduction, cessation and initiation among a sample of adult. The cross-sectional study was conducted in Rome between September and November 2012. The questionnaires administered were 227, with a response rate of 82.4%. 35.8% (No. 67) of the respondents considered the image of the gangrene the most effective in communicating smoking-related damages, followed by the image on lung cancer (No. 60; 32.1%).
Distinguishing between smokers and non-smokers (both former and never smokers), the picture on lung cancer was the most effective for smokers (No. 22; 38.6%); if cigarette packages have pictorial warnings like the ones shown, more than half (No. 33; 57.9%) of smokers would change brand; 66.7% (No. 38) of them would feel uncomfortable in showing the package.
Comparing the 3 packagings, classic packaging, plain packaging with textual warning, and plain packaging with both textual and pictorial warning, the majority of people declared that the third is the most effective in preventing smoking initiation (No. 169; 90.9%), in motivating to quit (No. 158; 84.9%), and in changing smoking habits (No. 149; 80.5%).
The survey, although its small sample size and being not representative of all strata of Italian population, shows that the plain packaging with pictorial warning is the most convincing in the three outcomes considered.

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