Riassunto

Le discussioni che si verificano intorno alle vaccinazioni e alle politiche vaccinali dipendono almeno in parte dalla difficoltà di comunicare in modo adeguato le informazioni disponibili.

La difficoltà riguarda tre aspetti: l’entità dei benefici attesi, i possibili rischi per coloro che si vaccinano e il livello di incertezza sui dati disponibili. I vaccini sono farmaci, e come per tutti i farmaci sono presenti benefici – che consistono nella prevenzione di una malattia – e rischi di insorgenza di eventi avversi. Come per tutti i farmaci, un vaccino entra in commercio solo quando le autorità regolatorie internazionali, come la European Medicine Agency (EMA) in Europa e la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, hanno verificato che i benefici superano i rischi. Naturalmente, come per tutti i farmaci, la sorveglianza del profilo beneficio-rischio continua anche dopo l’immissione in commercio, innanzitutto per verificare se siano presenti eventi avversi rari che non è possibile evidenziare nella fase che precede la commercializzazione, a causa della relativa limitatezza del numero di soggetti coinvolti negli studi. Nel tempo si riducono, così, anche i margini di incertezza ancora presenti al momento della registrazione.

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